Sento l'aria che passa attraverso i miei capelli scompigliati. La sento che mi accarezza leggermente la pelle e un brivido mi attraversa.
Ti vedo mentre calci quel pallone per restituirlo al bambino che lo ha fatto rotolare fino ai tuoi piedi.
"Sembri una bambina." Mi fai tornare alla realtà pronunciando queste parole.
"I bambini sono belli."
Ti posizioni dietro di me e appoggi le tue mani sulle mie, che tengono stretta la catena dell'altalena.
"Infatti tu sei bellissima."
"Ma non sono una bambina."
"Beh parliamone."
Ti sorrido.
Sorrido dentro.
Mi sorride il cuore.
Ogni volta che ti sono vicina, esplode.
"Il sole ti illumina gli occhi e risplendono, sono di un azzurro bellissimo." Il tuo viso è a pochi centimetri dal mio e mi accarezzi dolcemente le guance.
Ti sorrido di nuovo, non posso farne a meno.
Siamo in un parco pieno di persone, la gente che ride, che urla, che corre.
Ma io vedo solo te.
Come un cielo stellato in cui l'unica stella che vedo è la tua.
La più luminosa.
Tu fai luce.
Illumini le mie giornate, mi strappi un sorriso quando vorrei passare la giornata a piangere, fai fermare quelle lacrime e le raccogli rendendole un po' tue.
"Ti ho mai detto che ti amo?"
"Lo fai spesso ma se lo ripeti non mi lamento."
"Allora ti amo Martina, ti amo più di quanto io ami me stessa. E forse a volte non te lo dimostro abbastanza, forse sono sempre troppo presa dai miei impegni e mi rendo conto di metterti da parte e di darti poche attenzioni, ma tu non hai idea do quanto mi dispiaccia, Marti. Vorrei tenerti al mio fianco tutto il giorno, per tutta la vita. Vorrei essere sempre fra le tue braccia. Vorrei vivere con te, avere una casa tutta nostra, una famiglia; stringerti a me ogni notte, accarezzarti i capelli per farti addormentare, cucinarti i tuoi cibi preferiti, sentirti suonare mentre distratta sto facendo qualcos'altro. Voglio te, voglio noi, per tutta la mia vita."
"Anche io Ga, tanto. Succederà, tempo al tempo."
