Indiana, Shelbyville
[Into your Arms, Ava Max]Ricordava il freddo, l'acqua salata che le provocava i brividi, il bagnato dei suoi capelli sul viso e poi, una volta aperti gli occhi, il suo viso rassicurante. Le labbra che erano secche, una volta che ci passò la lingua sopra, le sentì di un sapore diverso, di un sapore buono, vivo, dolce. Il sapore più buono che aveva mai assaggiato e che si era dimenticata di aver provato.
Scene sparse della notte le percorrevano la mente come fotografie, il rumore dell'elicottero che era venuto a salvarli, l'odore di alcool nell'ala medica della base, il suono dei suoi battiti sul monitor ed infine il fastidio delle coperte quando qualcuno ci sedeva sopra. Provò ad aprire le palpebre, ma quelle sembravano essere troppo pesanti, non quanto il suo corpo, almeno quello si era mosso senza accorgersene durante la notte.
Mosse la testa di poco sul cuscino e percepì che non era quello del suo lettino ospedaliero, era diverso, di casa, di una semplice stanza da letto. Ormai i sogni non erano più la scenografia dietro I suoi occhi e quindi le sue palpebre si limitavano solo a scurirsi se qualcuno le fosse passato davanti oppure era messo di fronte alla luce.
Ma chi era quel qualcuno?
Il fastidio delle coperte che si spostarono ci fu di nuovo, qualcuno si era seduto al suo fianco sul quel letto che non era suo e poi quella figura continuò ad oscurarle la vista sopra gli occhi avvicinandosi, non poteva muoversi ed aveva un leggero timore, ma quando qualcosa si poggiò sulla sua fronte, riconobbe l'odore... era l'odore delle sue labbra.
Delle labbra di James.
Che così forte le permise di aprire le palpebre.
"Ciao..." disse lui e lei provò a fare un cenno
"... non ti chiedo come stai... lo sappiamo bene entrambi"
"Già..."
Lei si mosse di poco, ma dovette fermarsi, un dolore lancinante al fianco si propagò per quasi tutta la metà del suo corpo, non permettendo che si girasse del tutto e la smorfia che comparve sul suo viso fu la prova anche per James. Lui si avvicinò e cauto la aiutò...
"Che cosa è successo?" chiese lei
"Sei stata rinchiusa in una cella per una settimana, Vision ed io eravamo arrivati ad una sorta di patto... ma non è andata così, non quando Zemo ti aveva già con sé... stava per ucciderti"
"Io sono già morta..."
"No, non dirlo... so che non sono proprio la persona adatta in questo momento a dirti questo, ma non dirlo"
"Allora cosa devo pensare? Mi ha usata, rapita, consumata fino all'ultimo dei miei sforzi e tutto questo... solo perché altrimenti avrebbe ucciso Ethan, come se io non l'avessi già ferito"
"Wanda, Wanda ehi... ehi, non è colpa tua... non è colpa tua!"
Si mosse ancora di più velocemente e quando la vide tremare, era così vicino a lei che non seppe fare altro se non mantenerle il viso e guardarla negli occhi, occhi che non mentivano, che non dicevano bugie in fondo, quelli erano lo specchio della sua anima.
"Avrei dovuto ascoltarti, mi sarei dovuta fidare di te, tu avevi ragione su di lui ed io non ti ho ascoltato, sono pessima James, pessima... sono la madre peggiore di questo mondo, avrai paura di stare con me perché non mi fido di te, sono..." disse lei piangendo
"Tu sei Wanda Maximoff, la persona più pura e forte che io abbia mai conosciuto, la donna più coraggiosa che io abbia mai visto e la madre migliore al mondo... una come te vale molto più dell'oro, nessuno riesce a comprarti, persuaderti, convincerti ed amarti, più di quanto tu non lo faccia con te stessa... neanche io, che non ci sono riuscito per niente... ma non puoi perdere le staffe anche tu, non devi"
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Protect Us
Hayran KurguSEQUEL DI: "I have to protect the one thing that I can't live without, you" [Winterwitch One Shots] Sei anni dopo l'incontro di Wanda e Bucky, le cose sono cambiate. Lui continua con le sue missioni, è ancora lo stesso agente spietato che non si fa...