14°capitolo (terza stagione):

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Atterriamo a Roma verso le 14.30. il programma verrà registrato domani pomeriggio. Ci dirigiamo in hotel. Siamo solo noi 4, che strano partire senza i bambini. Mi sembra di tornare indietro nel tempo, quando eravamo fidanzati. Con un van ci portano in hotel, extralusso. Abbiamo prenotato 2 mega suite. Davanti all'entrata dell'hotel c'è una marea di ragazzine e sono le 16.30.

<< ma cosa? >> domando scendendo dalla macchina seguita dagli altri e mentre i facchini afferrano i nostri trolley. Molte urlano nel vedere Piero e Gianluca, alcune sono fans.

<< ma come facevano a sapere che sareste venuti qui? >> domando rivolgendomi a due terzi de IL VOLO.

<< Anto mi sa che oh mamma, questo è l'hotel in cui verranno i 1D >>

<< ma figurati se... >> dico poi mi guardo intorno, è pieno di striscioni per loro. Sgrano la bocca poi entriamo in hotel.

<< no cioè mi fanno cornuto proprio qui, magari nella stanza accanto >> si lamenta Piero.

<< e io che devo dire?!. Mi cornifica con un anoressico >> si accoda Gianluca.

<< Lou non è anoressico >> ribatte Alice.

<< eh, io ho il problema opposto. 1,80, occhi verdi, riccio e fisico strutturato. Chi rischia di più? >> domanda Piero all'amico.

<< come siete melodrammatici. Su andiamo in camera >> li esorto.

Qualche ora dopo, informo Piero. Gli dico che esco un secondo per andare in farmacia a prendere il flacone di acqua di mare, uno dei rimedi per combattere la mia sinusite cronica. Lo lascio davanti alla tv, sta guardando un film con Angelina Jolie. Scendo in ascensore e il portiere mi blocca.

<< signora Barone deve uscire? >>

<< sì, cosa succede? >>

<< un attimo, le chiedo di attendere. Stanno arrivando i One Direction. È tutto bloccato. Ci sono poliziotti e carabinieri. Li lasciamo entrare poi potrà uscire, è per la sua sicurezza >>

<< ok, però in cambio mi concedete di fare una foto con loro >>

<< si può fare >> risponde.

Sorrido. I ragazzi sfilano sotto i miei occhi. C'è Louis, in testa.

<< Anto, che bello. Ci speravo >> mi corre incontro e mi abbraccia. Comincio a salutarli tutti, baci ed abbracci.

Harry mi prende letteralmente in braccio. Devo fare attenzione sono pur sempre incinta e di due gemelli, di nuovo.

<< ciao principessa. Finalmente ti posso guardare negli occhi, non mi bastano le mail che ci scambiamo >> ammette baciandomi lo zigomo. Ci scambiamo tonnellate di mail; ci scriviamo cose ironiche, frecciatine ed anche cose piccanti. Ci provochiamo reciprocamente. Piero sa tutto come sa che non ha nulla da temere, sa che lo amo veramente ma Harry Styles, nella mia vita, rappresenta... non basterebbero un milione di parole per spiegarlo. È arrivato in un momento delicato e particolare della mia vita, prima che conoscesi Piero personalmente, mi ha risollevata e mi ha riportata a vivere. Gli sono debitrice di emozioni, è per merito della sua voce se sono diventata loro fan, se non fosse per lui ora non sarei qui.

Cominciò tutto casualmente e il resto è storia, devo ammetterlo nel periodo che ho abitato a Londra ci siamo frequentati molto...anche se stavo col suo migliore amico. Harry sa di avere un potente ascendente su di me, sa di potermi gestire semplicemente schioccando le dita, sa che pendo dalle sue labbra, sa delle emozioni che mi dona con la sua voce. È consapevole ed a conoscenza di tutto. Tutti hanno un debole, il mio si chiama Harold Edward Styles e forse infondo al cuore lo so che qualcosa tra me e lui è in sospeso.

Non farmi aspettare:Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora