5° capitolo:

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Siamo nel van, stiamo andando in stazione per prendere il treno che ci porterà a Bologna dove si svolgerà il prossimo incontro con i fans alla Mondadori multicenter. Entriamo in stazione e dopo aver controllato il binario andiamo a prendere posto in treno. Ignazio sparisce nel vagone ristorante in cerca di un gelato lasciando noi 4. Ad Alice squilla il telefono, si allontana nel vagone accanto, vuoto, per parlare indisturbata. Gianluca si sfila gli occhiali da sole e la raggiunge a passo svelto accomodandosi su una poltroncina, alle spalle di lei che non si è accorta dell’arrivo del ragazzo abruzzese. Porta a termine la telefona e si volta, sorpresa. 

<< che fai qui? >>

<< ti ho seguita >>

<< volevi qualcosa? >>

<< parlare >>

<< di cosa Gian? >>

<< di quello che è successo tra noi questa notte >>

<< aha;  bello, divertente appagante, concluso >> sorride. 

<< concluso?. Baby sei già a questo punto. Sei già cotta di me, oh che dolce >>

<< cosa?, ti sbagli di grosso >>

<< quindi per me non provi nulla? >>

<< attrazione e stima >> confessa lei col sorriso disegnato sulle labbra. 

<< bene, reciproco. Allora possiamo giocare >> 

<< cosa?, giocare? >>

<< vuoi giocare con me baby? >>

<< in cosa consiste questo gioco? >>

<< continuiamo a fare ciò che abbiamo fatto questa notte. Quando abbiamo voglia, quando ci va ma non stiamo insieme perché non proviamo nulla oltre l’attrazione >>

<< l’obiettivo del gioco è? >>

<< semplice, appagarci e divertirci. Perde chi s’innamora per primo >>

<< oh fantastico Ginoble. Vado ad ordinare lo champagne, sarà dolce il gusto della vittoria >>

<< credi di vincere? >>

<< ne sono certa >>

<< ah beh allora cerco di dimostrarti subito il contrario  >>

La stringe tra le braccia per un dolce bacio. 

Io e Piero ci scambiamo un sorriso timido, adoro il modo in cui sorride ed adoro la sua bocca. È da bambino, è dolce ma allo stesso tempo accattivante. 

<< finalmente soli >> sussurra poggiando la sua tempia alla mia. 

Rispondo con un sorriso. 

<< Anto, vorrei essere sincero con te ma mi costa perché ciò che sto confessarti è imbarazzante >>

<< respira profondamente e dimmi tutto. Ey non ti dimenticare che ti adoro, lo sai. Te l’ho confessato questa notte. Sono l’ultima persona per cui devi imbarazzarti >>

Lo esorto sorridendo. 

<< ricordi a Roma dopo l’instore quando abbiamo scattato il seflie sulle scale? >>

Annuisco. 

<< mi hanno trascinato via ma io volevo stringerti ancora, baciarti. Sulla bocca. E lo voglio ancora >>

<< sei sincero? >>

Annuisce col suo sguardo tenero che fa centro peggio di un killer. 

<< puoi Barone, puoi >>

Sorride. Solleva una mano, ha quel genere di mano già da uomo. Perfetta, forte, abbronzata dal caldo, bellissimo e perenne sole siciliano. La poggia sulla mia guancia, per qualche accenno di carezza. Sento i suoi polpastrelli sfiorarmi teneramente mentre i nostri occhi si mescolano. Nero e castano. 

Diversi ma per certi aspetti simili, rientrano nella serie definita ‘occhi scuri’. Accenna un dolce sorriso poi con la mano libera si sfila gli occhiali dalla montatura rossa. Idolatrati ed amati nel mondo. Mi scopre il suo viso a breve distanza, regalandomi un atto di fiducia immenso. Scopre la sua bellezza, infondo quegl’occhiali dalla montatura importante coprono un bel po’ il suo bellissimo viso, per certi aspetti lo cambiano. Wow, è un viso intenso. Bellissimo. Lentamente chiude gli occhi poi si avvicina. Dapprima sfiora solamente le mie labbra, per un bacio a stampo in cui applica solo una leggera pressione che mi lascia un filo della sua saliva. 

Chiaramente e come sapevo non ha una grandissima esperienza. Ruota leggermente la testa ed applica più pressione nel rimettere le sue labbra sulle mie. Quasi subito domanda accesso per la sua lingua, socchiudo le labbra e le permetto di scivolare dentro la mia bocca. Comincia a ballare con la mia mentre le nostre labbra restano a contatto e contribuiscono a rendere dolce questo nostro primo bacio. 

Lo confesso, sbava leggermente ma mi piace. È questa sua inesperienza, questa sua purezza che lo rende ancor più sexy, attraente ed irresistibile. 

È un bacio lungo, caldo, profondo e condito da carezze lungo la schiena e sul collo. 

Ignazio lascia il vagone ristorante con una coppetta colma di gelato in mano. Passa davanti al vagone, con la porta spalancata, dove Alice e Gianluca parlano. Li nota con la coda dell’occhio ma prosegue, per tornare al suo posto. 

Appena il nostro bacio finisce nel suo campo visivo sgrana gli occhi sorridendo, abbandona la coppetta e lascia il vagone senza fare il benché minimo rumore. Torna sui suoi passi e s’infila nel vagone di Alice e Gianluca. 

<< Gian dammi il telefono, muoviti >>

<< che succede?, tieni >> domanda Gianluca sfilandosi l’iphone dalla tasca e porgendolo al siciliano. 

<< incredibileeeeeee >> grida Ignazio afferrando il telefono. 

<< COSA? >> domanda ancora il Ginoble. 

<< Anto e Piero stanno limonando duro, u capiste?. R’intra o trenu u vollero fare. Iddra u idolo miu jè >>

Dichiara Ignazio in preda alla gioia. 

<< Igna, guarda che non succederà niente. Anto adora troppo Piero, non gli farebbe mai sprecare la prima volta in un treno. Siediti e rilassati >>

<< come no?!. non ce la faccio più ad aspettare >> confessa Ignazio. 

<< Igna, te lo ripeto. Hai un problema serio >> ribatte Alice. 

<< che risolverò quando quei 2 si decidono >>

Ridono tutti e 3. 

<< dai raggiungiamoli >> li esorta Alice. 

Nota autrice: buon sabato a tutti, soprattutto ai/alle volovers. Oggi lasciate tanti commenti??. Succede qualcosa di particolare in questo capitolo, sono curiosa di conoscere le vostre opinioni. =)

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