Capitolo 29

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POV LIAM
Prima di toccare il mio amichetto laggiù, Ross si allontana con un sorriso vittorioso sul viso.
"Mi sono fatta perdonare?" Mi chiede con un finto viso innocente e io, dopo aver deglutito sonoramente, le mostro un sorriso diabolico. La prendo in braccio e la scaravento sul letto mettendomi a cavalcioni su di lei e iniziando a farle il solletico. Mi prega di smetterla nei momenti in cui riesce a prendere fiato.
"Chiedimi perdono e ammetti che sono superiore"
"Mai" dice convinta e io riprendo a torturarle i fianchi.
"Basta" mi chiede con le lacrime agli occhi per le troppe risate
"Devi dirmi giusto qualche parolina e poi potrai fare colazione. Allora?"
Sbuffa sonoramente "perdonami e sei superiore"
"Bravissima Tata" le dico lasciandole un bacio a stampo e alzandomi da lei.
"Sei un cretino" mi dice.
"Vuoi ricominciare?" Le dico alzando un sopracciglio.
"No" e sbuffa prendendo il vassoio e mettendoselo sulle gambe dopo essersi risieduta sul letto a gambe incrociate.
Mi siedo accanto a lei e le rubo un biscotto e quando mi fa il labbruccio le rido in faccia. So che è una cosa brutta ma davvero ha un'espressione troppo buffa. Le tolgo alcune briciole dalle labbra e poi la bacio. La bacio intensamente e la sento sospirare e sorrido.
Mi è sempre piaciuto l'effetto che ho su di lei. Le poggio le mani sui fianchi e la metto su di me stendendomi. Continuo a baciarla e mi perdo sulle sue soffici labbra. Infilo pian piano le dita sotto la sua canotta e risalgo delicatamente. La sua pelle nuda a contatto con le mie dita, mi provoca una scarica di adrenalina: la farei mia in questo istante per quanto la desidero ma so che devo andare con calma. Risalendo noto che non porta il reggiseno.
"Mmh niente reggiseno Tata?" Le dico facendo scorrere le mani lateralmente e chiudendole a coppa intorno al suo seno. La sento sussultare e si stacca.
"Non posso"
"Perché?"
"Vedi ci sono delle cose che tu non sai su di me e che mi hanno portato ad avere una specie di blocco quando sto con i ragazzi"
"Vorrei che me lo dicessi"
"Non so se ce la faccio"
"Vuoi provarci?"
Lei annuisce e prende un sospiro."voglio provarci perché è giusto che tu conosca questa storia altrimenti non potremo mai iniziare niente di serio"
Mi accomodo sul letto poggiando la schiena alla spalliera e avvicino Ross facendole poggiare le gambe ai lati del mio bacino.
Inizia a torturarsi le mani e a strappare le pellicine e io mi limito a guardarla mentre aspetto che si decida a parlare. Ammetto che col passare dei secondi mi innervosisco ma non posso e non voglio metterle fretta. Il fatto di non sapere cosa le sia successo, mi fa impazzire. Mi chiedo cosa possa aver fatto tanto male alla mia Tata e quando inizio a formulare una serie di supposizione, lei si schiarisce la voce e inizia.
"Il mio primo fidanzato si chiamava Josh. Era tre anni più grande e quando l'ho visto per la prima volta, è stato amore a prima vista. Gli sono andata dietro per qualche mese ma lui non si accorgeva di me. Giocava nella squadra di basket della scuola e io andavo a vedere tutte le partite ma lui non mi notava mai" ricorda con malinconia e questa cosa mi fa rabbia perché vorrei che prima di me non ci fosse nessuno.
Mi prende le mani tra le sue e io la guardo notando che ha già gli occhi lucidi e capisco che proprio non è il caso di farsi prendere dalla gelosia.
Sospira e continua. "Per farmi notare da lui, decisi persino di iscrivermi a basket ma un giorno durante gli allenamenti, lui mi colpi il viso con una pallonata. Fece male ma fu il più bel dolore di sempre. Si avvicinò a me di corsa e mi aiutò ad alzarmi, mi portò in infermeria e mi chiese non so quante volte come mi sentissi. Se all'esterno poteva sembrare un tipico sportivo senza cervello ed interessato alle donne facili, parlandoci mi dimostrò di essere intelligente e simpatico e la mia cotta per lui crebbe. Qualche giorno dopo mi chiese di uscire a prendere un gelato dopo scuola e io accettai facendo i salti di gioia. All'appuntamento lui fu molto premuroso e alla fine del pomeriggio oltre ai numeri ci scambiammo il primo bacio, il mio primo bacio. Per fartela breve, per i primi sei mesi le cose tra noi andavano benissimo: l'unica cosa che mi preoccupava erano gli ultimi amici che aveva incontrato. Fumavano, andavano alle feste ad ubriacarsi e si drogavano quando avevano i soldi. Josh continuava ad assicurarmi di non far parte del giro e io gli credevo. Un giorno un suo amico ci provò con me ma non fece in tempo a farmi niente che Josh arrivò a difendermi e lo stese con un pugno.
Mi portò a casa e il giorno dopo si presentò con il viso pieno di lividi. Mi disse, dopo aver insistito per non so quanto, che erano stati gli altri ragazzi a picchiarlo e che non mi aveva detto la verità. Aveva dei debiti con loro perché aveva preso delle sostanze per aumentare le sue prestazioni sportive e che ora non poteva ribellarsi a loro perché non gli interessavano i soldi ma che lui fosse nel giro. Mi disse che doveva iniziare ad andare alle loro feste e io per non lasciarlo solo inziai a seguirlo. Non mi piacevano per niente e non mi piacevano gli occhi dei suoi amici su di me. Un giorno Josh iniziò ad insistere affinché bevessi e lo feci. In poco tempo ero ubriaca e Josh mi chiese di andare di sopra per rinfrescarmi. Mi portò in una stanza da letto e mi fece sedere. Mi disse che era nei guai perché aveva continuato a prendere quelle sostanze e che se non avesse pagato avrebbero fatto sapere alla scuola tutto e lui avrebbe perso la sua borsa di studio. Gli chiesi quanto gli serviva ma lui disse che non volevano soldi. Non capivo cosa intendesse fin quando non si alzò dandomi un bacio sulla fronte ed uscendo dalla stanza. Dopo poco la porta si aprì e entrò il ragazzo che mi molestò la volta prima con un sorriso strano sul volto. Iniziavo a non sentirmi bene, non riuscivo a reagire e lui mi bloccò a letto iniziando a spogliarmi. L'unica cosa che facevo era urlare ma dopo poco mi diede due schiaffi per farmi tacere e io iniziai a piangere. Quando stava per entrare in me la porta si aprì ed entrò Gemma. Scacciò via quel l'essere da me e mi portò a casa. Per giorni sentii le mani di quel mostro su di me e Harry e Gemma mi aiutarono molto. È stato allora che mi sono legata così tanto a loro"
Solo quando finisce di parlare mi accorgo che ho tenuto la testa bassa tutto il tempo. Quando la alzo, vedo i suoi occhi umidi e quando una lacrima solca il suo viso, una lacrima fa lo stesso sulla mia guancia.
La stringo a me più forte che posso e la sento rilassarsi.
"Dov'è ora Josh? E quel tipo?"
"Il tipo è stato arrestato mentre Josh si è trasferito la settimana dopo il fatto. Non abbiamo mai più parlato"
"Bene. Da oggi in poi ci sono io" le dico. La stringo molto a me e chiudo le mie mani in due pugni. Vorrei tanto spaccare la faccia a quei bastardi. Povera la mia Tata, chissà cosa ha passato. Non deve più soffrire. Farò di tutto per far si che quel sorriso non abbandoni mai il suo volto. Forse è presto, ma per la prima volta penso di essermi innamorato.
Quando sento dei singhiozzi smuoverla, la rabbia monta. Vorrei tanto vendicarla. Ma è praticamente impossibile.
Mi alzo e afferro le chiavi.
Ross si asciuga le guance e mi segue.
"Per favore non lasciarmi sola"
"Mai" sussurro tracciando il contorno delle sue labbra.
"Andiamo a casa?" Mi chiede e io annuisco.
Quando scendiamo al piano di sotto trovo Harry e Gemma guardarci con gli occhi spalancati.
"Che è successo?" Mi chiede lui digrignando i denti.
"Gli ho detto tutto" sussurra Ross.
Gemma corre ad abbracciarla e lei lascia per un attimo la mia mano.
"Noi torniamo a casa Harry"
"Passate la giornata insieme?" Mi chiede con un sorriso e io annuisco.
Quando le due ragazze si staccano, ricongiungo le mie mani con quelle di Ross e usciamo dopo aver salutato.
POV ROSS
Mi sento sollevata dopo aver detto tutto a Liam. Adesso posso lasciarmi questa storia alle spalle e iniziare la mia avventura con Liam. Monto in sella stringendomi a lui e partiamo veloci. Nonostante il casco riesco a sentire il vento sfiorarmi e mi sento finalmente libera. Mi stringo a Liam e per un attimo lui poggia la sua mano sulle mie attorno alla sua vita. Mi guarda un attimo attraverso lo specchietto e poi accelero. Mi piace la velocità, fa sentire invincibili. Dopo qualche minuto apro gli occhi e mi guardo intorno. L'unica cosa che vedo è un camion invadere la nostra corsia mentre Liam sbarra gli occhi. Il camion si avvicina e guardo Liam attraverso lo specchietto. Cerca di evitare a tutti i costi quel mezzo ma non ce la fa. Il contatto dura un attimo e poi sento il mio corpo sollevarsi e toccare il duro asfalto dopo qualche secondo.
Mi giro e vedo Liam che cerca di stringermi la mano ma il mio corpo non reagisce. Mi chiede se sto bene ma non riesco a rispondere. Poi non riesco più a vedere il suo bel volto e poi non sento neanche più la sua voce. Mi dispiace di non essere riuscita a dirgli Ti amo. Forse avrei dovuto farlo dalla prima volta che l'ho visto perché davvero, penso di essermi innamorata di lui da quando mi ha scombinato i capelli la prima volta.
Dopo qualche minuto non riesco più a pensare e non riesco più a tenere gli occhi aperti. Solo buio e silenzio.

Little Things - Liam PayneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora