𝒸𝒽𝒶𝓅𝓉ℯ𝓇 26

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«Io non ce la faccio più Jimin» disse cacciando un sospiro prima di iniziare a parlare

«Di cosa stai parlando?»

«Di te. Di te cazzo. Ti voglio, ti desidero, ormai sono dipendente dalle tue labbra. Dio le tue labbra, come si fa a non esserne dipendenti. Sono perfette cazzo... tutto di te lo è. Ma se facessi ciò che mi passa per la testa, quindi baciarti e fotterti ogni volta che mi va, so che soffriresti, che passeresti giorni interi a piangere e non mi va che vada a finire così. Non mi piace vederti soffrire Jimin, il punto è che però non resisto più»

Io rimasi più che sorpreso. Sapevo che avesse un "debole" per il mio corpo, per il mio aspetto fisico, ma non pensavo che addirittura ne andasse talmente pazzo.

Anche io lo desideravo, lo volevo per me... figuratevi se anche io non pensavo quelle cose su di lui. Ogni volta che mi si avvicinava mi veniva voglia di baciarlo, di toccarlo, di farmi toccare.

Nell'udire le sue parole scattò nuovamente quel qualcosa in me, lo stesso qualcosa di quando tutto iniziò. Azzarderei a dire che da lì iniziò addirittura a piacermi di più. Il problema, però, è che mi piaceva un ragazzo che non ricambiava i miei sentimenti. Anche se in quell'ultimo periodo stava cambiando, perlomeno con me, stava diventando più dolce, comprensivo... era addirittura arrivato a dirmi che non gli piaceva vedermi soffrire, quando in passato era lui stesso che faceva soffrire le persone non interessandosi poi delle loro emozioni.

Quindi continuavo a chiedermi "se avessimo continuato così lui si sarebbe innamorato di me?"

Ma dietro tutti quei pensieri ed incertezze in realtà anche io non ce la facevo più. Anche io volevo avere la certezza di averlo tutto per me, di non doverlo "condividere" con altre persone, di poterlo toccare, coccolare e baciare ogni volta che mi andava di farlo.

Quindi pensai... perché non provarci? Tanto la cazzata l'avevo fatta già. Tanto valeva rischiare un altro po', no?

«Jungkook» mi sedetti a cavalcioni sulle sue gambe

«Anche io ti voglio, anche io ti desidero, anche io sono dipendente dalle tue labbra. Io so già che soffrirò, in un modo o nell'altro sono certo che accadrà. E se ci pensi ti renderai conto anche tu che ho ragione. Potrebbe accadere qualsiasi cosa in qualsiasi momento tra noi capace di spezzarmi il cuore, qualsiasi strada sceglieremo di prendere. Non sai quanto mi renda felice il fatto che tu ti preoccupi per me, che ti dispiaccia vedermi soffrire. Mi fa capire che in questi mesi sei cambiato... forse grazie a me, non lo so. Ma io voglio provarci lo stesso, siamo entrambi nella stessa situazione d'altronde»

«Quindi cosa vorresti fare?»

«Voglio provare a darti quello che vuoi, Jungkook» continuai alludendo ad una certa cosa

«Cioè dovremmo diventare una sorta di scopamici? Dici sul serio?» mi guardò con quel suo solito ghigno

«Beh, ehm, non lo so. Ma una cosa simile, credo» risposi io imbarazzato

Nel momento in cui lui utilizzò quel termine la cosa iniziò a non suonare più tanto bene nel mio cervello. Ma sapete cosa? Chi se ne frega. "Che scopamici sia. Saremo questo. Semplicemente questo" pensai, sembrava potesse funzionare.

«Neanche io resisto più Jungkook» confessai iniziando a muovermi sul suo bacino

«Vuoi già iniziare mh?» ed io infilai le mie mani sotto la sua maglia andando a tastare il suo torace muscoloso

«Sei già così impaziente» io annuii in risposta senza smettere ciò che stavo facendo

Lui a quel punto mise le mani sui miei fianchi stringendoli leggermente.

«Lo sai che non possiamo farlo qui sulla spiaggia, vero?»

«Mhmh» ero andato, completamente partito, in preda al desiderio di lui e del suo corpo

Continuavo ad accarezzare il suo petto, a muovermi su di lui e iniziai anche a lasciargli una scia di baci umidi sul collo, che poi scesero fino alle sue clavicole dove lasciai segni più evidenti.

«Così bravo, sei così bravo» mi sussurrò all'orecchio con voce roca

«Ma ora tocca a me, principessa»

E così ribaltò le posizioni facendomi ritrovare steso sulla sabbia con il suo corpo che sovrastava il mio.

Alzò la mia maglia sfilandola completamente e lasciò da subito segni evidenti su tutto il mio torace scendendo fino al mio basso ventre, soffermandosi a lasciare dolci baci poco sopra il bordo del costume.

«Se non mi fermi adesso giuro che ti prendo qui dove tutti possono vederci e non so se ti conviene» disse cercando di trattenersi

«Torniamo in hotel Jungkook»

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Chiusa la porta della nostra stanza Jungkook non perse tempo ad avventarsi sulle mie labbra con foga e desiderio.

Io ricambiai il bacio e non appena socchiusi leggermente le labbra lui cercò subito un contatto con la mia lingua, dando inizio ad un rincorrersi continuo con la sua.

Mi prese in braccio continuando a baciarmi e mi portò sul letto poggiandomici sopra con delicatezza. Si allontanò da me, giusto il tempo di sfilarsi la maglietta mentre continuava a guardarmi con lussuria, per poi tornare a marchiare il mio collo e le mie clavicole.

Io portai una mano ai suoi pantaloni con l'intento di sbottonarli ma...

«Ragazzi siete lì dentro? Siete tornati?» sentimmo una voce al di là della porta

«Ok adesso mi sono veramente rotto il cazzo, se è di nuovo quel coglione giuro che gli spacco la faccia stavolta» sbottò Jungkook

In men che non si dica si alzò dal letto dirigendosi verso l'entrata, non curante del fatto che fosse a petto nudo e che ci fossi io, nelle sue stesse condizioni, ancora sul letto. Non ci voleva di certo Einstein per capire cosa stesse succedendo.

«Jin, carissimo! Dimmi cosa ti porta proprio qui? Proprio in questo momento? Mh?»

«Calmo, volevo solo sapere se foste torn- oh. Mi sa che ho interrotto qualcosa» disse accorgendosi della mia presenza e, di conseguenza, delle condizioni di entrambi

«Mmh mi sa proprio di sì, sai? Prima Woojin, poi Namjoon, ora tu. Non so volete fare a giro? Chi è il prossimo sulla ruota?»

«Scusate, non avevo idea che voi steste... cioè, si insomma... vabbè avete capito»

«Guarda, non me la voglio prendere più di tanto solo perché sei l'unico che mi sta realmente simpatico hyung. Adesso potresti gentilmente tornare da quei due e dirgli di non venire in questa maledetta stanza per un po'?»

«Si, scusami ancora. E buon divertimento con Jimin!» disse prima di scappare nella sua stanza

La porta venne chiusa e Jungkook ritornò da me

«Dunque, dove eravamo rimasti?»

BABYSITTER | jikookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora