𝒸𝒽𝒶𝓅𝓉ℯ𝓇 20

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Jimin

Mi svegliai alle 4 di notte, non riuscivo a chiudere occhio dall'ansia.

Passare l'esame era davvero molto importante per me. Avevo studiato tantissimo, giorno e notte, per potercela fare. Se poi tutto quel lavoro si sarebbe concluso con un fallimento... pazienza. Sì ci sarei rimasto male, e non poco, ma almeno potevo dire di averci provato.

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Ormai mi rigiravo tra le coperte da 20 minuti come minimo, perciò decisi di scendere in cucina e provare a prendere qualcosa per dormire. Ne avevo davvero bisogno se non volevo passare una notte insonne.

Arrivato di sotto accesi la luce della stanza e vidi davanti a me l'ultima cosa che mi sarei aspettato di vedere a quell'ora della notte: Jungkook.

«DIO MA VUOI FARMI VENIRE UN INFARTO??» urlai dallo spavento

«Shh non urlare sono le 4 e mezza del mattino!!» mi riprese lui

«Ma sai che me ne frega?! Mancava poco e dovevi chiamare il 118, giuro»

«Comunque che ci fai sveglio?» gli chiesi dopo aver realizzato che addormentarmi non sarebbe servito più a nulla visto che grazie a quello spavento mi ero più che svegliato

«Non riuscivo a dormire, tu?»

«Neanch'io»

«Perché?»

«L'esame. Ho paura di non passarlo»

«Sai, Taehyung quando tornava da scuola raccontava sempre a tavola di quanto fossi bravo in tutte le materie e di tutti i 10 che prendevi, quindi non credo che tu abbia molto di cui preoccuparti»

«Ma non c'entra nulla. Pensa che al liceo in matematica prendevo sempre 9 o 10, ma quando il mio insegnante mi iscrisse ad una gara su quiz matematici arrivai tra gli ultimi concorrenti. Quindi prendere buoni voti non sempre dimostra qualcosa... almeno nel mio caso. E adesso sono comunque preoccupato»

«Ma è solo uno stupido corso, se non lo passi pazienza»

«Per me conta molto, ho lavorato sodo per poterci entrare ed è importante sia per l'azienda della mia famiglia che per il mio futuro»

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Scesi dalla moto di Jungkook e assieme a lui mi diressi all'interno dell'università mentre sentivo l'ansia salire sempre di più.

Effettivamente non avevo pensato all'eventualità "non ho passato l'esame" e "non sono nel corso"...

Cosa avrei dovuto fare se fosse successo? Avrei dovuto ripetere tutto lo studio e riprovarci? Oppure lasciar perdere definitivamente?

Non lo sapevo, non ci avevo pensato e forse il motivo per cui non lo avevo fatto era semplicemente per mettermi meno pressione di quella che già sentivo.

Dopo aver girato un po' per i corridoi per capire dove fosse la bacheca con i nomi, mi accorsi di un gruppo di persone ammassato in un punto del corridoio, tutte davanti ad un muro.

«Penso che sia lì» dissi a Jungkook indicando quel gruppo di ragazzi

«Allora va, forza» mi rispose annuendo

Presi un bel respiro e mi incamminai lentamente verso quel muro dal quale molta gente iniziava già ad allontanarsi avendo ormai visto il suo risultato.

Arrivato davanti a quel foglio iniziai a scorrere lentamente gli occhi su tutti i nomi presenti fin quando... eccolo lí.

PARK JIMIN

Non ci potevo credere. Ce l'avevo davvero fatta?! Ci ero riuscito sul serio!!

Mi voltai con le lacrime agli occhi verso Jungkook, che per tutto il tempo non aveva smesso di guardarmi, e corsi più veloce che potevo verso di lui saltandogli addosso per abbracciarlo.

«Quindi? Piangi perché sei passato o no?»

«Si! Si sono passato!! Dio Jungkook ce l'ho fatta!»

«Bravo...»

«Woah grazie per esprimere a pieno la tua felicità per me!»

«È che non mi è mai importato molto della scuola e in generale non ho mai ricevuto soddisfazioni del genere, non so cosa si provi... non sono mai riuscito a realizzare i miei sogni»

«Sono certo che un giorno accadrà, devi soltanto crederci e lavorarci un po' su. Tutti possono realizzare i propri sogni, Jungkook. Anche tu» e in risposta mi sorrise annuendo

Io talmente ero immerso nella gioia più totale che mi ero dimenticato di essere ancora in braccio a lui, ma evidentemente anche lui non ci aveva ancora fatto caso altrimenti penso che mi avrebbe già messo giù da un pezzo.

Ma mi piaceva stare fra le sue braccia. Erano grandi, muscolose e riuscivano a trasmettermi calore e sicurezza. Mi sentivo così bene, protetto, al sicuro. Così senza pensarci su lo riabbracciai stringendolo più forte.

«Non ho chiesto il bis»

«E io te lo do lo stesso» gli dissi staccandomi da lui facendogli una linguaccia

Una volta sceso tornai davanti al foglio e gli scattai una foto, così avrei potuto mandarla ai miei amici e ai miei genitori.

Ero davvero orgoglioso di me stesso in quel momento, fiero del duro lavoro che avevo fatto e che, per fortuna, aveva dato i suoi frutti.

Dopodiché ritornai con lo sguardo su Jungkook regalandogli uno dei miei sorrisi più belli e mi incamminai verso di lui prendendogli la mano

«Grazie per avermi accompagnato»

«Di nulla, principessa»

BABYSITTER | jikookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora