"Gaia dovresti uscire ogni tanto."
"Talisa non mi va, non ho le forze."
"Se mangiassi le avresti."
"Credo di non volermi riprendere, credo di non farcela, credo che l'unica cosa che mi faccia sentire in contatto con me stessa sia stare nel letto al buio senza mangiare, dentro mi sento così e agisco di conseguenza."
Chiudo gli occhi mentre parlo, non ci riesco, non ho le forze fisiche e psichiche per nulla.
"So che domani arriverà Giorgia, penso abbia intenzione di aiutarti a sistemarti un po'."
La mia famiglia voleva aiutarmi, non gliel'ho lasciato fare, ma Giorgia non mi ha ascoltata e domani arriverà. Mi farà mangiare, farà entrare luce in questa casa, e io non lo voglio.
"Marti?"
"No."
"Cosa?"
"Non ti rispondo."
Chiudo gli occhi di nuovo e sospiro.
"Talisa, voglio solo sapere come sta."
"Pensi che lei stia bene? Ti amava, ti ha amata-"
"E mi ha lasciata."
"Sai che le cose non sono così facili, tu lo sai meglio di tutti."
"Sì, ma potevamo parlarne, lo abbiamo sempre fatto. È testarda, non ascolta nessuno, se ne frega completamente di come io sto."
"Sai che non è così, sai che ci sta male, non ti dico come si sta comportando, perché ho bisogno di tenerti distante da lei almeno fino a quando ti sarai ripresa."
Ho sospirato di nuovo, sapevo di aver detto delle cazzate.
"Okay Tali, io ora ti lascio, vado a farmi un doccia, ci sentiamo poi."
"Promettimi che domani ascolti Giorgia."
Annuisco anche se lei non può vedermi, attacco la chiamata e poso il telefono sul comodino.
Tiro un sospiro, mi alzo a fatica e mi dirigo verso il bagno. Apro l'acqua della doccia e inizio a spogliarmi, nel mentre mi guardo fissa allo specchio, è difficile farlo, ma a volte è automatico: il mio corpo è cambiato.Finita la doccia mi sento leggermente meglio e decido di arieggiare un po' in casa facendo entrare un po' di luce, magari andrà via il tuo profumo.
Poi accendo la tv e mi perdo un attimo in qualcosa, sapendo che, però, non durerà molto.
Come sempre.