Capitolo 27

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POV LIAM
Sono un paio d'ore che sono inchiodato a questa sella e non vedo l'ora di arrivare. Mi sono dovuto anche fermare a fare benzina e se solo ripenso a quel vecchio che cercava di vendermi quel rottame di auto, mi vengono i brividi. Quando finalmente scorgo un vialetto, capisco di essere arrivato e un sorriso mi si tinge sulla labbra: per fortuna che con il casco non si vede!
Ma questo sorriso ha vita breve non appena vedo la scena che mi si para davanti: le labbra di Ross legate a quelle di Zayn, lui vhe delicatamente le poggia una mano sulla guancia per allontanare una ciocca ribelle della sua coda e poi l'altra. Spengo la moto e mi tolgo il casco sperando che sia solo un sogno ma quando vedo gli occhi della mia Ross guardarmi spalancati capisco che non lo è.
E poi, non ho alcun diritto di definirla mia perché non lo è nai stato. E sono stato mio a non volerlo perché se solo avessi capito prima. La guardo: sta cercando di dirmi qualcosa ma riesce solo ad aprire e chiudere la bocca. E in me cresve la rabbia: perché non può essere mia? Perché non riesce a fidarsi di me? Perché non mi ha dato la mia possibilità? Ma soprattutto perché ha avuto bisogno di scappare e non ha avuto il coraggio di venire a dirmelo in faccia?
Stringo il casco tra le mie mani e poi lo lancio violentemente a terra. Inizio a canminare verso di lei e vedo i suoi occhi diventare lucidi.
"E così volevi solo fare una fuga romantica? Altro che pensare"
"Liam.. io"
"Zitta! Sta zitta, non c'è bisogno che parli. Io mi sono aperto con te, ti ho rivelato i miei sentimenti e tu mi avevi detto che dovevi pensarci. A cosa dovevi pensare? A come dirmi che sono stato un perfetto idiota?"
"Io.. non.. davvero" la vedo balbettare e il sangue finisce di salirmi alla testa. Non riesce neanche a darmi una diavolo di spiegazione.
"Scusa se ti ho rovinato la luna di miele e scus"
Non riesco a finire di parlare perché sento una mano poggiarsi sulla mia spalla. È quella di Harry.
"Perché non la lasci parlare?"
"Perché non ho voglia di ascoltare altre bugie" urlo guardandola in faccia: il suo bellissimo viso è rigato da lacrime ma io proprio non riesco a crederle.
Sposto la mano di Harry dalle mie spalle e corro via.
POV HARRY
Vedo Ross completamente ammutolita e se non fosse per le lacrime che le rigano le guance potrei dire che era una bambola, ferma e senza vita. Cerco di avvicinarmi e non appena sono davanti a lei e mi abbasso alla sua altezza poggiandomi sulle ginocchia, faccio scontrare i nostri sguardi e lei si butta tra le mie braccia iniziando a singhiozzare rumorosamente. La stringo, la stringo più che posso sperando che il dolore della mia piccolina possa volare via.
Lancio uno sguardo a Zayn e lui non riesce ad alzare la testa dalle sue converse.
"Mi dispiace Harry- pronuncia a testa bassa- quello con Ross era un bacio di addio. Avevamo appena deciso di rimanere semplici amici".
A quelle parole i singhiozzi di Ross aumentano e io la stringo ancora di più senza curarmi del fatto che potrebbe non respirare.
"Scusami se ho rovinato tutto, Ross - continua rivolgendosi a lei ma senza darle il tempo di rispondere, continua - vado ad aggiustare le cose. Te lo devo". E detto questo corre via, nella stessa direzione di Liam. Io rimango con Ross tra le braccia ancora qualche minuto e poi la sollevo passandole i pollici sotto gli zigomi.
"Adesso prendiamo la borsa di Liam e la porti in camera tua. Sono sicura che tornerà presto e si chiarirà tutto".
Lei annuisce e la lascio sola giusto un momento per recuperare la borsa. Torno da lei e la prendo per mano recuperando anche il mio bagaglio. La porto di sopra, nella sua camera e lei mi sorride dolcemente.
"Gemma è nell'ultima stanza di questo piano. Va da lei e non fate troppo rumore"
Le bacio dolcemente i capelli ed esco.
Busso alla porta di Gemma ma non mi apre. Ribusso ma nulla. Spero non si sia addormentata. Apro dolcemente la porta e vedo la luce accesa: poi mi giro verso di lei e la trovo con le cuffiette del lettore mp3 nelle orecchie mentre si agita a ritmo di musica. Mi viene da ridere per quanto è buffa mentre sculetta ma il mio sorriso ben presto scompare quando mi soffermo a osservarla: leggins aderenti neri e canotta scollata che lascia ben poco all'immaginazione, capelli tenuti su da una coda alta. Una visione celestiale.
E proprio mentre la osservo sento crescere in me il desiderio, ma non quello provato con le altre. Voglio fare l'amore con lei per tutta la notte. Sentire cosa si prova a stare dentro di lei e sentirle pronunciare il mio nome mentre diventiamo una cosa sola.
Entro nella stanza e chiudo a chiave. Mi avvicino cercando di non far rumore. Voglio avvertirla della mia presenza dolcemente ma lei all'improvviso spinge il sedere indietro e si scontra con il mio. Si gira di colpo e quando i suoi occhi incontrano i miei, un sorriso spontaneo le sorge in viso. Uno dei sorrisi più veri e luminosi che mi abbia mai dedicato. Si toglie subito le cuffie.
"Che ci fai qui?" Mi chiede gettandomi le braccia al collo.
"Zayn e Liam hanno raggiunto Ross e io ho raggiunto lei ma soprattutto te" le dico stringendola a me.
"Cosa è successo?"
"Liam ha visto Ross e Zayn dirsi addio con un bacio e si è incavolato. Zayn è andato a cercarlo per spiegargli la cosa e Ross è in camera sua ad aspettare il suo cavaliere"
"Devo andare da lei secondo te?"
"Assolutamente no. Tu hai il tuo cavaliere a cui badare." Le dico iniziando a passare il naso lungo la pelle dedicata del suo collo.
La sento rabbrividire e così sostituisco il naso con le labbra.
"Che intenzioni hai?" Sussurra
"Voglio fare l'amore con te per tutta la notte" le dico sperando che non mi cacci a pedate dalla stanza. Per un istante chiudo gli occhi e quando li riapro vedo che non si è mossa ma posso sentire il suo cuore battere e farlo veloce.
"Se non ti senti pronta io posso aspett"
"No" mi blocca "io voglio perdermi in te ma"
"Ma?"
"Ma mi metti in imbarazzo"
"Sei verg"
"No" mi blocca di nuovo senza guardarmi. La sento stringermi di più e la assecondo sperando che continui. "Non sono vergine ma non è mai stato nulla di speciale prima. Se solo ripenso ad altre mani oltre le tue su di me, non provo nulla"
Per fortuna. Lo vuole anche lei. Ma cavolo mi da così fastidio che altri abbiano potuto toccarla, baciarla e sentirla.
"Bene, mi fa piacere. Vorrà dire che stasera dovrò fare di tutto per farti dimenticare le mani che non sono mie"
La sento sussultare. E recupero un pò del mio ego "hai capito bene" le sussurro avvicinandomi al suo orecchio "non usciremo di qui finché dalla tua mente non scompariranno tutti i ricordi passati. Da oggi sarò io la tua prima volta così come tu sarai la mia".
Detto questo la allontano leggermente da me in modo da portare i nostri visi ad essere vicini e poi la bacio. All'inizio lentamente ma poi la mia voglia di lei prende il sopravvento e la mia lingua non esita a cercare la sua. Ha il sapore più buono del mondo e mi ci perderei in quelle labbra. La sollevo e la poggio al muro con un movimento deciso. Le faccio allacciare la gambe alla mia vita e le braccia al collo e continuo a baciarla. Quando non abbiamo più fiato, mi stacco e la guardo in cerca di qualche segno di pentimento ma non trovo nulla se non la stessa lussuria che si può leggere nei miei.
Mi avvicino ed inizio a baciarle il collo trovando ben presto sotto l'orecchio un punto particolare che la porta a lasciar uscire un piccolo gemito da quelle soffici labbra. Continuo ad insistere su quel punto lasciandole un piccolo succhiotto così che posaa ricordarsi di questa serata anche per qualche altro giorno.
Poi la stacco dalla parete e la poggio sulla scrivania accanto senza mai farla staccare da me. Le mie dita pian piano si intrufolano sotto la sua maglietta e il contatto con le mie mani fredde la fanno rabbrividire. Le alzo pian piano la canotta e quando arrivo allaltezaa del seno, interrompo il bacio e con un movimento veloce la tolgo. Rimango incantato da quel pizzo nero che avvolge il suo seno.
"Non vedo l'ora di togliere anche questo" le dico passando le dita lungo la coppa del reggiseno. Arrossisce e io mi rifiondo sulle sue labbra già rosse. Non voglio si senta in imbarazzo, lei è bellissima e stasera devo riuscire a farla sentire bella tanto quanto la vedo io.
Le mie mani continuano a salire e delicatamente le avvolgo il seno con le mani, poi passo a tracciare segni immaginari sulla sua schiena ma prima che possa toglierle il reggiseno, sento le sue dita passare sotto la mia maglia e poggiarsi sulla mia schiena avvolgendomi. Bem presto me la toglie e la mia felpa raggiunge la sua canotta in qualche angolo della stanza. I nostri respiri non fanno in tempo a tornare regolari che le nostre bocche sono già un tutt'uno. Le sue mani mi accarezzano il torace e sento tracciare i contorni dei miei tatuaggi e percepisco anche i miei muscoli contrarsi sotto il suo tocco leggero. I pantaloni iniziano ad essere stretti e come se mi avesse letto nel pensiero, Gemma me li slaccia facendoli cadere ai miei piedi. Sono costretto a staccarmi per togliere scarpe e calze e poi la riprendo tra le mie braccia portandola ai piedi del letto.
"Ora tocca a te: che ne dici di togliere questi?" Dico malizioso.
Lei sorride annuendo e io faccio scorrere le dita sulla sua pancia per poi inserire i pollici nei leggins e farli scendere lungo le sue gambe snelle. Se ne libera subito insieme alle calze e la getto giocosamente sul letto. Mi ritrovo sopra di lei.
"Sono ancora più nudo di te" le dico facendole alzare leggermente il busto e togliendole il reggiseno. Mi prendo qualche secondo per contemplare quello che c'è davanti ai miei occhi e poi un lampo di lussuria si impossessa di me. Afferro i suoi polsi in una mano e delicatamente ma in modo deciso li porto sopra la sua testa.
"Ora mi prendo cura io di te" le sussurro a fior di labbra e dopo un altro bacio a stampo mi abbasso leggermente avvicinadomi al suo seno. Con l'altra mano libera ne disegno il contorno e la sento sussultare: passo poi a baciarlo delicatamente sentendola gemere e mi stacco soffiandoci sopra e provocandole dei brividi. Le bacio la pancia, fino all'obelico e poi risalgo ripassando per l'incavo dei seni e torno alle sue labbra.
"Sei bellissima e sei mie" dico sfiorandole il succhiotto di prima con il naso. Le porto le mani sull'elastico dei miei boxer e lei timidamante li abbassa. Li getto via con un calcio e poi torno da lei. Il calore del suo corpo accanto al mio non fa che far aumentare la mia eccitazione. Con un movimento improvviso le abbasso gli slip ed ora è qui, completamente nuda sotto di me. E io sono qui completamente nudo sopra di lei. E lei è mia e io sono suo. Con una mano le accarezzo una coscia portandola ai lati del mio bacino e poi passo all'altra. Sfioro la sua intimità e la sento sussultare ancora di più. La voglio ora.
Mi allungo sul comodino per prendere il portafogli ed estraggo il preservativo.
Strappo con i denti la busta e la guardo negli occhi. Lo prende dalle mia mani e piano piano me lo mette. Anche se per un istante breve, sentire la sua mano su di me mi ha mandato una serie di brividi. E ho capito di non poter più aspettare.
"Ti voglio ora"
"Anche io. Sono pronta"
Mi sussurra accarezzandomi il viso dolcemente. Piano piano entro in lei e la semsazione che sento è indescrivibile. Mi sento a casa. Qui dentro di lei.
Avanzo piano per paura di farle male ma quando finalmente arrivo in fondo, perdo completamente la cognizione dello spazio e del tempo. Aspetto qualche attimo che lei si abitui a me e quando le sue gambe avvolgono il mio bacino e i suoi occhioni incontrano i miei, capisco che è il momento per farle capire quanto mi piace e quanto la amo, si perché io la amo. E l'ho capito proprio in questo momento che senza di lei non potrei vivere.
E continuo a spingere in lei per farle capire che non posso rinunciare a lei, che lei è mia e di nessun altro, che è importante e che io sono suo.
Sentirla pronunciare il mio nome con le labbra arrossate e le guance sudate, mi ha dato il colpo di grazia. Non riesco più a trattenermi e mi lascio andare al piacere seguito pochi istanti dopo da lei. Rimaniamo così per minuti e che sembrano ore e quando mi allontano, sento l'aria fredda toccarmi la pelle.
Torno a letto sotto le coperte e guardo l'ora: sono le due. Mi giro verso di lei e ha lo sguardo più tenero che abbia mai visto.
Mi fissa per qualche secondo e poi sussurra.
"Ti amo"
Il mio cuore perde un battito o forse due e sorrido come un ebete. "Ti amo più della mia vita" rispondo.
E ci addormentiamo così, vicini e felici.
POV LIAM
Dopo essere andato via da quella casa cammino per un pò finché non trovo un tronco su cui mi poggio. Non voglio pensare a nulla e per qualche minuto ci riesco finché non mi raggiunge Zayn. Non riesco ad essere arrabbiato con lui. Sono soltanto deluso da tutto questo.
"Ti devo parlare"
No rispondo. Non c'è nulla che possa risollevarmi.
Si siede
"Non ti voglio sentire" e mi alzo pronto ad andare via.
"No adesso mi ascolti e la smetti di fare l'idiota e trarre conclusioni affrettate.
"Parla" sputo acido.
"Io e Ross ci siamo lasciati. Quello che hai visto era un bacio di addio. Mi ha detto che ha sempre voluto te"
Queste parole mi scioccano. Lei vuole me. Ha sempre voluto me.
"Dici sul serio?"
"Si. Non sai quanto mi costa dirtelo ma lei vuole te"
"Io.. non so.."
"Si che lo sai. Tu la vuoi così come lei vuole te e spero che ora tu non sia così idiota da lasciartela scappare di nuovo".
Quando finisce, capisce che ha ragione.
"Grazie" gli dico dandogli una pacca sulla spalla.
"Io torno a casa" mi dice sorridendo anche se si vede che è un sorriso triste.
Non mi giro più indietro e inizio a correre finché non ho più fiato. Arrivo a casa di Gemma e il cuore inizia a battere forte. Salgo le scale due per volta e apro la prima porta che trovo davanti: il bagno. Apro quella accanto: uno studio. Infine la terza porta è quella giusta. Vedo Ross rannicchiata su se stessa e quello che vedo mi addolcisce il cuore. Ha la mia felpa come pigiama e le maniche sono così lunghe da coprirle la mani. Abbraccia un cuscino. Mi avvicino a lei e mi siedo sul letto. I suoi capelli ricadono come onde sul cuscino. La sento pronunciare qualcosa e poi sussurra un "Liam" che mi scalda il cuore.
Lei mi ha sempre nei suoi pensieri anche quando dorme e io sono stato così stupido da non lasciarla neanche parlare. Le accarezzo il profilo con l'indice e le tocco la fronte, il naso e poi le labbra. Si sveglia piano piano e mi guarda con gli occhi spalancati. Le sorrido e mi avvicino a lei.
"Ciao" le sussurro a fior di labbra e poi finalmente la bacio. All'inizio la sento stupita ma quando le stringo le mani tra le mie, sento che ha capito che sono reale e che sono qui per lei. Mi perdo in questo bacio e mi perdo in lei che mi sta rubando il cuore.

Little Things - Liam PayneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora