Capitolo 4

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Era tanto tempo che non restavo da sola in casa di notte.

I miei genitori sono morti quando eravamo piccoli e mio fratello Christian mi fa da padre da quando ha diciotto anni.

Ora lui lavora e cerca di mantenerci...ovviamente abbiamo aiuti dalla famiglia della sua fidanzata e dall'orfanotrofio, ma viviamo bene.

Mi rigiravo continuamente non riuscivo a dormire, così mi affacciai alla finestra e iniziai a fumarmi una sigaretta(sì...fumavo anche).

Ad un certo punto suonò il campanello, controllai l'ora.

Mezzanotte e mezza.

Chi è a quest ora dio santissimo?!

Vado ad aprire...e davanti mi trovo Justin!

"Hey Faith"

"Che cazzo vuoi?"

"Ecco volevo scusarmi con te per oggi,non so perché mi sono comportato così,mi dispiace...ti prego posso entrare?"

Merda...che dovevo fare, sembrava davvero dispiaciuto.

"Ok entra"

Le parole uscirono senza neanche accorgermene.

"Vuol dire che mi perdoni?"

"Bhe..."

In quel momento la manica della camicia che usavo per dormire scese scoprendomi il braccio pieno di tagli.

"O mio dio Faith...dimmi che non è vero, dimmi che non sono stato io"

"Bhe se vuoi proprio saperlo sono autolesionista da quando avevo tredici anni."

"Ma perché sei stupenda ti sei vista?"

Non gli risposi, mi buttai sul divano e iniziai un pianto disperato.

"Hey hey che c'è?"

"Mi faccio schifo, non mi vuole nessuno so solo essere un peso per tutti e basta, i tagli fanno stare bene e...mi sento così stupida"

"Faith"

Lo disse con così tanta determinazione che alzai gli occhi

"Sei stupenda, guardati non sei un peso sei una ragazza perfetta e io...io credo di essermi innamorato di te"

Si avvicinò ancora di più al mio corpo, mi prese il volto fra le mani e mi baciò, non lo fermai, mi piaceva incredibilmente.

Le sue mani scendevano e salivano sulla schiena le mie gli accarezzavano i capelli, la sua bocca sapeva di cioccolato dolce e le labbra erano incredibilmente morbide.

Quando ci staccammo lo guardai negli occhi, piangeva!

"Che hai Justin?"

"Oddio quanto ti amo"

Gli sorrisi...poi mi prese entrambi i polsi e li guardò con aria preoccupata, alcuni tagli erano ancora aperti e una delle sue lacrime mi sfiora il braccio sinistro

"Posso baciarti i tagli?"

"Ti prego, ti scongiuro"

"Faccio piano"

Non riuscivo a crederci, mi limitai ad annuire.

Iniziò dal braccio sinistro baciava ogni singolo taglio e ogni volta che le sue labbra toccavano la mia pelle mi sembrava di stare meglio e di sentire meno dolore.

"Li abbatteremo insieme capito? Tutti gli stronzi che ti hanno portato a fare questo...non posso sopportare l'idea che qualcuno tocchi la mia principessa"

Gli buttai le braccia al collo e piansi...ma questa volta per la gioia, ero troppo felice, finalmente stavo bene.

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