Lacrime (parte 2)

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Lacrime.
Quelle gocce salate che scendono dagli occhi e bagnano il viso.
Quelle gocce che ti attraversano fino a scendere sul collo e solleticarlo leggermente.

Lacrime che ho sentito scendere per settimane.
Poi si sono fermate.
Perché non erano abbastanza, il dolore era così forte che una lacrima non lo poteva sfogare.
Una lacrima non bastava per identificare il dolore
o per toglierlo.

Allora sono subentrate delle urla,
quelle urla che gli altri non sentivano ma che io
dentro di me
sentivo scoppiare.

Quelle urla che ti mangiano
che ti fanno restare senza fiato
che ti fanno sentire priva di forze.

Quelle urla che quando le senti
pensi che le lacrime siano cento volte meglio.

E il giorno in cui le urla si sono azzerate
e sono comparse le lacrime
di nuovo
è stato il giorno migliore.

Perché l'acqua delle lacrime mi ha riportata sulla superficie
da cui mi ero staccata
ed ero precipitata a fondo
con le urla.

Luci acceseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora