14° capitolo (seconda stagione):

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<< adesso basta, ti alzi, ti vesti carina, ti trucchi e riprendi in mano la tua vita >> impone Alice con un filo di pancetta visibile che ospita il primogenito, sarà un maschietto. 

<< lasciami stare, fammi dormire >>

<< no!, sono mesi che fai così. Lavori poi ti chiudi in casa, chiudi le tapparelle e lasci il mondo fuori. Ok, sei pentita lo so ma Ed? >> domanda raccogliendo i brik di estathè vuoti. 

<< l’ho mollato >> 

<< perché?, potevi far finta di nulla e continuare a starci insieme >> 

<< ma io non lo amo Ed, non mi ha fatta innamorare in nessun modo >>

<< Anto, quant’è che non fai un pasto decente?. Qui nel tuo frigo ci sono solo surgelati ed insalata >>

<< non lo so >> rispondo. 

<< ok, adesso mi sto arrabbiando. Scendo a far la spesa. Qualcosa di salutare e fresco. Tipo pasta, carne o pesce, frutta e poi ti preparo il pranzo. Nel frattempo vatti a lavare. Se quando torno sei ancora a letto prendo il battipanni e ti colpisco senza pietà >>

<< sarai una mamma severa >> le dico alzandomi e chiudendomi in bagno. L’aspetto in cucina, ho fatto la doccia ed ho messo jeans e maglioncino. Si sa Londra è molto fredda, soprattutto in inverno. Appena spalanca la porta corro ad aiutarla. 

<< non dovresti fare questi sforzi ora come ora >> le dico afferrando le buste. 

Accidenti, sono pesantissime ma come ha fatto a portarle fin qui?. 

<< sono incinta mica malata >> risponde. 

<< siedi Anto, che ti preparo il pranzo >>

<< basta un panino >>

Mi guarda di traverso. 

<< io cucino, tu parli >>

<< di cosa? >>

<< lo sai, di quello che ti tormenta. Lo so che non si esaurisce al senso di colpa per essere stata con Ignazio. Io ci sono passata prima di te, ricordi?. Quel ragazzo è incredibile e manda in confusione ma guardami ora >> 

Indica prima la fede e la serie di anelli con diamanti incastonati sul suo anulare sinistro poi la pancia. 

<< non mi tormenta nulla >> rispondo mentre comincio a giocare e a fissare la frutta sulla tavola. 

<< passano gli anni e non cambi mai. Bisogna sempre tirarti fuori le cose con le pinze. Dimmi di Piero, vi siete innamorati prima di me e Gian, la vostra è stata fin da subito una storia seria. Vi siete amati moltissimo. La vostra è stata la favola moderna più bella ed ora?, guarda. Com’è potuto succedere?, so che sei testarda ma credevo che ad un certo punto avresti abbassato le difese per l’amore immenso che ti lega a lui >>

<< le difese sono crollate ma adesso la situazione è capovolta. È lui che non può perdonare me >>

<< ma certo che ti perdona, eravate ubriachi. Tu lo ami e vuoi solo lui. Tra te e Ignazio non è iniziato nulla, ha perdonato me Gianluca e ho tenuto per 6 mesi le storie in parallelo figuriamoci Piero >>

<< chiaramente Piero non mi ha amata e non mi ama come e quanto Gianluca abbia amato ed ama te >>

Scola la pasta e la condisce con un sugo a base di carote ed erbette. Mette i piatti in tavola poi aggiunge salviette, forchette e bicchieri. Mi alzo a prendere l’acqua dal frigo. 

Non farmi aspettare:Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora