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Le prime luci dell'alba si accendevano sulla capitale italiana, diversamente dalle ore del giorno precedente, dalla finestra che dava sul balcone tirava una brezza leggera che accarezzava le loro gambe e le loro braccia lasciate scoperte dalle lenzuola.

Anche questa notte, James dormì come un sasso, come ogni volta che era con Wanda che giurò di averlo sentito un po' russare, lei continuò a girarsi nel letto durante le ore di buio perché presa dal caldo mentre lui cadde proprio come una pera cotta, così tanto che neanche le cannonate l'avrebbero svegliato.

Ed infatti, non saranno state neanche le sei del mattino e diversamente da lei che il sonno l'aveva ormai perso, lui continuò a dormire proprio come un angioletto... no vi prego, smettetela che questa scena sembra essere già troppo dolce, peggio della Nutella.

Approfittando che lui fosse abbracciato a lei, con un braccio che le avvolgeva la pancia e con la testa poggiata sul seno, gli prese ad accarezzare i capelli intrecciando le sue dita in essi e notando come, di natura, fossero un po' ricci, quindi si divertì ad attorcigliarli. Fino a che, dopo qualche minuto, si tolse bruscamente il suo braccio di dosso e corse in bagno gettando via, nel water, quello che aveva mangiato il giorno prima.

Con le ginocchia appoggiate al pavimento e con una mano poggiata al muro, dopo aver finito la sua tosse riempì il silenzio di entrambe le stanze, quella del bagno e quella della camera, fino a che non si poggiò con le spalle al vetro che divideva la doccia col resto del bagno e la porta di esso, subito dopo, si aprì rivelando la figura di James.

"Tutto bene?"

"Nausea mattutina... avrei dovuto lavarmi i denti ieri sera ma non l'ho fatto"

"Avevi altro a cui pensare... stai bene adesso?"

"Si, solo un retrogusto schifoso di carbonara"

"Non hai detto questo quando l'hai mangiata ieri"

"Lo so... ci sono dei biscotti secchi e dei sali di ferro, me li prendi per favore?"

"Nella borsa?"

"Si, nella tasca davanti"

Tornato un minuto in camera, nonostante sapeva che nella borsa di una donna c'era di tutto, miracolosamente trovò quello che gli aveva cercato in poco tempo per poi tornare subito da lei, che con una mano si teneva i capelli mentre con l'altro braccio cercava di alzarsi, ma finiva solo che la sua mano scivolava sul pavimento anche quello di marmo.

"Vieni, andiamo un po' fuori..."

"È per il ferro basso"

"Gravidanza e pressione bassa con te... non vanno proprio d'accordo"

Lei rise e James si mise il suo braccio attorno al collo, in modo che potessero camminare con l'andatura del passo uguale, arrivarono fino al loro terrazzino che aveva delle balaustre di ferro nero ed un tavolino con sedie dello stesso colore e materiale.

Messo nell'angolo, James tirò una sedia che aveva le spalle all'ombra e trascinò sulle sue ginocchia Wanda che iniziò a respirare un po' meglio.

"Dovremmo fare un controllo"

"Per cosa?"

"Per il bambino, ovvio"

"Shuri ha analizzato le urine, non serve"

"Certo che serve"

"Le ha analizzate quando ero con lei"

"Quasi dieci giorni fa, mi hai detto che sono quasi cinque settimane e quindi, ha quanto ne capisco di queste cose, già sei al secondo mese di gestazione"

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