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New York

"E come l'hai conosciuto?"

La domanda di Wanda, per Clint, era come una vera e propria sentenza, un giudizio a corte, lo era specie dal momento che uno dei suoi amici, le aveva nascosto la verità. Ma dal primo momento, non voleva prendersela con lui, magari quel che ha fatto è stato compiuto in buona fede, senza nessun doppio fine, però Wanda aveva lo stesso bisogno di spiegazioni, di capire e, perché no, anche di farsi aiutare.

L'uomo che stava di fronte a lei, aveva tutta l'aria di chi aveva appena ricevuto la notizia più brutta della sua vita, come se solo ricordando questo, tutto ciò che era successo in quel momento venisse a galla di nuovo. E chissà cos'era, chissà cos'era successo... subito dopo si girò, ma neanche in quel momento fu capace di poter parlare, di potersi confidare, di poter lasciare andare quel peso che aveva sul cuore.

Clint aveva dei segreti e Wanda, seppur uno di quelli la riguardava, voleva solo aiutarlo. Lui si sedette, piegò indietro la testa facendo un sospiro frustrato e poi poggiò i gomiti sulla scrivania cercando di iniziare quel discorso, evitando completamente lo sguardo di Wanda. Ma se lei capiva perfettamente lui, anche Clint non era da meno... era tutta colpa sua da un lato, non credeva di meritarsi la sua fiducia da questo momento in poi, ma l'aveva protetta, l'aveva accolta e l'aveva anche voluta bene.

"A quei tempi, l'Intelligence e la CIA erano in simbiosi, lavoravano agli stessi casi, alle stesse storie ed ai stessi criminali... quando ho conosciuto Barnes lui aveva solo vent'anni, era un ragazzino ma ci sapeva fare..."

Quando fece accenno alla spia, che lei aveva incontrato di nuovo, neanche una settimana fa, non seppe capire perfettamente come sentirsi davvero, non seppe capire che cosa stava succedendo dentro di sé in quel momento e poteva essere anche il semplice e solito effetto che accade quando qualcun altro nomina il nome della persona che ti piace. Ma non era esattamente questo, anche perché davvero succedeva così?

Succedeva così quando i due erano sempre insieme, quando i due uscivano insieme, quando i due si amavano davvero senza che tuto il resto del mondo li ostacolasse... lei e James, non erano quei due ipotetici fidanzati, non lo sarebbero mai stati. E questo faceva male, faceva male se veniva detto da lei e faceva male se sentito da lui.

"...non ho mai saputo niente del suo passato, non ho mai saputo niente della sua vita, della sua famiglia e lui mai ha voluto dirmi qualcosa, e da un lato lo ammiro, non aveva debolezze o forse devo dire, non ha debolezze, non si è fatto scalfire da niente e da nessuno... avrà vissuto qualcosa di così tragico che neanche la verità più profonda gli fa male"

Fino a quel momento Wanda non seppe distinguere che piega aveva il discorso di Clint, se una chiave difensiva oppure un semplice chiarimento, ma quando proprio lui fece quella considerazione, in un angolo remoto della sua testa, si fece spazio quella confessione che lui le fece sei anni prima, la sera prima del colpo di stato di Zemo a Sarajevo. Lei sapeva quel che di tragico lui aveva vissuto, lei sapeva perfettamente tutto, ma aveva deciso di accantonarlo e di buttarlo nell'archivio dei suoi ricordi con James Barnes.

"Lavoravo con lui al caso di quel terrorista, Heinrich Zemo... e lo so che stai per chiederti, forse sono qui per mano sua, perché sono quello che deve controllarti e fargli sapere ogni minimo spostamento che fai... ma non è così"

"E allora perché sei qui?"

"Mi serviva una nuova vita, mi serviva aria nuova... quella di casa non posso più respirarla"

"Che intendi dire?"

Alla domanda che Wanda gli fece, lui divenne ancora più triste di come già non lo era, i suoi occhi si scurirono e il volto assunse un'espressione più che triste, con la mascella serrata ed i pugni stretti ai braccioli della sua sedia girevole. Si vedeva chiaramente come l'argomento gli pesava tantissimo, sia da affrontare, sia per poterne parlare tranquillamente come se nulla fosse successo, ma era difficile per chiunque.. era difficile quando sai che l'unica chiave che può permetterti di uscire, è la stessa che ti ha rinchiuso in quella prigione.

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