21° capitolo (terza stagione):

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Alice è partita per Verona, disperata. Ciò che mi è successo le ha fatto veramente male. Spero che le cose tra lei e Diego andranno bene, chiamerò Gianluca. Starà soffrendo come mai. Entriamo a casa con Pietro ed Azzurra, usciti dall'ospedale siamo passati a prenderli da casa dei miei genitori. Eleonora è ripartita per Naro, sa che ci sarà Piero al mio fianco. È salita sull'aereo con una speranza nel cuore ma credo che resterà delusa. Piero sta con Ylenia. 

Casa è piccola. C'è la mia camera, c'è quella dei gemelli, un angolo cottura, un bagno ed un bel salotto. Non ho una camera per gli ospiti. 

<< mi arrangio sul divano, non preoccuparti >>

<< ok >> confermo. 

<< vuoi metterti a letto? >> propone lui. 

<< io do da mangiare a Pietro e ad Azz >> aggiunge.

<< no, tranquillo. Mi siedo sul divano. Sto bene >>

<< menomale >> sorride poi mi accarezza il viso ed infine sistema i seggioloni in salotto accanto al divano. Accendo la tv mentre con la coda dell'occhio lo vedo entrare in cucina. Si mette all'opera per preparare da mangiare ai bambini. Omogeneizzati sciolti in una minestrina. Torna poco dopo, un bel piatto pieno ed un cucchiaio. 

<< vuoi aiuto? >>

<< no pic...Anto grazie, qui ce n'è per tutti e 2. Una cucchiaiata per Azz ed una per Pietro >>

<< va bene >>

Si posiziona sul bracciolo del divano e dispensa prima sorrisi e baci ai suoi gioielli poi gli dà da mangiare. Blocco una lacrima sul nascere. Mi è mancato tutto questo ed è mancato ai piccoli ma soprattutto a lui. 

<< bravi i miei amori >> si complimenta con entrambi e li bacia più volte. Afferra Azzurra, cammina per il salotto mentre le dà dei piccoli colpetti sulla schiena e la corteggia. 

<< piccolina, bella di papà. Adesso mi fai il ruttino poi toccherà a tuo fratello. Dopo, prometto, vi faccio fare il sonnellino e do da mangiare alla mamma. Amore mio come sei bella >> le sussurra baciandole l'orecchio e la testa. 

<< blurp >> 

<< brava piccolina >> la ripone nel seggiolone ed afferra Pietro. 

Dopo poco se li prende in braccio entrambi e va nella loro stanza. Li fa addormentare e torna da me, lasciando la porta della loro stanza aperta. Si siede al mio fianco. 

<< sempre super tv te eh?! >>

<< gli anni passano e non ci cambiano >>

<< cosa ti preparo? >>

<< veramente non ho fame >> confesso. 

<< devo usare le maniere forti? >> 

<< sarebbero??? >>

Afferra i miei polsi stringendoli forte tra le sue dita e mi posiziona con le spalle al divano. Sale rapidamente a cavalcioni su di me e comincia a farmi il solletico. Che dolce e divertente tortura!

Ridiamo a crepapelle, finiamo occhi negli occhi. Il suo viso a breve distanza dal mio. 

<< sai che sono autoritario. Vado a prepararti qualcosa e mangi!!! >> dichiara poi le sue labbra sembrano far rotta sulle mie ma alla fine imbarazzato si alza e torna in cucina. 

Ricompare diversi minuti dopo con due piatti. Carpaccio e pomodori. Pranziamo insieme. Era una vita che non lo facevamo. 

<< scommetto che devo andare a lavare i piatti >> dico. 

<< beh ancora non ti sei arresa alla lavastoviglie, comunque non sono molti. Ci penseremo stasera >>

Mi alzo, voglio andare a controllare. Lo conosco. 

<< vado a fare il caffè >> fingo. Appena entro in cucina mi metto le mani nei capelli. È peggio di quello che potevo immaginare. Mi corre dietro. 

<< ci penso io al caffè, tu mettiti comoda >>

<< Piè hai usato tutti i piatti, tutte le pentole ed i bicchieri o mamma mia che caos >>

Cucina benissimo ma è disordinato. 

<< ma no, non è così tragica >>

<< facciamo così. Faccio il caffè poi sistemiamo >>

<< e va bene, dittatrice sexy >>

<< come? >>  chiedo conferma, ha sussurrato. 

<< ehm...ho detto e va bene dittatrice...in effetti >> 

Lo guardo torva e vado in cerca delle cialde. Le infilo nella macchinetta e dopo pochi secondi un paio di espressi sono pronti. 


[...]

Ho preparato a Piero il divano. Esce dal bagno in boxer, lui dorme così. Non l'ho dimenticato. 

<< è pronto >>

<< grazie >>

Gli abbozzo un sorriso. 

<< ho baciato i baroncini, buonanotte >> mi augura. 

<< notte Piè >> 

Vorremmo darci un bacetto sulla guancia ma siamo alquanto indecisi su quale...in realtà ci siamo sempre salutati in modo molto diverso prima di dormire. Alla fine afferra il mio viso con le sue mani e poggia le sue labbra sopra la mia fronte. 

Mi chiudo in camera. Mi sdraio a pancia in su. Saperlo sul divano non mi concilia il sonno. Passano le ore e diamo vita ad una piccola sceneggiata. 

Mi alzo e, senza far rumore, apro la porta. Voglio sbirciare se dorme o meno. Non riesce nemmeno lui. Ha incatenato le coperte, il cuscino è finito chissà dove. Si gira e rigira fino a precipitare sul tappeto. Scoppio a ridere e chiudo la porta. Non si è accorto di me...resto immobile accanto alla porta chiusa a ridere ma di colpo sento i suoi passi sempre più vicini. Corro verso il letto e mi ci lancio sopra. Sta chiaramente venendo qui. 

Apre la porta e cercando di far poco rumore raggiunge il letto e ci si siede mentre fingo di dormire. 

<< piccola, piccola svegliati. Ti prego. Piccola mia... >>

<< mh >> fingo di destarmi, mi ha chiamata piccola. 

Lo guardo. 

<< che succede? >>

<< succede che...che ti amo amore mio, piccola mia >>

<< cosa? >>

Mi tiro su allarmata ed in cerca di spiegazioni ma lui non proferisce parola e mi bacia, mi bacia così profondamente che ben presto finiamo a fare l'amore. Si addormenta subito dopo con la testa sul mio petto mentre mi tiene stretta in una morsa che divincolarmi sarebbe impossibile... però non mi dispiace. 

Sinceramente mi chiedo se resterà qui, qui nella mia vita. 


Nota autrice: vi ringrazio per l'affetto, le visualizzazioni, i commenti ed i voti. Che ne pensate di questo capitolo?
Questo in un certo senso è "l'ultimo capitolo" ufficiale.
Il prossimo sarà il CONCLUSIVO e si articolerà in 2 parti. =)

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