Capitolo 15

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POV ROSS
Seguo Gemma fino in camera sue e la vedo lanciarsi sul letto: la stanza è maleddettamente in disordine e penso che la mia amica abbia davvero combattuto con le coperte stanotte. La lascio qualche minuto sola e scendo in cucina a prendere due cucchiaini. La raggiungo e la trovo seduta a gambe incrociate con le spalle appoggiate alla tastiera. Mi siedo accanto a lei e apro la confezione del gelato.
"È tutto umo schifo" dice affondando il cucchiaino.
"Già" concordo.
"Come sta Harry?"
"Sei incredibile" le dico.
"Perché?"
"Dopo quello che è successo ieri sera vuoi sapere come sta?"
"Si. Spero che stia bene così avrò più gusto nel fargli male" mi dice mentre una lacrima le riga il viso.
"Giusto" concordo ancora prendendo una cucchiaiata di gelato.
"Allora come sta?"
"Abbastanza da schifo." Non so se prendere o no l'argomento Harey. "Tu come stai?"
"Abbastanza da schifo"
Prima che possa rispondere mi si getta tra le braccia e scoppia in lacrime. Le accarezzo la schiena mentre lei ha il viso appoggiato nell'incavo del mio collo e dopp una buona mezz'ora si stacca tirando su con il naso.
"Sai qual è la cosa peggiore?"
"È che io ci tengo ancora"
"Lo so. Non ci staresti così male se non fosse così. Vuoi sapere che è successo ieri?"
Annuisce asciugandosi le lacrime con il dorso della mano.
"Quando noi siamo uscite quella Shaila si è avvicinata a loro e li ha invitati a giocare a chi beveva più vodka. Liam e Zayn hanno rifiutato perché dovevano guidare e Harry ha accettato. Alle feste non sa controllarsi. Ad ogni modo dopo aver bevuto 22 bicchierini era completamente ubriaco e quella lì gli si è fiondata addosso approfittandone e poi è successo quello che sai anche tu. Tornati a casa, io e Liam lo abbiamo messo a letto e stamattina aveva gli occhi rossi, come se avesse pianto. Sembrava davvero giù e mi ha detto che voleva riconquistarti e fare le cose sul serio."
Contrariamente a quanto pensavo, Gemma si limita a tirare un sospiro e mi guarda.
"Così sei rimasta da sola con Liam tutta la sera?"
"Già. Ma non è successo niente!"
"Sicura?" Mi guarda e mi sento come se fossi io quella a dover essere consolata.
"Si. Abbiamo dormito abbracciati" sussurro.
"Cosa?" Si alza in piedi scattando "e questo lo chiami niente?"
"Si. Perché ha iniziato a giarmi la testa e lui mi ha voluto tenere vicina"
"E stamattina?"
"Mi sono svegliata ancora avvinghiata a lui ma mi sono staccata e quando stavo facendo il caffè mi ha dato una serie di baci sul collo"
"Uau, interessante"
"L'ho allontabato e l'ho trattato male e abbiamo litigato e mi ha dato della puttana"
"Cosa?" Chiede Gemma risiedendosi.
"Si, gli ho detto che la notte non aveva cambiato niente e che noi non siamo niente"
"E lo pensi davvero" dice ributtandosi sul letto a pancia in giù.
"Non so più niente ma non siamo qui oer parlare di me"
"Non iniziare Ross. Torturare te è l'unico modo che ho per non crollare."
"E allora vai" le do il via libera.
"Allora continua.. pensi davvero che voi non siete niente?"
"Non lo so. Ieri sera sono stata bene. Gli ho chiesto io di abbracciarmi e quando l'ho fatto, ho avuto la sensazione di non voler essere in un altro posto. Poi quando mi ha baciato il collo mi sono irrigidita perché ho pensato a tutto quello che ho vissuto con... lui e ho pensato che sarebbe successa la stessa cosa con Liam e poi c'è Zayn"
"È un bravo ragazzo"
"Un bravissimo ragazzo. È presente. È affettuoso. È paziente."
"Ma non è Liam"
"Non lo è"
"Cosa provi per lui?"
"Mi fa state bene e sono lusingata dal fatto che si sia interessato a me."
"Però con Liam è diverso, te lo si legge nello sguardo"
"Zayn va bene per me"
"Il fatto che vada bene, non vuol dire che è quello che vuoi"
"No. Voglio lui. Sto cercando di concentrarmi su di lui." Dissi con il labbro leggermente tremolante.
"Ti conosco meglio di te stessa e ti dico che voi due prima o poi finirete insieme."
"È un puttaniere"
"Secondo me con te si comporta male perché non vuole ammette che gli piaci"
"Non lo so e non lo voglio sapere. Adesso c'è Zayn e lui va bene per me" ripeto.
"Non è giusto illuderlo."
"Non lo faccio. Con lui mi sento tranquilla"
"E non è neanche giusto che ti rassegni a vivere una vita tranquilla. Devi essere felice"
"Basta parlare Gem. Mangiamo il gelato"
"Certo che siamo messe proprio bene"
"Già. Andiamo a convivere io e te da grandi?"
"Si. E compriamo un gatto?"
"Non mi piacciono i gatti."
"Cane?"
"Meglio. E lo chiamiamo Toto?"
"D'accordo".
Ci stringiamo le mani e iniziamo a ridere e poco dopo vengo interrotta dal suono del mio cellulare.
"È Zayn" dico.
"Rispondi" dice accettando la chiamata.
"Zaym"
"Ehi"
"Sono le tre e mezza. Tra poco sono a casa di Gemma".
"Non mi ero resa conto che il tempo fosse passato così velocemente"
"Per questo ti ho chiamato. Ti chiamo quando arrivo".
Sorrido anche se lui non può vedermi. " A tra poco"
"Viene qui?" Chiede Gemma.
"Si tra mezz'ora. Ti dispiace se ti lascio sola?"
"No. Tranquilla"
"Che farai con Harry?"
"Ho paura di non riuscire ad odiarlo"
"Ti piace"
"Mi piace" concorda. "Ora ti devi dare una sistemata. Hai gelato ovunque"
Scuoto la testa perché la mia amica è sempre la solita: sta da cani e pensa a me ricoperta di gelato. Mi lavo la faccia e i denti con uno spazzolino che lascio di solito a casa sua; mi spazzolo i capelli e mi cambio la maglietta bianca che avevo stanattina con un maglioncino leggero color pugna. Lascio i jeans skinny scuri e le Converse.
Poco dopo suona il telefono e mi precipito fuori salutando Gemma con un bacio sulla guancia.
POV LIAM
Ross è uscita dalla macchina senza neanche degnarmi di uno sguardo. Pensavo che dopo stanotte le cose sarebbero andate meglio ma stanno peggio di prima. Torno da Harry e vedo che quantomeno si è fatto la doccia. Sta sul divano a guardare la tv senza volume.
"Che fai?" Gli dico sedendomi vicino a lui.
"Penso a cosa fare con Gemma. Voglio prepararle qualcosa e stupirla"
"Se ti serve aiuto" gli dico.
"Grazie ma vorrei il consiglio di Ross. Sai quando torna?"
"Usciva con Zayn" dico infastidito.
"Ti da fastidio?"
"No"
"Sicuro?"
"Mi ha trattato di merda stamattina"
"Che è successo?"
"Ieri sera le girava la testa e abbiamo dirmito vicini sul divano ma non è successo nulla" gli dico per tranquillizzarlo. "Poi stamattina era di pessimo umore e mi ha trattato male. Io ho risposto di conseguenza e abbiamo litigato"
"Non prendertela troppo"
"È così strana; cambia da un giorno all'altro: qualche volta è gentile, quasi affettuosa, altre volte si tira indietro come se avesse paura"
"Non è colpa tua. È il suo passato che la porta a comportarsi così. Se vorrà un giorno te lo dirà"
"Non ce n'è bisogno."
"Penso che un pò mia sorella ti interessi"
"E da cosa lo deduci?"
"Dal fatto che non ti ubriachi più e non cambi ragazza ogni sera ma soprattutto perché ti stai scervellando a cercare di capire cosa ha in testa"
"Non credo"
"Amico ti conosco. Anche io mi sento maledettamente confuso ogni volta che sono con Gemma perché non so mai cosa accade ma è questo il bello. Sono sicuro che prima o poi finirete insieme"
"Io credo di no"
"Il tempo dirà chi ha ragione."
"Pensiamo a Gemma. Che vuoi fare?"
"Penso di aver trovato la soluzione. Andiamo". Mi dice dandomi una pacca sulla spalla.
Speriamo almeno lui abbia fortuna.
POV GEMMA
Ho appena finito di darmi una ripulita: per l'occasione ho indossato un pigiama antistupro con le paperelle e mi accingo a una serata davanti alla tv. Ormai è buio ma dalla mia finestra filtra una luce strana. Sono troppo stanca per affacciarmi e impicciarmi.
D'un tratto sento un fischio e poi una vice attraverso il megafono chiamarmi
"GEMMA". Non rispondo. Non so che pensare.
"GEMMA AFFACCIATI".
Apro la finestra e guardo in basso non facendo caso alla luce. Vedo una testa riccia. Harry. Sono sollevata che sia venuto per me. Ha dei cartelli appesi al collo come quei ragazzi che cercano di pubblicizzare i supermercati. Il primo cartello dice
"SONO UN COGLIONE"
Ne seguono altri.
"SCUSA"
"PERDONAMI"
"NON FACCIO ALTRO CHE PENSARE A QUANTO SONO STATO STUPIDO"
"PERMETTIMI DI FARMI SCUSARE"
"GUARDA DI FRONTE A TE"
Lo faccio e noto che la luce che prima filtrava in camera mia illumina un cartello enorme, che ritrae noi due mentre ci baciamo. Quando l'ha fatta questa foto?
I suoi capelli coprono parte della mia faccia ma si può vedere che sorrido. Penso che siamo nella loro cucina: forse l'ha fatta qiando ho cucinato per noi.
Sotto c'è una frase: "Permettimi di innamorarmi di te e di farti innamorare di me".
Vedo Harry sotto l'enorme cartello con una serie di altri cartelli più piccoli in mano e sopra disegnati i segnali di divieto:
NON BERRÒ PIÙ
NON BACERÒ ALTRE RAGAZZE
NON ANDRÒ ALLE FESTE SENZA DI TE
NON MI FARÒ ODIARE
NON TI LASCERÒ PIÙ SOLA
Poi si mette di nuovo davanti a quei cartelli e continua con quelli che aveva appesi al collo.
"SCENDI E DIMMI DI SI".
Ho le lacrime agli occhi e se per un attimo ho pensato di odiarlo, ora non posso far altro che lasciar scappare la rabbia e darci una possibilità.
Scendo di corsa le scale e lo trovo davanti alla mia finestra con lo sguardo in su.
"Sono qui" gli dico avvicinandomi.
Mi prende tra le braccia e mi fa girare in tondo e poi si leva i cartelli di dosso e mi cinge di nuovo i fianchi baciandomi. Mi erano mancate le sue mani su di me e i suoi baci anche se per poco. La sua lingua picchietta sul mio labbro inferiore e gli ladcio l'accesso. Rimaniamo stretti per alcuni minuti e poi ci stacchiamo per riprendere fiato.
"Entri e vediamo un film?" Chiedo.
"Raccolgo queste cose e arrivo"
"Voglio la foto" gli dico. "I cartelli tienili per la prossima volta" continuo con un occhiolino.
"Non mi serviranno più" mi assicura. E io sorrido entrandi in casa e sperando che abbia ragione.

Little Things - Liam PayneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora