𝒸𝒽𝒶𝓅𝓉ℯ𝓇 17

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Jungkook

Mi svegliai a causa di un fascio di sole proveniente dalla finestra e non potei fare a meno di notare Jimin ancora addormentato con braccia e gambe avvolte al mio corpo.

«Jimin, svegliati» lo scossi leggermente dopo il 5 richiamo

«Mmh ancora 2 minuti»

«Stupido non riesco ad alzarmi, mi tieni bloccato se fai così» gli feci notare ormai leggermente scocciato

Stranamente, però, per la prima volta non mi dispiaceva così tanto che qualcuno mi tenesse stretto a sé in questo modo, non lo faceva nemmeno Taehyung da anni.

E questo era davvero molto strano. Da quando io, Jeon Jungkook, ero diventato così smielato?

Per me il solo pronunciare la parola "scusa" o accarezzare leggermente qualcuno, anche solo dal braccio, era fin troppo dolce. Eppure in quel momento mi trovavo abbracciato a Jimin dopo che mi ero scusato con lui per circa 3 volte. Non mi riconoscevo più.

Jimin in tutto ciò non si spostò di una virgola, quindi, visto che dovevo comunque alzarmi, lo presi dai fianchi facendolo girare e mettendolo a cavalcioni su di me.

«Mh Kook voglio dormire ancora un po'» e fece per rimettersi giù tra le coperte, ma in meno di 1 secondo mi alzai prendendolo in braccio e portandolo con me in cucina

Iniziai a prepararmi un caffè con Jimin addosso a mo' di koala che si reggeva al mio collo con le sue braccine e ai miei fianchi con le gambe.

«Scendi dai, ti ho preparato una tazza di caffellatte»

E appena mise piedi a terra gli si illuminarono gli occhi dalla gioia come quando un bambino riceve un pacco enorme di caramelle.

«Grazie» mi disse con tono dolce e in cambio mi lasciò un bacio sulla guancia

Rimasi leggermente scosso da quella sua iniziativa e quando lui se ne accorse rimediò subito

«Oddio scusa, scusa non volevo»

Le sue labbra morbide si erano posate con una tale delicatezza sulla mia guancia che non mi sarebbe dispiaciuto ricevere un altro bacio.

Ed ecco che tornava Jungkook lo smielato... è solo che mi ero dimenticato di cosa si provasse.

Né i miei genitori, né mio fratello lo facevano da tanto tempo. Nemmeno un abbraccio. E questo solo perché lo avevo deciso io.

Finite le medie iniziai a cambiare drasticamente: divenni scorbutico, arrogante, testardo... insomma il Jungkook attuale.

Non accettavo più abbracci, e figuriamoci baci, da nessuno, nemmeno genitori o fratello.

Quando mi ritrovavo a fare sesso con qualcuno in discoteca non si trattava di amore, ovviamente. Come si può definire amore la classica "una botta e via"? Ormai non ricevevo vero amore da tanto tempo, e non lo davo nemmeno.

Ovviamente sia i miei genitori che Taehyung mi dicevano spesso "ti voglio bene" e frasi del genere, perché sapevano che quello era l'unico modo per farmi capire che mi amavano: non accettavo regali, non accettavo coccole, nessuna di queste cose.

E non so nemmeno da quando mi ritrovo a fare discorsi del genere tanto seri e complessi per me, ma lasciamo stare.

Quando Jimin in quel momento mi lasciò quel bacio sulla guancia avrei voluto chiederne un altro, altri due, forse anche tre. Perché nonostante non ricordassi quasi più cosa si provasse a ricevere un semplice bacio sulla guancia, le labbra di Jimin erano comunque qualcosa di nuovo per me. Erano così piene, soffici e morbide...

BABYSITTER | jikookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora