𝒸𝒽𝒶𝓅𝓉ℯ𝓇 42

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Jimin's pov

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Jimin's pov

Dopo quella cena con Tae, Jungkook e i loro genitori tornai a casa con un bel 38 e mezzo di febbre.

Rimasi a letto per 3 giorni e, dopo essermi ripreso un po', altri 2 chiuso in casa perchè secondo mia madre potevo nuovamente ammalarmi.

In quei 5 giorni Jungkook venne a trovarmi ognipomeriggio. Mi parlava delle sue lezioni in università, delle mille domande che gli facevano i suoi genitori su di me e di come gli mancasse quell'intimità che avevamo nei mesi precedenti.

Mancava da morire ad entrambi quel periodo: quando eravamo soli in casa, ci svegliavamo e uno dei due aveva già preparato la colazione per l'altro, quando pranzavamo insieme e subito dopo ci accoccolavamo sul divano e guardavamo un bel film, per poi finire a fare altro fino alla sera. Quando potevamo fare tutto quello che volevamo quando volevamo, senza dare conto a nessuno perché c'eravamo soltanto noi.

La maggior parte di queste cose accaddero prima che ci mettessimo insieme ufficialmente, a quel tempo non eravamo ancora nulla. Eravamo due semplici persone che si divertivano a stuzzicarsi l'un l'altro, anche se dentro di me esisteva già qualcosa.

Ma comunque facevamo le stesse cose che poi continuammo a fare quando ci mettemmo insieme. Per questo Yoongi mi disse, così come Jin hyung disse a Jungkook, che ciò che facevano quotidianamente sembrava "da coppia".

Passammo pomeriggi interi a ripensare e parlare di quei mesi. E proprio in uno di quei pomeriggi Tae entrò in camera mia senza preavviso.

Non mi aveva avvisato che sarebbe venuto a casa mia, non l'avevo sentito entrare in casa né tantomeno camminare fino alla porta di camera mia.

Eppure lo trovai lì. Mentre io e Jungkook eravamo sdraiati sul letto, io su di lui, le sue mani appoggiate poco sopra il mio fondoschiena e le nostre labbra che si cercavano in continuazione.

Taehyung aprì la porta della mia stanza. Quando ci vide lasciò cadere la busta che aveva tra le mani e si allontanò facendo sparire il sorriso che aveva sulle sue labbra fino a pochi istanti prima.

«Oh santa merda» sentii queste parole uscire dalla sua bocca mentre indietreggiava

Jungkook rimase immobile sul letto. Stava succedendo esattamente ciò che lui stava cercando di evitare da mesi.

Io invece mi alzai di scatto e mi avvicinai lentamente a Taehyung

«Tae giuro che posso spiegare»

«Jimin-» potei vedere chiaramente i suoi occhi farsi lucidi mentre poneva le mani avanti per mantenere una sorta di distanza di sicurezza tra di noi

«Tae ti prego parliamone, posso spiegarti»

«Non avvicinarti! Cosa ci sarebbe da spiegare!? Era tutto così ovvio, voi che continuavate a fingere- io- io non ci posso credere»

BABYSITTER | jikookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora