Capitolo 20

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#Faith#
Mi sono incantata nel guardarlo, mentre fumava è perfetto.
"Che hai da guardare?"
"N-niente"
Riabbasso lo sguardo, è odioso...io non gli ho fatto niente.
"Alec basta trattarmi così, lo so che non pensi le cose che dici"
Butta la sigaretta per terra e si alza rabbiosamente dal letto puntandomi un dito contro.
"Tu...tu schifosissima puttanella non sai niente di me capito?! Non puoi sapere cosa penso o non penso di te...ok?!"
Mi guardavo le mani senza parlare, mi sembra di tornare al giorno in qui Esteban se ne è andato.
Tutto ad un tratto la mano di Alec sbatte violentemente sulla mia guancia, provocando un bruciore fortissimo.
"Ti ho fatto una domanda!"
"Si..."
"Brava e se tu riprovi a..."
Avevano bussato alla porta.
Mi alzo traballando per aprire la porta.
Mi trovo davanti una guardia, quella delle chiavi.
"Faith Benson? Ha un incontro con la psicologa"
"O-ok"
Mi dirigo fuori dalla porta non prima di aver dato un ultimo sguardo ad Alec.
È seduto sul letto con un espressione triste in volto.
Iniziamo a camminare lungo i corridoi di quel carcere fino ad arrivare davanti ad una porta...
Indovinate che colore? BIANCA!
"Ecco ragazzina"
La guardia si allontana lasciandomi da sola.
Busso tre volte ed una donna sulla quarantina viene ad aprirmi.
"Oh buongiorno Faith, accomodati pure"
Il suo ufficio aveva le pareti color sabbia i mobili e la scrivania erano bianchi.
"Siediti"
Mi indica una sedia bianca davanti alla sua scrivania.
Mi siedo leggermente e la guardo.
"Tu sai perché sei qui con me?"
"No" rispondo fredda, non so perché ma già odio quella donna.
"Bene, allora siamo qui ler aiutarti a controllare l'aggressività perché il tuo crimine è stato..."
"Non sono aggressiva"
"Bhe non mi dire che una persona che si alza la mattina e uccide qualcuno non è aggressiva"
"Era legittima difesa"
"No Faith, quella non era legittima difesa"
"Si invece, non sono un assassina solo perché mi sono difesa, non era mia intenzione"
"Faith non dire bugie"
"Io non dico bugie"
Inizia a ridere, che cazzo ride?!
"Oh...Faith Faith Faith, impara una cosa, gli adulti hanno sempre ragione. Noi abbiamo sempre ragione.
"Voi siete solo un gruppo di deficenti senza spina dorsale"
"Come scusi?"
"SIETE UN BRANCO DI DEFICENTI SENZA UN MINIMO DI SPINA DORSALE!"
mi guarda sconvolta
"Faith Benson le sembra questo il modo di comportarsi?"
"AH VAFFANCULO A VOI E A TUTTE LE VOSTRE REGOLE DEL CAZZO!
NESSUNO DI VOI ERA LÌ NESSUNO DI VOI PUÒ PARLARE O DIRE COSA È SUCCESSO QUEL GIORNO, E IO NON SEGUIRO MAI LE VOSTRE REGOLE DI MERDA E IN QUANTO A LEI SIGNORINA SO TUTTO IO..."
Mi prende violentemente per un braccio e mi trascina lungo il corridoio
"Ora te la insegna il capo la lezione"
Ha un sorrisetto compiaciuto in faccia.
Ma io non ho paura, non ho paura di niente.
"NON MI FATE PAURA!"
"Hahaha vediamo se dirai ancora una cosa del genere dopo che il signor Clark avrà fatto il suo dovere"
"LASCIAMI! LASCIAMI LURIDA TROIA"
#Alec#
Sono seduto sul letto a pensare a Faith, non penso di lei niente di quello che gli ho detto, ma sono deluso delusissimo da lei.
Inizio a piangere, non piango da quando mia sorella è morta quattro anni fa in un incidente stradale.
Odio piangere, mi fa sentire debole, peggio di un bambino.
Sento degli urli provenire dal corridoio.
Apro la porta.
La scena che vedo è a dir poco agghiacciante.
Faith.
Urla alla signorina Smith di lasciarla andare, la mano della psicologa è stretta intorno al piccolo braccio di Faith mentre gli grida di stare zitta.
Capisco immediatamente.
La sta portando dal signor Clark.
Non posso permettere che succeda a Faith.
Esco in corridio anche se sono senza maglietta non me ne frega nulla.
"FAITH FAITH NO!"
Inizio a correre verso di lei.
Gira la testa sentendo il suo nome.
"Alec! Alec fermo non fare niente"
"No,Non ti lascio andare da Clark"
#Faith#
La puttana mi strattona e io cado per terra, ma non si ferma, continua a tirarmi.
Ero nel sogno, il sogno della morte di Esteban.
"ALEC"
"FAITH, NO, NO PRENDETE ME VI PREGO NON LEI"
Appaiono due guardie da dietro che lo afferano per le spalle trattenendolo.
"FAITH! STRONZI DI MERDA LASCIATEMI!"
Non riuscivo ad alzarmi e opponevo troppa resistenza, un uomo mi prende di peso e mi butta sulle sue spalle a mo di sacco.
"Lasciami!"
Inizio a dargli pugni sulla schiena e muovo velocemete le gambe.Niente, non fa una piega.
Prima di sparire in un altro corridoio riesco a vedere il viso di Alec rigato di lacrime, perché piangeva? Il massimo che può farmi è picchiarmi, non capisco.
L'uomo che mi teneva sulle spalle bussa ad una porta in ferro.
Appena vedo il "signor" Clark rimango sconvolta.
Era un ragazzo sui venticinque anni, massimo trenta.
L'uomo che mi aveva sulle spalle mi scaraventa per terra.
Clark si alza dalla sua scrivania e si avvicina lentamente.
Mi mette un dito sotto il mento e mi solleva il viso.
"Oh chi abbiamo qui? Faith Benson...la nuova, neanche due settimane e sei già qui da me?"
Lo guardo schifata, odio quel ragazzo anche se non lo conosco.
"Lasciateci soli"
La psicologa e la guardia escono velocemente dalla stanza chiudendosi rumorosamente la porta alle spalle.
"Oh cucciolina, sei così bella"
"Levami le mani di dosso schifoso"
Apre di più gli occhi, non si aspettava questa risposta.
"Cosa hai detto?"
"Ho detto S-c-h-i-f-o-s-o, non ho paura di te"
Scoppia in una rumorosa risata.
"Ooh dovresti averne invece..."
Mi preme una mano sul collo e stringe la presa, non riesco a respirare.
Mi tira il collo fino a che mi trovo seduta sul pavimento.
Finalmente lascia la presa, inizio a boccheggiare cercando aria.
Voglio parlare, urlare, dirgli che anche se ha fatto questo non avrei avuto paura di lui, mai, ma non riesco a parlare, la voce è come sparita.
Mi da un pugno sullo zigomo, poi me ne da un altro sul naso, inzio a sanguinare dal naso.
Mi butta per terra ed inizia a tirarmi calci in tutto il corpo, mi tira su per la maglietta e porta il mio viso all altezza del suo.
"TU HAI PAURA DI ME CAPITO?!"
non so come ma riesco a parlare.
"NO MAI"
Mi ributta per terra e mi picchia pugni, calci, schiaffi uno dopo l'altro non ce la faccio più.
Potrebbe tranquillamente uccidermi da un momento all'altro.
Si ferma per un po', inizio a tossire, sputo sangue.
Mi trascino fino all'angolo della stanza.
"Dove credi di andare?!"
Mi prende per i capelli e mi strattona verso di lui.
"Ora hai paura?"
Non posso cedere, non ora.
"No..."
Lo sussuro piano, non riuscivo neanche a respirare.
"FATE ENTRARE IL RAGAZZO!"
Mi butta per terra e mi da un altro calcio diretto allo stomaco.
In quel momento entra Alec.
"FAITH CAZZO!"
Si avvicina al mio corpo, e richiude le mie braccia intorno a me.
"Alec..."
"Sono qui,Faith o mio dio...CHE COSA HAI FATTO?! CHE COSA HAI FATTO PEZZO DI MERDA?!"
Lo strattona da me ed inizia a picchiarlo, come aveva fatto con me.
"Alec no!"
Non riesco a parlare, ne a respirare.
Tossisco, poi vomito, qualcosa di rosso.
Sangue,sangue ovunque.
Sfinita poso la testa sul pavimento freddo.
Voglio svenire, smettere di sentire Alec che soffre.
Ma non svengo, chiudo gli occhi, voglio sparire.
Finito il suo lavoro mi butta Alec sul corpo.
È ancora sveglio, mi stringe forte.
"F-faith..."
Inizia a tossire.
"Alec...fa male"
Mi stringe più forte, e sospira.
Non so con quale forza, ma mi metto a piangere.
Ad ogni singhiozzo il mio corpo ha una scarica di dolore.
"No, no non piangere"
Alec prova a consolarmi, ma vedo che anche lui si sta sforzando di non piangere.
Dopo un tempo che mi sembra infinito una guardi mi prende violentemente per un braccio, ma non riesco a stare in piedi.
Così mi prende in braccio.
Il signor Clark si avvicina a al mio viso con le labbra,mi lecca una guancia.
"Ci si vede piccola"
Avrei avuto voglia di sputargli in faccia, ma avevo la bocca secca e ogni mio movimento mi provocava un dolore insostenibile.
Usciamo finalmente da lì.
Alec sta zoppicando vicino a me e mi tiene la mano.
Vedo tutto sfocato ma riesco a capire che tutti i ragazzi del "riformatorio" ci stanno guardando.
Arriviamo finalmente alla nostra stanza e mi buttano sul letto.
"Tu prova un altra volta a toccarla e io giuro che ti uccido!"
È Alec, ora ho capito perché piangeva, da Clark si può anche morire.
"Hey ragazzino vuoi per caso farti un altro giro?"
Alec si ammutolisce, la guardia esce sbattendo la porta.
Alec si precipita verso di me ed inizia ad accarezzarmi i capelli.
Le nostre mani sono unite, e mi danno un senso di leggero sollievo.
"Faith,dovevano prendere me, tu non meriti questo..."
Mi bacia la mano e poi la fronte.
"Alec...tranquillo non è successo nulla"
Provo a sorridere, ma sento dolore a tutta la faccia.
"No Faith è successo, poteva ucciderti capito?! È già successo.
È un miracolo che non l'abbia fatto, perché continuavi a dire che non avevi paura?"
"P-perché è la verità, io non ho paura di loro.Io non l'avrò mai"
"Perché sei così testarda Faith?"
"Ho un carattere di merda lo so"
Sorride e mi da un dolce bacio sulla guancia.
"Ehhm ecco, posso..."
"Cosa Alec"
Sembrava terribilmente imbarazzato.
"Ecco dovrei vedere come ti ha ridotto Clark, ehmm dovrei toglierti la tuta"
Era tutto rosso, anche lui stava malissimo si vedeva, ma restava con me.
"Ok"
Dovevo sapere cosa mi aveva fatto quel bastardo.
Inizia a togliermi lentamente i pantaloni, lo fa con lentezza come se si volesse godere il momento.
Mi sfila la maglietta.
Inizia a guardare stupito il mio corpo.
"F-faith s-sei piena di lividi e tagli".
Inizia a sfiorare ogni livido leggermente con le sue mani asciutte e ruvide.
"Ahia"
Aveva sfiorato un punto sullo stomaco,mi faceva malissimo.
"O mio dio, non ho mai visto nulla di simile.Di solito Clark quando vuole solo picchiare non arriva mai a così tanto"
Mi esamina il collo e rimane senza parole.
"T-ti ha strangolata?"
"Quasi"
"Io lo ammazzo, noi scapperemo via da qui Faith, te lo prometto"
Gli stringo la mano più forte.
"Sai cantare?"
Mi guarda stranito.
"Perché?"
"Cantami qualcosa"
Sorride e si avvicina di più.

When your legs don't work like they used to before
And I can't sweep you off of your feet
Will your mouth still remember the taste of my love
Will your eyes still smile from your cheeks

And darling I will be loving you 'til we're 70
And baby my heart could still fall as hard at 23
And I'm thinking 'bout how
people fall in love in mysterious ways
Maybe just the touch of a hand
Oh me I fall in love with you every single day
And I just wanna tell you I am.
So honey now
Take me into your loving arms
Kiss me under the light of a thousand stars
Place your head on my beating heart
I'm thinking out loud
Maybe we found love right where we are.
Sta cantando Thinking in out loud di Ed Sheeran, una delle mie canzoni preferite.
È bravissimo, ha una voce stupenda.
Chiudo leggermente gli occhi e mi addormento ascoltando quella voce meravigliosa.

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