1O° capitolo (terza stagione):

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Piero sta con i baroncini, li sta facendo addormentare. Dato che abbiamo da poco finito di pranzare sto per lavare i piatti. Posiziono i piatti sul lavandino poi riempio la vasca con l’acqua tiepida mentre ci spruzzo una dosa di sapone per i piatti e la spugnetta. L’acqua scende perpendicolare ed il livello aumenta nel lavandino. Attendo che raggiunga il livello desiderato poi comincerò. Sento un rumore, dev’essere Piero che poggia i biberon sul tavolo. Sono di spalle ma lui non contento mi raggiunge e mi abbraccia forte da dietro mentre traccia una scia di baci umidi sul mio collo. Chiudo l’acqua e mi volto restando nel suo abbraccio.

<< i baroncini sono crollati, hanno una culla comodissima. Sono tenerissimi e si sono addormentati mano nella mano. Il mio ragazzo è già pronto a proteggere la mia piccolina >>

Ammette. Già, per la proprietà transitiva essendo io la sua piccola, Azzurra è la sua piccolina.

Lo bacio a stampo.

<< andiamo a farci le coccole? >> domanda mentre assume un’espressione tenerissima.

<< vorrei, prima però mi tocca lavare i piatti. Non si lavano da soli >>
<< quando mi permetterai di comprare una lavastoviglie??. Ti ho sposata per amore mica per farti fare le faccende domestiche! >> confessa.

<< u barunieddu >> confesso completamente innamorata e intenerita dalla sua dichiarazione.

<< tu sai che detesto le lavastoviglie. Non mi fido, lasciano i piatti unti >>

Sorride.

<< allora prendiamo una domestica. Così lei si occupa della casa e noi dei baroncini >>

<< guarda tra una domestica e la lavastoviglie preferisco la lavastoviglie >>

<< addirittura! >> dichiara sorridente.

<< sì, ci manca che solo che la sfortuna mi faccia assumere l’amante di mio marito. Escluso a priori >>

<< piccola, non ci sarà nessun’amante mai e spero che neanche tu sentirai mai il bisogno di averne uno >>

<< io ce l’ho già, da tempo. Piero Barone uno dei tenori de Il VOLO, ricordi?! >>

<< ah giusto. Vorrei sapere che ha quello più di me, non lo capisco. Non sei venale perciò non capisco cos’abbia più di me, è più bello? >>

<< lui, quando facciamo l’amore mi canta sempre qualcosa. Una meravigliosa canzone >>

<< ah sì? >>

Annuisco.

<< e lo sai amo la sua voce >>

<< cosa ti canta? >> domanda stringendomi di più, facendo sbattere i nostri toraci.

<< “Non farmi aspettare”, una loro canzone >>

<< beh se è tutto qui posso farlo anche io >> svela.

<< ah ma lui ha una voce pazzesca, non so se… >>

<< vieni con me e ti faccio vedere, o meglio, sentire >>

<< sono proprio curiosa >> dichiaro mentre mi trascina d’impeto in camera da letto. La radiolina è accesa, se i baroncini avranno bisogno li sentiremo ma a giudicare dal suono che si diffonde dalla radiolina dormono beatamente nella loro camera. Mi posiziona sul letto in ginocchio e mi priva dei vestiti alla velocità della luce, non fatico ad imitarlo con la stessa velocità ed intensità.

Non farmi aspettare:Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora