Capitolo 28

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#Dimitri#
Busso piano alla porta della stanza di Faith, dopo qualche secondo la porta si apre rivelando Alex? Aaron? Bha qualcosa di simile.
"Fammi entrare"
"Che vuoi?"
"Faith"
Fa una finta risata,
"Sognatela...bye bye"
Fa per chiudere la porta ma io metto la mano in mezzo.
"Se non mi fai entrare le dico tutto, non credo le piacerebbe sapere che il suo compagno di stanza è uno st.."
"Zitto...va bene"
Serra la mascella e stringe i pugni ma poi
mi fa spazio ed entro nella stanza avvicinandomi al letto dove sta dormendo.
Mi siedo sul comodino e le prendo la sua mano sinistra fra le mie ed inizio ad accarezzarla.
Mi si affianca Alec entrambi sappiamo che proviamo la stessa cosa per lei.
"Che casino" sussurra piano.
"Già..."
Si siede ai piedi del letto stando attento a non svegliarla.
"Ho paura che questo Justin non voglia il bambino"
"Anchio, non mi è mai piaciuto lui, non so perché"
"Perché è quello che lei ha scelto e continua a scegliere"
Mi dimentico per qualche secondo di respirare, era vero, lo odiavo solo per questo.
Guardo la sua mano candida dentro alla mia, stanno così bene insieme, dovrebbero stare intrecciate per sempre.
"D-Dimitri?"
Una voce sottile e impastata dal sonno mi riscuote dai miei pensieri.
"Si...sono io"
Mi avvicino la sua mano alla bocca lasciandoci sopra un piccolo bacio.
Si tira su seduta con una smorfia di dolore.
"Che hai?" chiede Alec preoccupato
"Sto bene, solo che non vuole stare calmo..."
Si posa una mano sulla pancia leggermente gonfia, però lei era sempre perfetta.
"Senti...io e Dimitri ci chiedevamo se..."
"Parlate senza picchiarvi, wow pensavo non fosse possibile!"
Sorrido mentre continuo a tenere stretta la sua mano.
"Ci chiedevamo se Justin vorrà il bambino"
Ci guarda incredula , come se le avessimo appena offesa.
"Certo! che domande sono? ci amiamo, non sarà un problema"
Guardo Alec negli occhi non era per niente convinto come me.
Capendo che eravamo insicuri prova di nuovo a rassaurarci.
"Fidatevi, lo conosco, è fantastico...sarà il padre migliore del mondo"
Quelle parole mi bucano il cuore, ma sorrido, non posso mostrarmi debole davanti a lei, non in questo momento.
"Certo, ne s-sono sicuro"
Fa un sorriso debole, era ancora molto scossa anche se non voleva farlo vedere.
"Dai riposati ancora un po' vado a sentire se possono convocare Justin"
Le lascio un leggero bacio sulla fronte e lascio la sua mano lentamente.
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#Faith#
Faccio un respiro profondo, e stringo i pugni era passato un mese, il signor Clark non aveva preso bene il bambino e Alec e Dimitri erano stati "convocati" entrambi era convinto che era stato uno dei due e non sapendo chi li aveva picchiati a sangue tutti e due.
Era il momento della verità, fra qualche secondo avrei visto Justin, tremavo all'idea di riabbracciarlo di nuovo e dirgli la buona notizia.
Ormai dopo tre mesi la pancia era visibile e l'avrebbe scoperto da solo anche senza bisogno che glielo dicessi.
"Vai"
Una guardia mi apre la porta e mi spinge dentro alla stanza, i nostri occhi azzurri si incontrano, e non ci capivo più nulla, quanto mi era mancato.
"Piccola.."
"J-justin"
Era sull'orlo delle lacrime come me, era stupendo.
Apre le braccia per abbracciarmi e mi ci butto subito, sentire il suo profumo, la sua voce,le sue braccia e le sue mani che mi accarezzavano la schiena.
Ad un certo punto si fermano di colpo, alzo lo sguardo gli occhi e guardo la sua espressione interrogativa in volto.
Si stacca per osservarmi il corpo, e capisce subito.
"F-faith...c-cosa?.."
"Si Justin.."
"s-sei...i-incinta?"
Lo guardo negli occhi, erano arrossati sembrava sull'orlo di una crisi di nervi.
"È tuo"
I suoi occhi si spalancano ancora di più, cosa aveva pensato?!
"COSA?!"
"Sì, d-di chi pensavi che fosse?"
"No..."
Si allontana sempre di più da me.
"Justin..va tutto bene, nascera quì ma poi lo cresceremo insiem.."
"NO! NO CAZZO"
Rimango spiazzata dal suo tono ma soprattutto dalle sue parole.
"Justin...c-cosa?"
Si passa nervosamente una mano fra i capelli.
"Io...non sono pronto, non...oddio Faith ti prego non mi guardare così.."
Piangevo, non lo voleva ecco cosa, non lo voleva.
"Non piangere..."
"NON PIANGERE?! COME FACCIO? MI HAI APPENA DETTO CHE NON VUOI IL BAMBINO CHE VUOI LASCIARMI, CHE VUOI LASCIARMI SOLA VERO?!"
"È che..." fa un sospiro "...non posso davvero, sono troppo giovane non...lo voglio"
Rimango imbambolata non riesco a dire una parola.
Guarda in alto e si morde il labbro per non scoppiare a piangere.
"Mi dispiace... Addio Faith"
Si avvicina e mi lascia un bacio sulla fronte, io non riesco a muovermi non riesco a reagire, lui mi guarda ed esce dalla porta stringendo i pugni.
E in quel momento cado sulle ginocchia e mi accascio sul pavimento ed inizio a piangere, credo di non aver mai pianto così tanto, non riesco a respirare fra un singhiozzo e l'altro.
Mi accarezzo la pancia e sussurro fra un singhiozzo e l'altro "Mi dispiace" al bambino, perché non ero riuscita a fargli avere suo padre.
#Dimitri#
Sono fuori in corridoio con la testa nelle mani da un tempo che a me sembravano ore, davanti a me Alec credo con lo stesso pensiero.
"cosa pensi che succeda?"
sussurra.
Alzo lentamente la testa, e osservo la porta preoccupato...era passato troppo tempo.
"Non lo so...ma è passato troppo tempo"
Mi alzo dal freddo e duro pavimento e mi avvio verso la porta.
"Cosa credi di fare?"
"Vado a vedere cosa succede, non mi interessa cosa vedrò"
L'idea di Faith che fa l'amore con quello la mi fa salire i nervi.
"M-ma non puoi..."
"Cosa me ne frega"
Detto questo abbasso la maniglia ed entro nella stanza, la scena è agghiaciante.
Era per terra con le ginocchia al petto che piangeva disperata, non avevo mai sentito nessuno piangere così sembrava non riuscisse a respirare.
"FAITH!"
Mi avvicino al suo piccolo corpo e la prendo fra le braccia.
"NO NO LASCIAMI NO IO LO RIVOGLIO PERCHÈ?"
Urla continuando un pianto disperato e provando a divincolarsi fra le mie braccia ma io la tenevo stretta, stava avendo un attacco di panico e io avevo capito tutto, avevo capito il perché...quel pezzo di merda.
"Faith? Da quanto è uscito?"
Si limita ad abbassare la testa singhiozzando, non avrei mai ricevuto parole da lei, così decido di lasciarla qualche minuto per andare da quel pezzo di merda esco dalla porta opposta della stanza ed esco nel corridoio.
Inizio a correre lungo quell'infinito corridoio e dopo un po' lo vedo, avevo troppa voglia di ucciderlo con le mie stesse mani.
Mi avvicino velocemente a lui e lo prendo per la maglietta.
"Ma cos...?"
"BRUTTO PEZZO DI MERDA COSA CAZZO LE HAI FATTO?!"
Lo sbatto contro la parete e gli tiro un pugno in pieno viso, non sopportavo la sua vista di merda.
Si tocca il naso sanguinante e alza lo sguardo.
"COSA CAZZO VUOI TU BIONDINO OSSIGENATO DI MERDA?!"
Basta era troppo, lo sbatto molto più violentemente di prima contro la parete.
"COSA TI È SALTATO IN QUELLA TESTA DI MERDA?! NON CE LA FARÀ A SUPERARE ANCHE QUESTA E TU NON LO CAPISCI CAZZO"
"Fatti i cazzi tuoi chiaro? Non voglio un marmocchio fra i piedi"
Lo lascio, non ce la facevo più l'avrei ucciso se avessi continuato così.
"Io ti ucciderò un giorno...per averle fatto questo"
Mi giro e torno indientro velocemente per tornare da Faith.
Rientro nella stanza e trovo Faith completamente senza sensi sul pavimento.
"O merda..."
Mi avvicino a lei e prendo il suo corpo di nuovo fra le mie braccia.
"Faith?...Faith? mi senti?.... Faith..ti prego. ."
Nessun segno di vita.
Inizio a piangere istericamente non ce la facevo più.
La prendo in braccio ed esco dalla stanza, Alec era andato via e il corrdoio sembrava deserto.
"AIUTO! QUALCUNO LA AIUTI VI PREGO"
Continuavo a urlare aiuto mentre tenevo quel fragile corpo nelle mie braccia, avevo paura non sapevo cosa fare.
"Faith...ti prego non mi lasciare"
Sussurro fra le lacrime mentre mi faccio forza e continuo a camminare per quegli infiniti corridoi.

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