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Ci sono cose che, vuoi o no, definiscono la tua vita per sempre e forse, quelle non sai neanche cosa sono ma la verità è solo una. Ogni cosa che ti succede nella vita è successa per farti raggiungere un obbiettivo, per farti trovare esattamente dove sei in quel momento.

La perdita dei genitori, l'adolescenza mancata, il suo reclutamento e le continue missioni, il primo incontro con Wanda, l'addio che li aveva divisi per sei anni e poi di nuovo qui, insieme.

Ogni singolo giorno, ogni singolo momento era servito per farlo arrivare qui, a questo preciso istante.

Quando la dottoressa Foster azzardò quella proposta, lui non si accorse neanche di essere diventato pallido ma lo sguardo che poi gli rivolse Wanda, fu un sollievo che in quel momento gli sarebbe servito, come ad una persona che si è persa nel deserto e cerca acqua da giorni.

Posizionò il rivelatore prima al di sopra dell'addome e dopo direttamente su di esso, muovendolo piano e quando cercò la posizione giusta, la stanza dove erano accolto si riempì solo di quel rumore.

Era come un tamburo, uno che viene suonato ripetutamente ma che andava anche a sfumare, però ad ogni modo solo sentendo quello, lui quasi si riprese, quasi tornò a vivere. Wanda continuava a guardare lo schermo vedendo come la parte del cuore continuava ad alzarsi ed abbassarsi, continuava a battere e lui, invece, si poteva dire che stava facendo la medesima cosa, peccato che era troppo preso a contemplare questo miracolo che non si accorse quando finì.

"È un cuore che batte molto veloce, ma ci sta... siete molto sorpresi?" chiese la dottoressa Foster e Wanda non ebbe tempo risponde che James subito l'anticipò.

"Si, molto"

"L'ho vista, ma non volevo interrompere il bel momento... dovrebbe essere preparato dato che è il suo secondo figlio"

Diciamo di no, okay? Ma questo lo sapevano solo tutti e due. Wanda, dopo, si alzò dal lettino e si sistemò mentre James l'aspettava e Jane si dirigeva al suo bancone per scrivergli la ricetta medica, con lo sguardo attento e con una strana sensazione nel cuore lui continuò a guardare tutti i movimenti di Wanda, come era sicura, come era già pronta, diversamente da lui che... non sapeva neanche cosa fare e come farlo, dopo di quello la dottoressa Jane si avvicinò a lui, dandogli un foglio bianco e quella che doveva essere una fotografia in bianco e nero.

Però appena il suo sguardo cadde su di quella, notò che non era una semplice fotografia in bianco e nero quella che gli era stata data, la guardò bene, toccandola con la punta delle dita fino a quando Wanda gli si avvicinò e prese la sua mano, lei guardandolo era come se gli chiedesse se era tutto a posto e lo era, peccato che quella pace, ancora una volta, sarebbe durata poco, temporaneamente.

"La ricetta ce l'ha lei e, come credo già tu sappia, evita di fare troppi movimenti... il bambino è ancora troppo piccolo ma è meglio non correre rischi"

"D'accordo... grazie per la sua disponibilità dottoressa Foster"

"Di nulla, davvero... certo preferirei che passaste qui ogni mese, siete molto carini, però a quanto ho capito sembrate pronti per viaggiare il mondo"

"Più o meno... ma stia tranquilla, farò del mio meglio per mantenerla al sicuro" disse James e con un solo movimento prese Wanda dai fianchi e l'avvicinò a lui

"Ne sono certa, anche io quando ero incinta il mio ragazzo Thor era iperprotettivo, quindi capisco la situazione"

"Posso solo immaginare" disse lui con un sorriso

Detto questo, la coppietta uscì dalla stanza medica e percorse il corridoio da dove erano entrati, salutando la ragazza che li aveva accolti e notando come Kamala, la ragazzina che era andata dal dentista quello stesso giorno, era ancora seduta e dolorante insieme a sua madre ed al suo migliore amico Bruno. Una volta saliti in macchina, il silenzio fece da capo nell'abitacolo della macchina, accompagnato dal leggero suono della radio accesa e James guidò fino ad arrivare alla stessa farmacia dove Wanda comprò il test.