Rio De Janeiro
[Gearing Up, Lorne Balfe]Occhi fissi sul bersaglio, arma pronta e piano di riserva, c'era tutto ma mancava lo stesso qualcosa. Barnes si nascondeva in una favela, al suo interno dentro di essa non c'era nulla, solo una brandina e un piccolo frigorifero che lui aveva riempito con delle confezioni di birre, ormai sue amiche fidate, se gli avessero chiesto come combatteva la sua tristezza e la sua depressione, lui avrebbe risposto alzando una di quelle bottiglie di vetro, sono stati due giorni infernali dove ha dovuto rincorrere, per modo di dire, il caro amico di Zemo, Ivan Vanko. Fermare un colpo, come quello che poteva commettere un mafioso russo era abbastanza facile, il tutto prevedeva solo la sua cattura, il suo arresto e il blocco del traffico d'armi ma, come detto prima, se questo piano era basato su tante informazioni che lui aveva raccolto nel corso di quei due giorni che era lì, lo stesso gli mancava qualcosa che lui ancora non sapeva.
Si tolse il binocolo da sopra i suoi occhi e lo poggiò sul suo tavolo, dove su di esso c'era anche un computer ed altri aggeggi per decifrare il segnale e l'audio, per ora sia Vanko che il capo del cartello brasiliano parlavano di altri affari, come la vendita delle sigarette nel paese, faccende che la polizia locale avrebbe potuto risolvere senza l'intervento di forze speciali come la CIA, ma se lui era lì, c'era un motivo abbastanza preciso. Un motivo tanto preciso quanto grande, che agli occhi della spia ancora sfuggiva ma che, a tempo debito, avrebbe scoperto. Il russo e il brasiliano, presto si allontanarono da quella piazza senza dare nessun sospetto ai presenti in essa ma di sicuro, con qualche piano che avrebbero dovuto effettuare prima o poi, più poi che prima. Lui si concesse del riposo, sapendo che da quel momento in poi, i due si sarebbero diretti al loro hotel, dove sarebbero rimasti fino a tarda sera per poi andare in uno dei club situati nella parte ricca della città.
Sedendosi su quella brandina, con le mani vuote e senza il suo binocolo, non pensò a come doveva agire se sarebbe andato proprio di fronte ai due anzi, ripensò solo all'incontro con quel bambino avvenuto solo due giorni prima, prima di partire, prima di andarsene per l'ennesima volta da lui, dalla sua mamma, dalla loro vita e da quella che lui aveva sempre voluto, in fondo al suo cuore, lui voleva solo tranquillità, voleva solo una vita semplice. Come quella che lui aveva prima, una casa dove costruire dei ricordi, una casa che non aveva bisogno di essere per forza grande, per lui era perfetta anche una di quelle piccole, che erano in campagna in mezzo alla natura, insieme agli animali, piccola ma che avrebbe raccolto tanti, grandi ricordi che si, lui non aveva coltivato dal primo momento, ma che avrebbe imparato a coltivare.
Era inutile che le altre persone gli dicessero di aver commesso un grosso sbaglio, di aver commesso un errore che non poteva ripararsi ne ora ne mai, lo sapeva già, era un piccolo chiodo fisso nella testa che continuava ad essere martellato nel muro della sua mente, ormai chiusa e ferma al ricordo di lei che dormiva nel suo letto, tranquilla e senza problemi. Avrebbe dato milioni, tutto quello che possedeva di valore, solo per riaverla nelle sue braccia, solo per sentire il profumo e l'odore dei suoi capelli, solo per accarezzare la sua pelle, solo per sentirle pronunciare il suo nome, che fosse per una semplice chiamata o per altro, avrebbe sfidato la morte solo per poter risentire il sapore delle sue labbra e il suono dei suoi gemiti, sentirla fragile sotto al suo tocco per colpa della loro unione e poi ricomporla, pezzo dopo pezzo.
"Tu non lo sai... ma mi manchi un botto"
La verità era che quella donna gli aveva cambiato la vita, una cosa che lui non aveva mai provato ed era per questo, forse, che lui era troppo spaventato, tanto da allontanarsi da lei che se fosse stata lì con lui, di sicuro avrebbe trovato altre scuse per evitarlo ma poi, in fondo, non sarebbe successo nulla di tutto questo, non l'avrebbe evitato. Lui non si ricordava cos'era l'amore, non sapeva cosa si provava, non credeva che potesse esistere l'anima gemella, forse l'unico tipo di amore che ha provato è stato solo quello materno, quello che ti guida per un po' e che poi ti lascia proseguire la tua strada in autonomia ma mai solo e poi, a prescindere da che tipo di amore fosse, per lui era tutto nuovo.
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Protect Us
FanfictionSEQUEL DI: "I have to protect the one thing that I can't live without, you" [Winterwitch One Shots] Sei anni dopo l'incontro di Wanda e Bucky, le cose sono cambiate. Lui continua con le sue missioni, è ancora lo stesso agente spietato che non si fa...