Scatola

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"Ho messo tutto dentro ad una scatola e l'ho nascosta in fondo all'armadio, così non la devo vedere ogni volta che lo apro."
"Posso vederla?" Chiede mia sorella.
"No Gio, non mi va, preferisco aspettare un altro po' prima di tirare fuori quella roba."
"Okay, come vuoi, io ora devo andare, prenditi cura di te Ga, per favore."
"Si, stai tranquilla, andrà bene." Le dico mentre la accompagno verso la porta. Lei accenna un sorriso e posa una mano sul mio viso per accarezzarmi una guancia. Andrà bene, ripeto nella mia mente.

Quando Giorgia se ne va mi dirigo verso la mia stanza, apro l'armadio e sposto le magliette che ci sono davanti, prendo la scatola e mi siedo sul letto.
La apro.
Non ho il coraggio di guardare quello che c'è dentro, alzo lo sguardo fisso nello specchio davanti a me.
Chiudo gli occhi e la mia mente si riempie di pensieri.

Come faccio a dimenticarti Marti?
Come posso farti uscire dalla mia mente?
E dal mio cuore?

Come faccio se ti vedo ovunque?
Se sei nelle canzoni,
quelle che sento e quelle che scrivo.
Sei nei film che guardo.
Negli horror,
perché ricordo quando avevi paura.
Sei nel mio letto,
perché una volta era nostro.
Sei in tutta casa mia,
perché una volta era la nostra.
Le tue cose nel bagno,
che ora non ci sono più.
Il latte in cucina,
che bevevi solo tu.
Le centinaia di felpe nell'armadio,
che erano tue.
La mia chitarra, che non so suonare,
mi ricorda te,
perché tu eri bravissima.

Sei ovunque Marti,
in tutto ciò che vedo.

Ma non ti vedo.

Chiudo la scatola senza averci guardato dentro e la ripongo nell'armadio.
Ci vuole tempo.

Luci acceseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora