7°capitolo (seconda stagione):

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Ciao, alcune persone mi hanno fatto notare che il contenuto del capitolo precedente è vuoto. Non so spiegare il perchè, soprattutto perchè molte di voi hanno letto, votato e commentato. Quindi il contenuto c'è. Invito chi ha avuto difficoltà ad aggiornare l'app o ricaricare la pagina se visualizzate tramite pc. 
Inserisco qui prima il capitolo precedente, per chi non è riuscito a leggerlo e sotto il successivo, cioè il 7°. 
Chi è riuscito a leggere il capitolo precedente ignori la prima parte e scorra in basso dove può trovare il capitolo 7. 

Nel frattempo nella casa newyorkese di Ignazio: 

<< Piè? >>

<< che ho fatto? >> domanda il Barone, gli altri restano a fissarlo. Non capiscono se lo domanda a loro oppure a sé stesso. 

<< come hai potuto Piè?!, le hai fatto male. Perché non l’hai respinta? >>

<< non lo so Ali, so solo che è stato naturale lasciarmi baciare >>

<< non ho parole. Ma che cavolo dici? >> grida Alice. 

<< Piè ma tu l’ami ancora Anto? >> domanda Ignazio.

<< certo che la amo, che domande fai? >>

<< e allora che mi significa sta cosa: ‘ è stato naturale lasciarmi baciare’ >>

<< nel senso che non ho provato nulla. È stato talmente veloce che non mi sono reso conto >>

<< perché le hai messo le mani sui fianchi? >> domanda Ignazio. 

<< è stato un gesto inconscio >> si difende. 

<< l’ha fatto anche Anto. Se n’è andata >>

<< parleremo a casa >> risponde Piero. 

<< no, Piè forse non hai capito. Per lei è finita definitivamente. Con te non vuol tornare. Sai com’è fatta. Non torna indietro, non perdona. Era ad un metro da te, riesci ad immaginare come si è sentita?! >>

<< non avrei mai voluto farle male, è successo tutto così in fretta >>

<< Piè lei non torna a casa, mi ha chiesto di spedirle tutto a Roma. Torna a vivere lì >>

Piero si alza. 

<< vado a cercarla in aeroporto >>

<< sì vai, dimostrale che sei pentito. Implora il suo perdono. Inginocchiati se serve >> gli consiglia Ignazio. 

<< non credo >> dice Alice a testa bassa mentre mette le mani nelle tasche posteriori. 

<< che intendi? >> 

<< Piè, puoi anche farlo il gesto. Non ti darà retta. Sai com’è fatta. Non avresti dovuto. Sta male ora >>

<< sto male anche io >> ammette Piero e poi scivola sul letto in lacrime. 

[…]

<< siamo appena atterrati all’aeroporto Milano-Malpensa, grazie per aver viaggiato con noi >> la voce diffusa mi desta. L’aereo è partito a mezzanotte e mezza. Qui a Milano è primo pomeriggio, ore 15. 

Lascio l’aeroporto a bordo del treno che mi porta direttamente a Milano centrale. Trascinandomi i trolley corro alle macchinette per fare il biglietto. Sfilo dal portafogli due carte, quella di Trenitalia e quella di credito. Rapidamente digito la destinazione, infilo le carte a turno e dopo pochi secondi compare il biglietto. Metto il biglietto in tasca, sistemo le carte e poi vado a controllare il binario. 

Non farmi aspettare:Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora