XLVI

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"Dovresti vederla, è una città stupenda..."

"Non posso confermarlo perché non sono lì con te, ma per come ho studiato la storia lo immagino... io non posso proprio muovermi"

"Andiamo Clint! Quando questa storia sarà finita vedrai che possiamo fare un viaggio tutti quanti insieme!"

"Si, una carovana di pazzi in Italia... non la vedo molto bene"

"Ma guarda che non è male! Come procede lì? Va tutto bene con il resto dei ragazzi?"

"Oh benissimo! Sono diventato un babysitter!" disse Clint dallo schermo mostrando un bambino di una carnagione non molto scura che giocava con delle sagome di legno

"Lo sei sempre stato"

"Posso confermare... è il migliore di tutti! Thomas lo chiama nonno Clint"

"Nonno Clint?" chiese Wanda con una faccia che la mostrava davvero felice, quasi come se stesse per scoppiare a ridere

"Doveva rimanere fra di noi, non è giusto Parker... adesso l'avrà sentito anche quello stupido di Barnes"

"Mi ha chiamato stupido?"

"Guarda che ti ha sentito" disse Wanda che aveva James proprio al suo fianco

"Non me ne frega!"

"Io so cucinare Clint! Non brucio una cucina come hai fatto tu!"

"Questi sono segreti e dovevano rimanere tali, perché d'improvviso mi state sputtanando?"

"Io non ti sto sputtanando... sto solo dicendo la verità!"

"D'accordo, d'accordo! Finirete col tirarvi a capelli quando vi vedrete di persona" disse Wanda

"Ho ragione io, non puoi darmi torto"

"Si, va bene, adesso va... delle volte impazzisce, comprendilo"

"Va tutto bene fra di voi?"

"Fra di noi? Meravigliosamente!"

"Qualcosa non va?"

"No, va tutto benissimo... solo che..."

'Wanda... sei come una figlia per me, sai che puoi dirmi tutto"

La verità faceva male due volte, quando dovevi dirla e quando la ricevevi, sapeva di potersi fidare di Clint era solo ancora troppo dai suoi pensieri che la tenevano prigioniera. Non riusciva a liberarsene, anche se non era niente, anche se era poco, per lei sembrava una tragedia dover rivelare quel piccolo segreto che aveva ancora nascosto da James.

"Lo so... possiamo... possiamo fare che te ne parlo quando sono pronta?"

"Okay, d'accordo... non preoccuparti"

"Va bene... grazie, adesso chiudo che James è trepidante quanto me nel dover visitare questa città"

"Non farlo stancare troppo"

"Non credo che si stancherà facilmente"

Chiuse la videochiamata e mise il cellulare nella sua borsa, si girò guardando la bellissima fontana con un obelisco al centro che si ergeva di fronte a quello che era il Pantheon. I due, continuando il loro viaggio, presero due biglietti con destinazione la capitale italiana lo stesso giorno in cui le disse che sarebbero andati lì.

Avrebbero potuto visitare molto di più in quella città, ad essere eterna lo era davvero ma non si poteva dire lo stesso del tempo che serviva per poterla visitare da cima a fondo. James l'aspettava con il suo outfit da copertura vicino alla fontana, una camicia di lino bianco e dei pantaloncini color cachi, scarpe nere ai piedi e occhiali da sole firmate.

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