Festa (parte 2)

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La vedo benissimo, davanti a me, mentre parla con una ragazza. Distolgo lo sguardo e le passo vicino per entrare in bagno, facendo finta di non vederla.

Tu mi hai vista almeno, o ai tuoi occhi sono invisibile?

Appena entro in bagno mi chiudo la porta alle spalle e mi appoggio con le mani al lavandino. Tiro un sospiro forse un po' troppo lungo.
Sono forte, mi sono costruita mesi di sicurezze, non crollerà tutto nel giro di due secondo, posso uscire e affrontarla. Continuo a ripetermelo in testa, cercando di convincermi.

"Ho visto Martina." Sussurro a Talisa prendendola per un braccio e portandola in un angolo poco affollato della casa.
"Com'è andata?"
"Non mi ha vista, io ho fatto finta di non vederla, quando sono uscita dal bagno era sparita."
"E tu come stai?"
"La verità? Non lo so. Pensavo di essere più forte eppure continuo a pensarci e il mio umore è un po' cambiato. Non voglio parlarle, potrebbe crollare tutto seriamente."
"Vuoi andare via?"
Mi guardo velocemente attorno prima di risponderle, la verità è che non so nemmeno io cosa fare.
"No, cerco di evitarla, non voglio andarmene."
Talisa mi abbraccia e poi mi lascia un attimo sola, perché la stanno chiamando dalla cucina.

Ho paura.
Ho paura di caderci di nuovo.
Ho paura di te.
Dei miei sentimenti verso di te.
Paura della direzione verso cui potrebbero portarmi.

Dopo qualche ora decido che forse è meglio andarsene, la serata è andata bene ma l'ho passata con il cuore a mille e una tensione che toccava le stelle.
"Grazie Tali."
"E di che? Grazie a te per essere venuta, nonostante tutto."
Le lascio un bacio sulla guancia e poi la saluto.
Una volta uscita sto per entrare in macchina quando qualcosa, anzi qualcuno, mi blocca.
"Come stai?"
Alzo il viso e me la trovo davanti.
A pochi centimetri da me.
E il mio cuore si ferma.

Luci acceseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora