𝒸𝒽𝒶𝓅𝓉ℯ𝓇 3

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Jungkook

«Ma da dove arriva quest'angelo?»

«Non è riferito a me, vero?» chiesi io conoscendo già la risposta

«Ma sta' zitto tu. Sto parlando del tuo bellissimo ragazzo»

«Lui? Il mio ragazzo? Hahahah. Mi dispiace ma hai proprio frainteso caro mio» continuai io già abbastanza irritato

«Bene, se le cose stanno così allora ci faccio un pensierino io se la cosa non ti dispiace» mi rispose lui ammiccando verso Jimin

«Woojin hai intenzione di tenerci qui fuori in giardino e continuare a complimentarti con questo qui oppure ci fai entrare?»

«Si scusatemi, prego» e ci fece cenno per entrare

Lui fermò subito Jimin prendendolo per il braccio, ma io, allontanandomi lentamente dall'entrata, riuscii a sentire perfettamente le sue parole.

«Se ti va vieni al piano di sopra tra un po', ti aspetto lì»

Ed ecco che iniziava con la solita storia, dio che fastidio... ma mi infastidiva ancora di più il fatto che Jimin non gli avesse nemmeno risposto.

Ok, non aveva di certo detto di si, ma non aveva nemmeno opposto resistenza a quel cretino.

L'avevo definito mio amico solo per non dover sentire le stupide lamentele di Jimin, che di certo sarebbero arrivate. Taehyung in realtà va abbastanza d'accordo con Woojin, ma io... beh mi sta abbastanza sul cazzo.

Io e Jimin prendemmo strade diverse: io mi diressi verso la piscina, mentre lui andò a prendere qualcosa da bere.

Dopo pochi minuti lo vidi camminare verso di me con due bicchieri in mano. Che uno dei due lo stesse portando a me? Ovviamente no.

Giusto alle mie spalle c'era Woojin e Jimin andò da lui offrendogli un drink. Io essendo esattamente davanti a loro, anche se di spalle, riuscii ad ascoltare il loro discorso, per la seconda volta.

«Sei molto carino lo sai?» iniziò Woojin

«Mh, grazie»

«Un anche tu non me lo merito? Sono brutto forse?»

«No no, anzi sei molto carino ma non voglio che ti faccia strane idee. Mi stai simpatico ma ci siamo appena conosciuti e non credo che per il momento ci possa essere altro»

«Quindi non verrai da me stasera?»

«..no preferisco rimanere qui in piscina»

«Mh ok. Allora ti faccio compagnia visto che Jungkook non ti calcola minimamente»

«Già.. grazie»

Il ghigno che per un breve momento si formò sulle mie labbra nel sentire le prime parole di Jimin, si eliminò completamente quando gli rispose con quel "già".

Quindi secondo lui io non lo stavo trattando bene? Avrebbe dovuto persino ringraziarmi per non averlo già mandato a quel paese per il suo modo di fare, cosa che invece avevo sempre fatto con gli altri rompipalle che mi si presentavano davanti.

Dopo che questi pensieri abbandonarono la mia mente mi diressi verso di lui prendendogli il braccio.

«Hey ma che fai!?»

«Andiamo a fare il bagno. Adesso.»

«Cosa? No!!»

«E invece si, decido io»

«E chi saresti tu per, addirittura, decidere per me mh?»

«In questo momento sono colui che ti sta allontanando da un emerito deficiente»

«Oh Woojin sarebbe un deficiente? Fino ad ora è riuscito a riempirmi di complimenti e soprattutto mi ha trattato bene a differenza tua! Sei solo un arrogante, ecco chi sei!»

«Ok allora fai quello che ti pare, io in piscina ci entro lo stesso»

«Si se vuoi ti ci spingo direttamente io dentro!»

«Ah si? Provaci...» gli risposi provocandolo

«Oh, eccome se ci provo»

Si diresse verso di me prendendo una leggera rincorsa, pronto per spingermi, ma io mi spostai al momento giusto facendolo cadere in piscina.

Inizialmente risi come un matto assieme ai presenti che avevano assistito alla scena, ma poi mi resi conto che non tornava a galla. Passarono vari secondi, ma niente. Più passava il tempo più mi sembrava strano che non fosse già riemerso.

In più c'erano pochissimi lampioni accesi ed essendo sera l'acqua della piscina era scura, perciò non si riusciva a vedere bene cosa ci fosse all'interno. Cominciai ad essere effettivamente preoccupato quando passarono ancora altri secondi e la gente iniziava a borbottare o urlare frasi del tipo:

«Ma che fine ha fatto il ragazzo?»

«Starà bene?»

«Qualcuno non può andare a prenderlo?»

«Ma che gli è successo?»

Rendendomi effettivamente conto della situazione sentii una strana sensazione al livello del petto. Come... come un senso di colpa, credo.

Woojin intanto si stava avvicinando alla cerchia di persone attorno alla piscina e quando scoprì cosa fosse successo iniziò a togliersi le scarpe per tuffarsi e andare a recuperare quel cretino che evidentemente non sapeva neanche nuotare.

Ma ecco quella sensazione di fastidio che ritornava in me. Allora decisi di farlo io per primo, anche se con scarpe, giacca e cappello addosso. In meno di un secondo ero già in acqua lasciando tutti sorpresi, Woojin compreso.

BABYSITTER | jikookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora