𝒸𝒽𝒶𝓅𝓉ℯ𝓇 28

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Jimin

Finii di cambiarmi e raggiunsi Woojin alla cassa mentre gli altri erano ancora in camerino a provare gli ultimi abiti, compreso Jungkook.

Lui mi disse che i vestiti che avevo scelto erano bellissimi, anche gli abbinamenti, ma che non volveva che li indossassi in giro.

Ma sul serio avrei dovuto dare conto a lui su come vestirmi per uscire? Se volevo indossare una camicia attillata e dei pantaloni di pelle in discoteca o nella vita quotidiana?

Perché sì, ovviamente ero consapevole che quei vestiti fossero un po' provocanti per la loro forma ma a me piacevano proprio per quello.

E se a Jungkook non piaceva questa cosa, pazienza. Se la sarebbe fatta andare bene. Io quella sera avrei indossato una bellissima camicia nera e dei pantaloni di pelle aderenti, punto.

Per questo corsi alla cassa per pagare tutto senza che Jungkook si accorgesse di nulla. E poi ero abbastanza convinto che anche lui non ci sarebbe andato leggero con l'abbigliamento, quindi perché rompere proprio a me?

Dopo che tutti finimmo di pagare andammo da Gucci, amore immenso del mio Taetae a cui ovviamente mandai un po' di foto degli arrivi della nuova collezione... e i messaggi che mi arrivarono in meno di 0.5 secondi furono:

Oh santo cielo appena torno mi accompagni a fare un po' di shopping. Per forza. Se non lo fai ti costringo io sappilo

Hey ma quella meravigliosa giacca? Non me lo fai nemmeno un regalino?

Ah però che bel pezzo di manzo dietro quello scaffale! Jiminiee vai a fare colpo!!

E poi i suoi soliti scleri che vi risparmio volentieri... a parte l'ultimo messaggio, ma dettagli.

Stavo guardando qualche collana carina da poter abbinare ai miei nuovi vestiti ma delle mani si posarono sui miei fianchi facendomi sussultare e interrompendo la mia ricerca.

«Cosa stai cercando principessa

«Oh, sei tu»

«Perché, ti aspettavi che qualcun altro potesse toccarti? Devo per caso riservare un pugno per qualcuno Jimin?»

«Mi hai solo spaventato» dissi ridendo e spingendomi leggermente verso di lui con il mio fondoschiena

«Jimin. Non provare a provocarmi.»

«Altrimenti?» iniziai a strusciarmi leggermente su di lui, ma senza che nessun altro potesse accorgersene

«Jimin... stai giocando con la mia pazienza e il mio autocontrollo. Fra poco entrambi andranno a farsi fottere se continui» e mentre mi diceva queste esatte parole mi prese per un polso facendomi girare verso di lui fino a farci ritrovare faccia a faccia e petto contro petto.

Avvicinò sempre di più il suo volto al mio, man mano che i secondi passavano potevo benissimo sentire il suo respiro infrangersi col mio. E non nego che questa cosa mi stesse facendo letteralmente andare fuori di testa.

«Vorrei tanto essere in un altro posto adesso» si stava divertendo a sfiorare le mie labbra contro le sue, ed io sentivo di star perdendo sempre di più la testa

«Vorrei che ci fossimo solo noi due...» leccò le mie labbra avidamente

«Vorrei poterti avere adesso Park Jimin» incastrò il mio labbro inferiore tra i suoi denti iniziando a morderlo e succhiarlo

Mi sembrava di essere in un universo parallelo: non riuscivo a vedere altro se non Jungkook che mi baciava. Attorno a noi il nulla, il vuoto più totale. C'eravamo soltanto noi..

«Ragazzi è ora di andare!».. o forse no

«Si! Si, arriviamo subito!» urlai io impanicato staccandomi alla velocità della luce da Jungkook

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Per il resto della giornata cercai di rimanere lontano da lui almeno un metro e mezzo, una sorta di distanza di sicurezza... per evitare di ricadere in quel mondo di meravigliose labbra di un bellissimo Jeon Jungkook. Ma non potevo evitarlo per sempre.

Erano le 10:57, alle 11 in punto saremmo dovuti essere all'entrata della discoteca ed io, Jungkook, Woojin, Seokjin e Namjoon eravamo appena entrati in macchina.

«Giuro che se non arriviamo in tempo mi ripagate tutti i vestiti che ho comprato!» urlai

«Dio mi aspettavo una cosa tipo "se non arriviamo in tempo vi stacco le palle"»

«Anch'ioo!» ... e questi furono gli stupidissimi commenti di Woojin e Namjoon, i quali, subito dopo, si scambiarono un'occhiata d'intesa e scoppiarono a ridere. Che spiritosi.

«Perché guardi me? Se siamo in ritardo è colpa di Jungkook che doveva "scegliere il profumo giusto"!» obiettò Woojin

«Infatti evito di guardarlo per non fulminarlo! E comunque l'occhiataccia era per il tuo delicatissimo commento, Woojin... ma sai che c'è? Hai ragione. Quindi datti una mossa a guidare Jin»

«Heyy calmatevi! Ce la facciamo!»

«Ok. Ora basta sul serio. Sembra che qualcuno stia partorendo e dobbiamo correre in ospedale. E QUESTO NON È NORMALE! Quindi diamoci tutti quanti una bella calmata perché anche se facciamo 5 minuti di ritardo non casca il mondo. Va bene?!» Intervenne finalmente Jin placando la situazione

«Ok...»

Ok. Forse ho, e abbiamo, un tantino esagerato ma divertirmi era l'obiettivo della serata e l'idea di andare in una delle discoteche più famose di Busan con i miei amici mi elettrizzava. Peccato che eravamo in ritardo per colpa di quel deficiente che si era chiuso in bagno 3 ore solo perché doveva essere, a detta sua, "perfetto"!... e si mi sto riferendo a Jungkook.

Una volta arrivati in discoteca entrammo senza controlli perché, da quello che riuscii a scoprire nel corso della serata, il proprietario era un amico molto stretto di Nam. Infatti appena quest'ultimo si presentò alle guardie all'ingresso, loro ci fecero passare direttamente facendoci saltare una fila immensa di gente.

Così entrammo in quell'ambiente di luci soffuse, odore molto forte di alcol e musica ad altissimo volume.

Entrammo al Mikrokosmos, una delle le discoteche più amate dell'intera Busan.

BABYSITTER | jikookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora