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Jimin
Mancava sempre meno al ritorno di Taehyung in corea. Mancava esattamente una settimana ed io non credevo di essere ancora pronto a lasciare quelle che ormai erano diventate le mie abitudini.
Come avrei fatto a svegliarmi la mattina senza pensare a Jungkook che mi aspettava per fare colazione insieme? Come avrei potuto passare intere giornate senza le sue battutine o i suoi sguardi provocanti? Come sarei riuscito a non vederlo più per tanto tempo dopo averci vissuto insieme per ben 2 mesi e mezzo?
Come avrei fatto senza di lui?
Ormai era entrato a far parte della mia quotidianità, aveva occupato parte del mio cuore... come potevo tornare a casa mia sapendo che l'avrei rivisto chissà quando?
Semplicemente non potevo, non ci sarei riuscito.
«A cosa stai pensando principessa?» sentii il protagonista dei miei pensieri abbracciarmi da dietro e lasciarmi un bacio sul collo
«Al ritorno di Tae e dei vostri genitori...» non mentii
«C'è qualcosa che ti turba? Ti vedo preoccupato» mi girai verso di lui
«Beh lo sono un po' effettivamente, ma tranquillo, passerà»
«Ti va di parlarne?» mi chiese dolcemente
In quel momento avrei voluto tanto parlargli ed esternare tutti i miei pensieri e sentimenti, ma Jungkook era solo un enorme punto interrogativo per me. Non riuscivo a capirlo, mai.
Si comportava come se fossimo una coppia: mi abbracciava da dietro e mi lasciava dolci baci sul collo, mi accarezzava le guance, mi riservava occhiate dolci, si preoccupava in continuazione per me... eppure era stato lui stesso a dirmi di non provare assolutamente nulla nei miei confronti. Era stato lui a dirmi di non illudermi per dei sentimenti che non esistevano e non sarebbero mai esistiti.
Ma allora perché faceva così? Perché si comportava in quel modo? Riusciva solo a confondermi. Ogni giorno. Sempre di più.
Forse era arrivato il momento di passare un po' di tempo da solo e riflettere sul da farsi, ma stavolta seriamente.
«No. Ho bisogno di stare un po' da solo... esco a fare una passeggiata, ci sentiamo dopo»
Lo lasciai di stucco. Letteralmente. Si aspettava che iniziassi a parlargli come facevo sempre. Ma quella volta avrei parlato con un'altra persona per ricevere qualche consiglio.
Dopo circa 20 minuti in autobus arrivai davanti alla porta di casa di Yoongi e suonai il campanello
«Jimin!! Da quanto tempo!» corse ad abbracciarmi
«Ciao hyung, come va?»
«Tutto bene, tu piuttosto come stai?»
«Ecco ehm... avrei bisogno di parlarti un po'. Posso entrare?»
«Ma certo, vieni entra»
A quel punto raccontai tutto. Dal primo all'ultimo pensiero che mi era passato per la testa, dal primo all'ultimo momento che avevo passato con Jungkook. Tutto.
«Jiminie, dovresti parlargli. Dovresti dirgli ciò che senti, ciò che provi per lui. Con sincerità, non nascondendo nulla. Per come me l'hai descritto tu, Jungkook è cambiato tantissimo. Potrei dire che è una persona completamente diversa da quando tu sei entrato nella sua vita. Perché io sono sicuro che sei tu il motivo del suo cambiamento. Pensaci, tu dici di non saperlo ma se ci ragioni un po' su ti renderai conto che ho ragione. Lui sta cambiando per te Jimin. Sta cambiando ed è già cambiato molto. Io penso che tu gli piaccia già, anche se mi hai detto che lui non prova nulla per te. Onestamente non ci credo. Se davvero ti abbraccia e ti coccola appena ne ha l'occasione, se davvero ti guarda con occhi sognanti, se mentre ti bacia senti che ci mette emozione... vuol dire che è innamorato di te Jiminie. Ma evidentemente non se ne rende conto perché non si è mai innamorato prima d'ora. Forse non riesce ancora a identificare e capire a fondo le sue emozioni. Io sono convinto che basterebbe poco per fargli aprire gli occhi, ma questo può accadere solo se qualcuno gli parlerà. E questo qualcuno dovresti essere tu Chim. Perciò ora torna a casa e accendi quella dannata lampadina nella testa di Jungkook»
«Grazie davvero hyung. Spero che sia come dici tu»
Ma in quel momento non sapevo che anche Jungkook era nella mia stessa situazione: stava cercando di capire e mettere in chiaro le sue emozioni e aveva chiesto aiuto ad una persona... entrambi avevamo le idee chiare ed eravamo in attesa di parlare con l'altro.
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Chiusi la porta alle mie spalle urlando un "sono tornato!" ma non ricevetti alcuna risposta, Jungkook non era a casa.
contatto: Jungkookie
Jungkook
Sono tornato a casa ma non ci sei
Sei uscito? tra quanto torni?
tranquillo torno presto
sono da Jin hyung
Come mai?
niente tranquillo
Va bene...
Comunque quando
torni devo parlartiTi aspetto
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BABYSITTER | jikook
Fanfiction[completata - in revisione] Jimin deve fare da babysitter a Jungkook, un ragazzo della sua stessa età nonché fratello del suo migliore amico Taehyung. Jungkook è un playboy arrogante, testardo e ciò che lo diverte di più è proprio infastidire Jimin...