Capitolo 23

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POV LIAM
Stavo per baciarla, le mie labbra stavano per riassaporare di nuovo le sue.. ma poi quel maledetto cellulare! E chi poteva essere se non Zayn.. tempismo perfetto. Sentire Ross che parla con lui e gli dice che le è mancato quando tutta la sera è stata con me non lo accetto: non sembrava che fosse stata male ma a quanto pare mi sbagliavo. Esco sbattendo la porta diretto non so dove: voglio stare da solo e dimenticarmi del momento in cui ho creduto che avrei potuto aggiustare l'enorme casino che ho combinato. Sono stato io ad allontanarla da me e ora io la rivolevo.. ma non ero il solo a poter decidere. Mi ci vorrebbe Harry in questo momento ma purtroppo lui non c'è e non mi sembra il caso di disturbarlo: almeno uno di noi due è felice ed è giusto che lui si goda questa felicità. Opto allora per il primo bar che incontro. C'è un barista anziano, direi che mi si presenta davanti chiedendomi cosa voglia bere.
"Whisky, tutta la bottiglia" dico poggiando i soldi sul bancone"
"Problemi di cuore ragazzo?"
"Si vede così tanto?"
"Oh per una persona che come me ha visto un pò di cose nel mondo se ne accorge subito"
"Oh" mi limito a dire
"Cosa ti succede?"
"Sono uno stupido perché quando lei mi veniva dietro non la volevo e ora che la voglio ho paura di averla persa"
"Combatti ragazzo, se è quello che vuoi, combatti finché lei non ti dirà di smettere"
"Magari inizio domani. Può darmi la bottiglia che le ho pagato?" Chiedo un pò acido.
Lui annuisce e me la porge tornando agli altri clienti. Il liquido ambrato scorre lungo la mia gola velocemente e I primi bicchieri non mi fanno effetto: solo dopo essere arrivato a metà bottiglia inizio a sentirmi più leggero e ora che riesco a non pensare, non ho intenzione di fermarmi così riempio di nuovo il bicchiere.
POV HARRY
"Spero di non dovermi pentire di aver lasciato Liam e Ross soli"
"Non preoccuparti - dice Gemma che ha giusto qualche difficoltà ad aprire la porta di casa sua- Ross sa difendersi"
Ridacchio. "Ti serve una mano?" Le dico poggiandole le mani sulle spalle.
"Assolutamente no! È la mia battaglia questa!" Dice seriamente concentrata e mi viene da ridere ancora di più. Dopo qualche minuto, riesce a trovare un modo per aprirla e entriamo in casa e le tolgo la leggera giacca poggiandola su una poltrona e faccio lo stesso con la mia.
"Sono stanchissima" sussurra abbracciandomi e poggiando il viso nell'incavo del mio collo.
"Andiamo a dormire?" E la sento annuire a sbadigliare.
" Ti porto in braccio?" Annuisce più vigorosamente e sento le sue labbra allargarsi in un sorriso. La sollevo e inizio a salire le scale. Sentire il suo fiato sul collo sta risvegliando in me sentimenti che dovrebbero essere nascosti, almeno per ora. La dolce tortura finisce quando incontro il bordo del letto e appoggio una Gemma già mezza addormentata sopra.
"Devi mettere il pigiama" dico immaginando che effettivamente quei jeams stretti non siano il massimo per dormire ma lei mi sventola una mano davanti come a dirmi di tacere. Io mi libero velocemente dei vestiti rimanendo in boxer: non ho mai amato I pigiami.
"Dov'è il tuo pigiama?" Mi indica un cassetto del mobile vicino al l'armadio e trovo una maglietta con sopra un enorme panda e dei pantaloncini coordinati.
"Ok ora ti metto il pigiama e questo vuol dire che dovrò spogliarti" dico per provocarla. Ci riesco e infatti si alza di scatto e corre in bagno chiudendo persino a chiave. Eppure avrei ammirato il suo corpo davvero volentieri, penso mentre mi infilo sotto le coperte e vengo inebriato dal profumo di quelle lenzuola che sanno di lei. La vedo rientrare dopo qualche minuto con tutti I capelli davanti al viso e mi sembra semplicemente adorabile. Si getta a peso morto sul letto, a pancia in su.
"Ti odio" bofonchia mentre cerca di trovare una posizione comoda.
"Perché volevo metterti il pigiama?" Rido.
"Mmmh". Non avrei mai pensato che dalla sua bocca sarebbe potuto uscire un suono così cavernicolo. Mi avvicino e le sposto I capelli dal viso.
"Vediamo se riesco a farmi perdonare" le sussurro all'orecchio iniziando a lasciarle umidi baci lungo il viso e soffermandomi di più lungo quelli che sono I suoi punti deboli. Arrivo alle labbra e lì perdo tutta la calma di prima: la costringo ad un bacio passionale che in altre circostanze non mi sarei rifiutato di trasformare in qualcosa di più. Ma non questa volta. Quando sento il fiato mancarmi, mi stacco.
"Che dici, mi perdoni?" Chiedo sbattendo le ciglia e facendo l'espressione più angelica di cui sono capace.
"Si ma adesso mettiamoci a dormire."
Si allunga su di me per spegnere la luce. Avere il suo seno a pochi centimetri dal viso è una dura prova per il mio autocontrollo.
"Così non vale" dico.
"dormi su" mi dice e si sposta dal suo lato. Mi avvicino a lei e la stringo: metto una mano sulla sua e poi sul suo ventre e le dico "buonanotte".
"Buonanotte" mi dice lei e io la stringo di più a me finché non riesco a sentire il battito del suo cuore e mi addormento cullato da questo dolce suono.
POV ROSS
Dopo aver chiuso la telefonata con Zayn ed essermi accertata di essere sola, salgo in bagno per farmi una doccia. Liam proprio non lo capisco: siamo stati benissimo insieme e poi ha cambiato umore. E se gli avesse dato fastidio la telefonata con Zayn?
Non sono sicura di dovermi sentire in colpa, soprattutto perché lui non ha apertamente mostrato alcun interesse per me anche se prima è stato particolarmente dolce. Esco dalla doccia dopo dieci minuti buoni e mi tampono con un'asciugamani per poi infilare il pigiama che poi consiste in un pantaloncino da basket blu elettrico e una maglia con le maniche a tre quarti di un blu più scuro. Sto per mettermi sotto le coperte ma il mio cellulare squilla. Non guardo chi è e rispondo.
"Pronto?"
"Sei Ross?" Chiede una voce maschile dall'altro lato.
"Si sono io e lei chi è?"
"La sto chiamando dal telefono di Liam."
Il mio cuore accelera.
"Cosa gli è successo?"
"Nulla, stia tranquilla ma è ubriaco e mi ha chiesto di chiamarla per venirlo a recuperare".
Tiro un sospiro di sollievo e mi faccio spiegare dove si trova il bar. È vicino casa mia, così mi sbrigo ad alzare i capelli in una coda alta e indosso un paio di vecchie converse. Non sono proprio in modalità " settimana della moda" ma non posso perdere tempo. Esco di casa e dopo un quarto d'ora sono lì. Entro e al bancone trovo un signore di mezza età che mi sorride indicandomi il relitto che sta con la testa poggiata sul bancone.
"Quanto ha bevuto?" Chiedo.
"Un pò"
"Lo porto a casa"
"Non se la prenda troppo con lui. Ha problemi di cuore"
"Cosa?"
"Mi ha detto che..."
"Mi accomagni a casa Harry?" Dice Liam svegliandosi e alzando la testa dal bancone.
E no, accetto che mi tratti male, che mi sbatta la porta di casa in faccia ma non che mi scambi per mio fratello!
"Certo Liam" gli dico e faccio si che appoggia un braccio alle mie spalle. Liam si gira verso il barista.
"Non è bellissima?" Chiede indicandomi e io divento rossa come un pomodoro.
"Oh si. E ora capisco il tuo tempismo di poco fa" Risponde l'anziano barista. Mi sento come se stessero parlando un linguaggio a me sconosciuto.
Lo saluto sbuffando e finalmente usciamo dal bar.
Nei film sembra facile far camminare qualcuno ubriaco ma nella realtà non lo è per niente o forse sono io a non essere un gran che.
"Bell'abbinamento" biascica Liam riferito ai miei vestiti.
"Dovevo venire a salvarti, non ho prestato attenzione a cosa indossavo.
"Sai sembri proprio una super eroe" dice Liam e quando spero stia per farmi un complimento, vengo smentita.
"quale?"
"La cosa dei fantastici 4" dice serio.
"Senza farlo di proposito", gli pesto un piede.
"Ahia" urla
"Oh scusami, ma sai che la cosa è un pò ingombrante" gli dico.
Continuiamo a camminare e passiamo 5 minuti ad un incrocio perché cerco di spiegargli che dobbiamo girare a destra e non a sinistra e quando finalmente arriviamo, non mi sento più la spalla. Vedo Liam spalancare gli occhi e portarsi una mano alla bocca e correre in bagno. Lo sento vomitare e anche se devo ammettere che mi fa schifo, entro in bagno con lui e mi siedo sul bordo della vasca, iniziando ad accarezzargli la schiena. Quando ha finito, lo aiuto ad alzarsi e poi lo porto in camera mia facendolo stendere sul mio letto. Vado in bagno e bagno una oezza con l'acqua fredda e gliela poggio poi sugli occhi. Dopo qualche minuto, lo aiuto a mettersi seduto e a spogliarsi. Sollevo la maglia e scopro il suo torace: è tonico e i muscoli si tendono quando solleva le braccia per togliersi la maglia. La leggera peluria evidenzia ogni parte del petto e dopo essermi ripresa dallo shock, noto che Liam ha delle difficoltà a togliersi i pantaloni. Prendo coraggio e gli slaccio la cintura ma le mani iniziano a tremarmi quando arrivo alla cintura. Mi aspettavo qualche sciocca risata da parte sua ma non arriva: forse sta davvero male. Cerco di sfilargli I jeans ma finisco col sedere a terra e lui inizia a ridere.
"mi spieghi perché i ragazzi mettono jeans così attillati?"
"Sono sexy"
"Certo certo" dico rialzandomi. Lo trovo già sotto le coperte e vado in bagno per bagnare di nuovo la pezza umida. Torno in camera e mi avvicino a lui poggiandogliela sulla fronte. Quando sto per allontanarmi mi blocca il polso.
"Grazie" mi dice.
"Perché ti sei ubriacato?"
"ero arrabbiato"
"Con chi?"
"Per colpa di zaino"
"Zayn"
"Si lui.."
"Perché ti abbiamo fatto arrabbiare?"
"Lo sai che sei bellissima anche vestita così?"
Io arrossisco e mi allontano. Quando lo guardo ha già gli occhi chiusi così mi sistemo nel piccolo angolo di letto che mi ha lasciato. È così tenero in questo momento che mi allungo per fare una cosa che non mi sarei mai aspettata. Sto per baciarlo sulla guancia ma all'ultimo si gira e con gli occhi spalancati fa scontrare le nostre labbra. Non mi stacco e anzi ricambio il bacio. Lui poggia una mano sulla mia giancia ma non approfondisce il contatto. Dopo qualche secondo si stacca e mi attira a sè poggiando il mio.volto sul suo petto. Le sue mani finiscomo una dietro la mia schiena e una sul.mio fianco.
"Notte" sussurra.
Io gli cingo la vita con entrambe le braccia e mi godo quella tranquillità anche se il cuore va a mille. Per ora non riesco a pensare a nulla.
"Notte" rispondo.

Little Things - Liam PayneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora