XI

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Unknow
[Umbrella, 2WEI]

Quando la mora dai capelli ricci si confessò con la nuova amica che aveva conosciuto, ella rimase più che sconvolta, ci rimase davvero così tanto che non seppe trovare le parole giuste per poterla confortare o semplicemente animarla.

Ma dopotutto parole giuste non c'erano.

La storia di Michelle Jones era iniziata solamente quattordici anni prima, adesso aveva l'età di 24 anni, un'età dove avrebbe potuto fare di tutto, dove avrebbe potuto sognare di tutto. Ma i suoi sogni sono diventati incubi... aveva solo dieci anni quando suo padre era andato via dalla sua vita e da quella di sua madre, inutile dire che una bambina piccola come lei, all'epoca, c'era rimasta più che male, suo padre era il suo eroe ed a distanza di 14 anni ancora non sapeva spiegarsi perché questa sua fuga improvvisa.

Quando poi divenne più grande, a diciassette anni non si preoccupò più della sua assenza nella sua vita, ormai era quasi maggiorenne, non aveva molti amici ma trovava la via d'uscita da questo mondo per lei orribile nei libri, nei mille libri che forse erano ancora messi in ordine, come piaceva a lei, nella sua stanza di quella casa. Adesso saranno stati pieni di polvere, con le pagine tutte ingiallite e vecchie, senza che nessuno potesse aprirli e potesse leggerli con passione come faceva lei.

Beh... qualcuno c'era che li aveva letti con lei, che li leggeva ancora.

"Allora? Il tuo quanto c'ha?"

La voce di Natasha la fece distrarre, quasi la riportò alla realtà... ma no, quella non era realtà, quella che viveva da sette anni non era un realtà che si aspettava da sempre, non quando aveva dei sogni e dei desideri da portare avanti.

"Dici Thomas?" chiese lei

"Si... si, parlo di Thomas"

"Lui ha sei anni, li ha compiuti la scorsa domenica"

"Oh... allora lui ed Ethan andranno molto d'accordo, hanno la stessa età" disse Natasha girandosi verso i bambini che erano seduti l'uno di fronte all'altro

"No... non credo, Ethan sembra molto sulle sue"

"Si, può darsi... ma non è il mio"

"Che intendi dire che non è il tuo?"

La domanda di Michelle per quanto solo curiosa potesse sembrare, in realtà in cuor suo si presentava in maniera del tutto diversa, diversa da una semplice domanda, come se fosse... in realtà non sapeva che cosa poteva essere, che cosa poteva sembrare. Michelle era chiusa da sette anni in quel posto, ormai non sapeva più niente, né dei suoi amici, né della sua famiglia, non sapeva niente di niente. Forse, di tanto in tanto, poteva sembrare che quel vuoto potesse essere riempito dalla figura di Thomas, ma quel piccolino altro non faceva che farle salire i sensi di colpa ancora di più.

"Credo che sia una storia più lunga del previsto... la mia migliore amica ha conosciuto un agente della CIA sei anni fa, l'ha salvata dopo che dei terroristi volevano da lei qualcosa che suo fratello le aveva dato in eredità..."

"CIA hai detto?"

"Si, così mi ha riferito... è stata salvata poi, da Jaems, questo agente... ma per sei anni lui non si è fatto sentire, adesso credo che siano subentrati altri... che volevano lei, ma che hanno avuto me e non credo che mi risparmieranno facilmente"

"No... no... non lo faranno affatto" disse lei con un leggero fiatone

"Va tutto bene?"

"Si, si, si... va tutto bene, ero solo sorpresa, insomma sei anni sono tanti... sono tanti specie per poter recuperare un rapporto come quello fra un padre ed un figlio, insomma credo che lui non l'abbia mai voluto, giusto?"

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