2O° capitolo:

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Ok, eccoci all'ultimo capitolo. Diciamo che potrei cambiare idea, nel senso che da domani potrei iniziare con la seconda stagione di QUESTA storia anziché iniziare la storia nuova ma sta a voi, se arrivano tanti commenti partirò domani col 1° capitolo della seconda parte altrimenti manderò in 'vacanza' per un pò i protagonisti di questa storia ed inizierò la nuova domani. 
Buona lettura, grazie. 

<< u barunieddu siamo gli unici al mondo che si fanno la doccia prima di andare al mare >> gli faccio notare mentre ci spogliamo reciprocamente e poi entriamo in doccia. 

<< ma noi la facciamo con amore >> mi informa mentre mi prende in braccio e mi posiziona sulla mensola in cemento qui nel box. Tira la porticina poi apre l’acqua. Tiepida e appena comincia a scivolare verso il basso mi raggiunge e posizionandosi tra le mie gambe comincia a baciarmi. L’acqua ci copre bagnandoci lentamente. 

<< ci dobbiamo andare per forza al mare? >> sussurra sulle mie labbra. 

<< preferirei restare qui con te ma l’abbiamo promesso ai tuoi >> rispondo. 

E le parole svaniscono per lasciare spazio ai gemiti, ai versi rochi di piacere, all’ansimare frutto della passione ma soprattutto dell’amore che ci lega. 

[…]

Arriviamo in spiaggia in ritardo e da soli, sono già tutti lì. Li raggiungiamo allo stabilimento. 

<< ciao >> esordiamo. Ci salutano tutti sghignazzando ma facciamo finta di nulla. Ci spogliamo e prendiamo posto. 

<< chi vuole un gelato? >>  domanda Mary. 

Varie mani si alzano. 

<< io non lo voglio ma ti accompagno >> le dico. 

<< grazie cognata >> 

Lasciamo le sdraio e ci incamminiamo. 

<< signorine? >> ci richiama Piero. Ci voltiamo. 

<< sì? >>

<< vestitevi, tutte e 2. Non sarei felice nel sapervi al bar in costume >> ammette. 

Sorrido, lo raggiungo. Indosso gli shorts e la canotta poi mi chino a lo bacio appassionatamente. 

<< torno tra poco gelosone mio >> 

Sorride e mi ruba un altro bacio a stampo poi mi alzo e lascio con Mary gli ombrelloni per andare al bar. 

<< ey moretta, sei bellissima >> dichiara un ragazzo avvolgendomi il collo con un braccio. Spingo via malamente il su braccio dal mio collo. 

<< non toccarmi >> gli dico.

<< possiamo almeno conoscerci? >>

 << no >>

<< perché? >>

<< ha detto che non ti vuole conoscere vattene >> interviene Piero

<< e tu chi sei? >>

<< sono quello che, se non la lasci in pace, mette fine ai tuoi giorni. E’ la mia fidanzata e non si tocca. È chiaro? >>

<< chiarissimo, pace fratello >>

<< stalle alla larga >> ringhia il Barone. 

Il ragazzo sparisce. 

<< vi scorto fino al bar amori miei >> c’informa Piero avvolgendo le sue braccia attorno ai nostri colli. 

<< se vuoi venire metti la maglietta >> lo informo guardandolo molto seriamente negli occhi. 

<< subito amore >> risponde.

Infila la canotta e ci accompagna al bar. 

<< troppo belle siete, troppo. Non vi posso lasciar sole >>

<< no fratello il problema è che sei ansiolitico. Sappiamo difenderci >> entriamo nel bar. 

<< lo so Mary, so che siete coraggiose e forti. È che io sono geloso >> ammette. 

Ci avviciniamo al bancone, c’è una barista. 

<< ciao, vorrei…. >> Mary prende i gelati per tutti. 

<< e tu bellissimo cosa prendi? >> domanda lei mentre sistema i gelati in una bustina. 

<< niente >> risponde Piero. 

La barista porge la busta a Mary con lo scontrino. Mia cognata sfila 10 euro dalla tasca dei pantaloncini mentre la barista, con indosso solo un bikini si avvicina a Piero. Gl’accarezza il torace, coperto dalla canottiera, con due dita. 

<< potresti prendere me >>

La barista vuol chiaramente morire giovane. 

<< sposta la mano >>

<< perché? >> domanda lei. 

<< perché sono fidanzato ed innamorato. Sto con la donna dei miei sogni e neanche ti vedo. Il confronto è schiacciante. Grazie per i gelati. >>

Con un colpo di testa fa segno a Mary di seguirci. Avvolgo il suo collo con un braccio. 

<< sei stato molto carino >>

<< sono stato onesto piccola. Comunque tu sotto sotto sei sicula >>

Gli sorrido. 

<< ci sei rimasta male? >>

<< mi sono ingelosita >>

<< sono tuo, lo sarò sempre. Ti amo >>

<< ti amo u barunieddu >>

Sorride. 

Mi solleva prendendomi in braccio come una bambina. 

<< noo, soffro di vertigini >>

<< lo so ma da qui non scendi >> impone con lo sguardo malizioso. Le mie gambe cingono lievi i suoi fianchi. 

<< che ne dici se raggiungiamo la piattaforma laggiù a largo e stiamo un po’ soli?. Ho voglia di ricoprirti di baci >>

<< a patto che dopo, quando torniamo in hotel rivediamo le tue esibizioni a ‘Ti lascio una canzone’ >> 

<< ancora? >>

<< non mi stanco mai, non ci uscivo la sera per vedere cantare Piero Barone. Sotto sotto mi piacevi già >>

<< ma ero basso, grasso e con le orecchie a sventola…però pacioccone >>

<< eri tenero, ispiravi coccole >>

<< ecco, a proposito di coccole, andiamo? >>

<< devi accettare il compromesso e rivedere le esibizioni >>

<< accetto amore, accetto tutto ciò che può renderti felice >>

<< tu mi rendi felice >>

<< tu rendi felice me >> risponde. Mi bacia e si avvia al mare. Raggiungiamo la piattaforma a nuoto poi ci saliamo e dopo aver preso fiato ci facciamo le coccole. Il sole, il mare, la Sicilia, l’estate ma soprattutto lui. 

Dammi amore da star male, stai con me. Credo che il tempo per noi sia adesso, ora. Dammi amore da star male. Fammi bene, stai con me…PER SEMPRE. 

Proprio come dice la loro canzone.

-fine- 

Non farmi aspettare:Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora