Capitolo 14

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Passò un mese, grazie a mio fratello christian sono riuscita un po' a stare meglio fino a che...

#Faith#

Ero sdraiata sul letto a giocherellare con gli auricolari, non avevo voglia di ascoltare musica, mi stavo facendo uno stupendo film mentale quando arriva un messaggio.

Leggo il nome ed il cellulare mi cade dalle mani sbattendo sul pavimento.
Justin.

Mi misi a piangere di gioia anche se non sapevo cosa mi avesse scritto, almeno mi aveva pensato.

Feci un respiro profondo e guardai il messaggio.
Ti prego, posso parlarti?

Lacrime di gioia mi scesero dalle guance ero felicissima.
Ok oggi alle 5.

Mi tremavano le mani mentre scrivevo il messaggio
Perfetto

Inizio a saltellare per tutta la stanza ero al massimo della felicità.

Inizio a prepararmi...

Maglietta nera larga con pantaloncini corti e cappello,ai piedi i miei amati dr. Martens neri.

Eye-lyner e mascara, niente di troppo pesante(per me).

Scendo giù velocemente e correndo sto aprendo la porta,

"Hey hey hey cos' è tutto questo entusiasmo"

"Cri ora vado di fretta dopo ti spiego devo uscire"

"Ma dimmi dove v..."

Ho chiuso la porta mentre parlava, dovevo vederlo...subito.

Arrivata al parco lo trovo sulla nostra panchina.

Maglietta nera con scritte bianche, jeans e vans, era meraviglioso.

Mi avvicino piano, appena mi vede mi sorride.

"Faith!"

Si avvicina a me e mi stringe forte.

Che bello, che meraviglia sentire di nuovo le sue braccia intorno al mio corpo, sentirmi finalmente protetta, sentire quel profumo che aveva solo lui.

"Che volevi dirmi?"

Gli chiedo, non so con che tono,spero abbastanza duro, ma non ce l'avrei mai fatta.

"Faith..."

Mi raccoglie le mani mentre ci sediamo sulla panchina.

"Mi dispiace, mi dispiace di essermi comportato così da egoista, so che ti stavi per uccidere e mi sono sentito terribilmente in colpa, che poi...è colpa mia.

Mi sono accorto che hai bisogno di qualcuno che ti protegga, e io giuro che per te sarò una persona migliore sarò il ragazzo che ti meriti e che hai sempre desiderato.

Ti prego torna da me sto una merda"

Non risposi, lo baciai, punto.

Quanto mi mancavano le sue dolci e morbide labbra, quanto mi mancava.

Mi prese in braccio mentre continuava a baciarmi le nostre labbra e le nostre lingue che si univano.

Piangevo, e non ci capivo più nulla.

Mi staccai per riprendere fiato.

Lo guardai...anche lui piangeva.

"Justin ti amo"

"Anchio piccola"

"Quanto mi è mancato, tutto"

"Anche a me"

FaithDove le storie prendono vita. Scoprilo ora