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Jungkook
«Buongiorno principessa»
Jimin mi rivolse uno sguardo tra il confuso e sorpreso... si era appena svegliato.
«Giorno, siamo arrivati?»
«Si, stanotte Woojin ha dormito un po' quindi abbiamo fatto le ultime tre ore di viaggio stamattina. Io mi sono svegliato una mezzoretta fa»
Ciò che Jimin non sapeva, però, era che in quella mezz'ora io ero sveglio e l'avevo guardato tutto il tempo dormire sul mio petto. Infatti poco dopo il mio risveglio lui si era voltato verso di me, sempre nel sonno, e aveva appoggiato la testa sul mio petto, circondandomi anche con il suo braccio.
Aveva gli occhi chiusi, le guance rosse e quelle dannatissime labbra semi aperte, che senza problemi avrei baciato e morso fino a quando non avrei avuto più fiato. Mi mancavano davvero tanto. Provavo come una sorta di astinenza.
Astinenza dalle labbra di Jimin.
Quel sapore di vaniglia, probabilmente derivante dal burro-cacao che si metteva ogni giorno, quella morbidezza... e nonostante la mia ampia esperienza, non avevo mai baciato labbra tanto perfette in vita mia. E sapere che non avrei più potuto riassaporarle mi mandava davvero in crisi.
«Perché mi guardi così?» mi fece notare lui dopo un po'
E solo in quel momento mi resi conto che gli stavo fissando la bocca. Ops.
«Nulla»
«Mh. Io scendo, vado a prepararmi»
E così dopo 10 minuti mi preparai anche io e scesi dalla scala a pioli per arrivare al letto degli altri due ragazzi. Jin stava ancora dormendo mentre Namjoon era più che sveglio e anche abbastanza attento a dei particolari che non dovevano riguardarlo in nessun modo
«Bel culo» gli sentii dire a bassa voce quando gli passò Jimin davanti
«Ascolta Namjoon, io preferirei non incazzarmi perché non ti conviene, fidati. Quindi se vuoi che questo non accada 1 evita di fare certi commenti su di lui, o perlomeno tieniteli per te. 2 Prova ad avvicinarti a Jimin e sei morto, intesi?»
«Hey amico calmati. Poi vieni a parlarmi proprio tu? Non credo che non ti sia mai fatto certi pensieri su di lui. Insomma, guardalo per bene»
«Me li faccio ogni fottutissimo giorno, e se può rassicurarti io ci sono persino andato a letto. Non riuscirei neanche a descriverti quanto è stato bello, quanto era bravo ed eccitante mentre si muoveva su di me. Ma... ah, scusa, tu non puoi immaginarti niente di tutto questo, peccato! E adesso vedi di levarti dai coglioni»
Detto ciò gli detti le spalle e mi incamminai verso la cucina per fare colazione. Ero davvero incazzato con quel tipo. Non so nemmeno perché mi desse così fastidio il fatto che dicesse cose del genere su Jimin, ma sapevo di certo che commenti del genere su lui non li avrei voluti sentire mai più.
Quando arrivai in cucina trovai Jimin seduto sul divano intento a fare colazione, ma quando si accorse della mia presenza quasi si strozzò con il latte che stava bevendo. In quel momento mi chiesi se fosse lì da tanto perché, visto che non c'erano pareti a separare le stanze, avrebbe benissimo potuto sentire tutto il mio discorso fatto a Namjoon.
«Hai sentito qualcosa?»
«Tutto in realtà» mi rispose imbarazzato
A dirla tutta non mi dispiaceva molto il fatto che lui avesse sentito. Volevo che sapesse quanto mi fosse piaciuto, quanto mi desse fastidio il comportamento di Namjoon e quanto non sopportassi il fatto che lui però non si accorgesse della malizia nei comportamenti di quest'ultimo.
«Hai detto sempre la verità?» mi chiese
«Sì»
Si alzò dal divano
«Quindi fai pensieri poco casti su di me? Ogni giorno?»
«Si...»
Si avvicinò a me
«Ed è stato davvero così bello quella volta?»
«Si»
Mi raggiunse
«Sono stato bravo?»
Mise le sue mani attorno al mio collo, ormai era ad un respiro da me, i nostri volti si stavano sfiorando
«Tremendamente.»
Non ce la feci più.
Mi scaraventai sulle sue labbra, morsi il suo labbro inferiore facendolo gemere leggermente e le nostre lingue iniziarono una danza senza fine, rincorrendosi continuamente. Finalmente stavo riassaporando le sue labbra piene e carnose, di nuovo quel sapore di vaniglia, di nuovo in paradiso.
Le sue mani mi cercavano, tastavano tutta la mia schiena e successivamente anche il mio petto, mentre io gli cingevo con forza i fianchi.
«Ragazzi per l'amor del cielo non qui! In hotel fate quel cavolo che vi pare, ma qui no!» ci riprese Woojin
Quel ragazzo ultimamente sbucava sempre al momento giusto devo dire. Quanto non lo sopportavo. A quel punto mi staccai, anche se controvoglia, da Jimin e una volta presa la mia valigia raggiunsi Woojin e gli altri due ragazzi all'esterno.
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BABYSITTER | jikook
Fanfiction[completata - in revisione] Jimin deve fare da babysitter a Jungkook, un ragazzo della sua stessa età nonché fratello del suo migliore amico Taehyung. Jungkook è un playboy arrogante, testardo e ciò che lo diverte di più è proprio infastidire Jimin...