Capitolo 24

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#Faith#
Dimitri mi appoggia vicino alla porta e mi da un leggero bacio sulla fronte, dei brividi salgono nella mia spina dorsale quando appoggia la mano delicatamente sulla mia guancia e si avvicina con le labbra alla mia fronte.
Sorrido involontariamente
"Ooh hai sorriso finalmente!"
"Ha ha ha molto divertente.."
"Sì è molto divertente farti arrabbiare "
Mi da un altro bacio sulla punta del naso.
"Basta baci"
Dico scherzando, fa la faccia da finto offeso che mi fa scappare una risata.
"Hahaha dovresti vedere la t-..."
La porta della mia stanza si apre rivelando Alec con la faccia assonnata.
Appena mi vede mi salta addosso abbracciandomi
"Faith cazzo mi hai fatto preoccupare"
"Hey sono viva, non ci siamo visti solo per una notte"
Si stacca immediatamente da me come se avessi potuto dargli la scossa, la sua espressione è un misto di delusione e rabbia.
Si gira verso Dimtri e gli punta un dito contro.
"Tu...che cazzo gli hai fatto?"
"Alec calmati non è successo n..."
"NO CALMATI NULLA! SMETTILA DI PROVARE AD AVVICINARLA A TE, TANTO NON TI VUOLE NON TI VORRÀ MAI, LO SA CHE VUOI SOLO SCOPARLA...LEI È MIA"
Che cazzo ha detto Alec?! Che sono sua?! Dimitri mi distrae dai miei pensieri quando sbatte Alec alla porta provocando un rumore assordante.
"STAI ZITTO FIGLIO DI PUTTANA LEI NON È TUA OK? E TU LA DEVI SMETTERE DI FARGLI DA PADRE PERCHE NON SEI NESSUNO"
Iniziano a picchiarsi, Dimitri è il doppio di Alec, lo sta uccidendo.
" DIMITRI FERMATI!"
Non si ferma è accecato dalla rabbia.
Intanto abbiamo attirato l'attenzione di altri ragazzi del piano che guardano la scena compiaciuti e divertiti, purtroppo abbiamo anche attirato l'attenzione della guardia che si avvicina a grandi falcate verso di noi.
Prende Dimitri per le braccia e lo trascina via dal corpo di Alec.
"Risparmia le energie fra 5 minuti dovrai difenderti bene"
La guardia pronuncia quelle parole con un ghigno malefico in faccia.
Lo vogliono portare da Clark
"Sai potrebbe anche ucciderti, è grave una cosa del genere"
Indica con un cenno
Alec seduto per terra con un sorriso compiaciuto mentre cerca di fermare il sangue che scende dal suo labbro inferiore spaccato.
Mi risveglio dallo stato di trance in qui ero entrata e mi avvicino a Dimitri, con le lacrime che mi scendono dagli occhi.
"Non puoi morire" gli sussurro mentre lo abbraccio, lui mi stringe a se fortissimo poggiando la sua testa sopra la mia.
"Shh va tutto bene"
Mi alza il mento con un dito e mi asciuga le lacrime.
"Tu mi devi far uscire da q-.."
"Levati puttana"
La guardia mi spinge per terra ed affera per un braccio Dimitri.
Alec in quel momento si alza e zoppica verso di me.
"NON LA TOCCARE"
Mi porge una mano per alzarmi che però io non prendo, mi alzo da sola senza degnare Alec di uno sguardo.
La guardia prende per un braccio Dimitri e lo trascina via.
"DIMITRI!"
"TI AMO FATIH"
Questa è l'ultima frase che dice prima di scomparire dal corridoio.
Mi incammino velocemente verso la mia stanza ignorando Alec che continuava a chiamarmi.
Entro nella stanza e mi siedo sul letto, dopo poco Alec si siede al mio fianco.
"Che cazzo ti passa per la testa Alec?!"
"A te cosa passa per la testa signorina! Dormi una sera con Dimitri?! Ti avevo avvertito!almeno ti è piaciuto?"
Gli tiro un sonoro schiaffo sulla guancia.
Si porta subito la mano alla guancia.
"STAI ZITTO TU OK?! HO AVUTO UNA DELLE MIE FITTE ALLO STOMACO E SONO SVENUTA IN CORRIDOIO E LUI SI È DEGNATO DI AIUTARMI! MI FAI SCHIFO SE ORA GLI SUCCEDE QUALCOSA IO..."
Mi fermo,gli occhi di Alec pieni di lacrime mi fanno troppo male ma continuo lo stesso, dovevo dirgli troppe cose.
"E POI DA QUANDO SONO TUA?! TU NON PUOI DIRLO, NON SEI NESSUNO PER DIRMI COSA DEVO O NON DEVO FARE! MI SONO ROTTA IL CAZZO, NON SONO TUA NON TE LO SOGNARE MINIMAMENTE, NON SO DA DOVE TI SIA USCITO MA SONO STANCA, NON SEI MIO PADRE, IO FACCIO QUELLO CHE VOGLIO,SO BADARE A ME STESSA"
Gli occhi verdi di Alec sono ormai bagnati e più chiari per via del pianto, una lacrima gli scende giù dalla guancia silenziosa fino ad arrivare alla fine dela mascella e per poi cadere sul lenzuolo del mio letto.
"I-io pensavo di.."
"Bhe pensavi male"
Si copre il viso sulle mani e osservo le sue spalle salire e scendere a ritmo irregolare, non riesco a guardarlo così.
Mi alzo dal letto e vado verso il bagno comune.
Appena arrivata ad uno dei lavandini mi guardo intorno, via libera.
Mi alzo la manica della tuta e tiro fuori dalla tasca la lametta.
Spingo la lametta sul polso destro ed il sangue rosso e denso inizia a colare lentamente dal braccio per poi cadere nel lavandino.
Ne faccio un altro ed un altro ancora, pensare che forse Dimitri ora sta morendo mi fa male, molto di più di questa cazzo di lametta schifosa.
Ho sempre odiato essere autolesionista ma era così e non potevo farci nulla, non me ne vantavo, cercavo di nasconderlo in tutti i modi.
A cinque mi fermo esausta e cado sul pavimento.
Osservo il sangue scorrere dai tagli fino alle dita facendo sottili striscioline rosse per tutto il braccio.
Cosa direbbe ora Justin?
"Ti fascio i tagli e poi facciamo l'amore ok?"
Altre lacrime scendono lungo le mie guance a pensare a lui, mi mancava troppo.
Mi appoggio con la schiena alla parete aspettando che il bruciore diminuisca.
Sento un gran rumore provenire al di fuori del bagno, mi alzo pulisco il sangue dalle braccia e mi dirigo verso la porta.
Quello che vedo è agghiacciante, ma mi da una felicità immensa.
Dimitri che strisciava i piedi sul pavimento, provava a stare in piedi con una fatica immensa, vicino a lui il signor Clark continuava ad urlargli contro.
Lacrime di sollievo mi rigano silenziosamente il volto.
Il suo viso era pieno di sangue e lividi non riuscivo neanche a guardarlo.
Ma non riuscivo a muovermi avevo troppa paura del signor Clark, non sarei mai riuscita a stargli vicina, mai più.
Ad un tratto prende Dimitri per le spalle e lo sbatte contro la parete violentemente, non riesco a capire bene cosa stanno dicendo, però vuole sapere qualcosa che Dimitri non voleva dire.
Dopo l'ennesimo silenzio di Dimitri il signor Clark gli tira un pugno sullo stomaco, tanto forte da farlo piegare sul pavimento.
Una rabbia fortissima mi percorre tutto il corpo, non riuscivo più solo stare a guardare, la rabbia aveva superato di gran lunga la paura.
"BASTA!"
Entrambi alzano il viso.
"Faith no..."
Dimitri sussura leggermente prima di tossire di nuovo, dopo prova a rialzarsi ma senza successo.
"Ooh ma guarda chi abbiamo qui, la bambina!"
"Non sono una bambina" odiavo quando mi dicevano che ero una bambina.
"Su Faith, sei la più piccola di tutto il riformatorio"
Lascia la maglietta di Dimitri vendendomi incontro lentamente.
Alza la mano e la ripassa i tratti del mio viso.
"Te l'hanno mai detto che sei meravigliosa?"
"Toglimi le mani di dosso"
Fa una risatina mentre fa scenderle la mano verso io mio collo, il mio petto, il mio respiro era irregolare e pensante.
Mi mette una mano dietro alla schiena e mi stringe al suo corpo.
"Fermo...n-non la toccare"
Dimitri si era alzato ma probabilmente sarebbe bastato un soffio di vento per farlo cadere.
"Non rovinare i momenti di intimità Belikov"
"Io giuro che ti uccido pezzo di merda.."
"Zitto, o faccio passare quello che hai passato tu anche a lei, o forse noi ci divertiremo di più vero Faith?"
Cerco di liberarmi dalla sua stretta ma non ci riesco, le sue braccia mi stringevano troppo forte.
"Dove eravamo rimasti?"
Si rigira verso di me e riappoggia la mano sulla mia spalla e scende lentamente, fino allo stomaco.
"Signor Clark?"
Sbuffa e si gira verso la sua segretaria.
"Che cazzo vuoi Helen?
"C'è una visita per lei, è urgente"
Si gira verso di me e si avvicina al mio orecchio
"Non finisce qui"
Mi stringe leggermente il sedere e poi si allontana con la segretaria.
Ero ancora scossa e continuavo a tenere lo sguardo verso il pavimento.
"Faith..."
Dimitri si avvicina e mi strige forte a se.
"Giuro non ti farà nulla, non ti farà niente quel figlio di puttana"
Appoggio la testa sulla sua spalla e mi lascio cullare.
"Ho avuto paura di non rivederti più"
"Tranquilla, sono forte ce l'ho fatta"
Mi prende il viso fra le mani e mi lascia un bacio sulla fronte.
"Ce la fai a scappare?"
"Si, si io devo farlo Faith"
Restiamo li abbracciati per un tempo che sembrava infinito.
"Forza, ti devo spiegare il piano"
Faccio una leggera risata e mi stacco dall'abbraccio.
"Aaah davvero? Pensi anche?"
Mi mette un braccio sopra le spalle ridendo
"La mia stronzetta preferita!"
Gli faccio la linguaccia mentre mi dirigo con lui nella sua camera.
Apre la porta e si sdraia esausto sul letto con una smorfia di dolore sul volto.
"Fammi vedere"
"Va bene piccola..."
Dice con un ghigno perverso, per scherzo si tira giù la zip dei pantaloni, mi sento il viso in fiamme.
"Dimitri che cosa hai capito!"
Dico fra le risate, riusciva sempre a farmi ridere.
"Vuoi farmi vedere tu? A me va bene uguale"
Mi siedo sul letto vicino a lui dandogli un leggero schiaffetto sul braccio.
"Smettila scemo...seriamente fammi vedere cosa ti ha fatto"
Si toglie lentamente la maglietta lasciandosi a petto nudo in tutto il suo splendore.
"Non ti mordere il labbro inferiore in questo modo"
"C-cosa?"
"Ti sei morsa il labbro inferiore, se lo rifai ti stupro ora, sei sexy..."
"Non mi sono morsa il labbro inferiore"
"Si invece"
"No"
"Si"
"Ahh smettila"
Mi avvicino di più per vedere cosa gli aveva fatto quello stronzo.
Ha un grosso livido all'altezza delle ultime costole, poi varie abrasioni e lividi sull'addome.
Passo leggermente la mano sul livido quasi viola sulle costole, questo leggerissimo contatto provoca un sussulto a Dimitri.
"Male?"
"No hai le mani freddissime cazzo"
"Hahaha scusa"
Me le chiudo in mezzo alle gambe per riscaldarle un po'.
"Fai prima così..."
Mi prende entrambe le mani e le chiude dentro le sue, bollenti.
"Ahhh ora si"
"Sbagio o hai appena avuto un orgasmo, ce lo so che sono figo, ma non pensavo così tanto"
Tolgo le mani dalle sue e incrocio le braccia sul petto.
"Dimitri...basta"
"Ai suoi ordini signorina!"
"Girati"
Si gira di schiena e rimango sbalordita da quello che mi trovo davanti.
Segni di miliardi di frustate su tutto la sua schiena, rosse striscie di pelle percorrevano la sua schiena con a volte qualche taglio.
"O mio dio..."
Gli passo un dito sui segni e questa volta sussulta per il dolore non per il freddo.
"Ahia..."
"Lo so, s-scusa"
Si rigira verso di me, e mi guarda con i suoi occhi azzurri.
"Tranquilla, ora va meglio"
"Scusa è tutta colpa mia"
Mi porta un dito sulle labbra
"Shh, non è vero"
Fa scendere la mano lungo la mia spalla, poi lungo il braccio, ed infine la mano che mi stringe forte.
"Grazie, punto hai fatto tutto quello che potevi va benissimo"
Gli sorrido mi alzo e vado a prendere qualcosa per medicarlo.
Miracolosamente trovo un po' di acqua ossigenata e dei batuffoli di cotone.
Rientro nella stanza urlando.
"Tataa ora curiamo la buaaa"
"Ecco è impazzita"
"Eddai volevo metterti un po' di buon umore"
Mi siedo sul letto e lui mi scompiglia i capelli con la mano.
Sorrido ed inizio a mettere un po' di disinfettante sul batuffolo.
Mi avvicino ad un abrasione sul gomito e poggio il batuffolo sulla ferita.
"Aaah cazzooo bruciaa"
"Eddai resisti"
"Ma mi fa male ti prego noo"
"Dimitri hai 18 anni! Forza resisti"
Prendo il suo braccio fra le gambe per tenrlo fermo ed inizio a disinfettare le diverse ferite.
Finalmente riesco a finire il braccio, Dimitri aveva urlato come se stesse partorendo.
Inizio con l'addome..
"No Faith quello no...ti prego basta!"
"Si poi quando ti fanno infezione ne riparliamo signorino"
Per tenerlo fermo lo faccio sdraiare sul letto e mi metto a cavalcioni su di lui.
"Oo ora stai fermo"
"Ok...questa posizione mi piace già di più"
Solo ora mi rendo conto della posizione in cui siamo, ma dettagli.
"Vaffanculo, ora fermo e zitto".

"Finitooo"
"Oddio sii"
"Hahaha dai è stato così doloroso?"
"No...è stato anche peggio"
Faccio per togliermi dalla posizione in cui ero ma Dimitri mi prende per i fianchi e ribalta la situazione, ero schiacciata fra il materasso e il corpo caldo di Dimitri.
"Dimitri che cazz.."
"Faith, ispiri sesso in una maniera che non puoi capire"
Mi imbarazzo molto a sentire quella frase.
"Si... peccato che io abbia un fidanzato"
Lo prendo per le spalle e lo sposto delicatamente da me.
Infondo devo dire che mi piaceva molto, o quando uno è un dio greco è un dio greco.
"E io non ispiro sesso?"
"DIMITRI?!"
"No hai ragione io sono il RE del sesso"
"Dimitri e tutto oggi che parliamo solo di sesso, basta sti pensieri"
"Sei tu che gli ispiri tutti dolcezza"
Gli faccio una linguaccia e torno in bagno a mettere a posto le cose.
Sorrido ripensando a quanto mi trovo bene con Dimitri.
Rimetto tutto a posto in fretta non vedendo l'ora di tornare fra le sue dolci braccia.

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