18° capitolo (seconda stagione):

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Sera, eccomi qui ad aggiornare. Vi chiedo di leggere questo capitolo mentre ascoltate la canzone: LA DONNA DEL MIO AMICO dei Pooh. Vi ho linkato anche il video ufficiale da youtube. Che dire?!, grazie, grazie e ancora grazie. 
Mi raccomando, perchè aspetto con ansia i vostri commenti. Buona lettura. 

18°

12 ore al mio matrimonio con Piero. Sono nel panico più totale. Mi sto riprovando il vestito per la trentesima volta in questa giornata, sono troppo emozionata. Voglio accertarmi sempre più che sia perfetto. Respiro profondamente per controllare l’ansia. Luci accese, Piero non c’è. E’ diverso da Gianluca, è all’antica e fedele alle tradizioni.  È in hotel con la famiglia. Cammino avanti ed indietro, sto scavando solchi sul parquet. Ho caldo, freddo, fame, sete e sonno ma se provo a sdraiarmi resto a fissare il soffitto con gli occhi sgranati. 

Mi spoglio e mi rivesto, è ormai notte alta. Cerco di ammazzare il tempo, dovrei fare un sonno depurativo, ristoratore e tonificante ma sono talmente in fibrillazione che di dormire non se ne parla questa notte. 

Mi sdraio per un po’ poi mi alzo, poi mi risdraio poi mi rialzo. Guardo un po’ di televisione, poi la spengo per ascoltare la musica. Decido di fare uno spuntino, con latte e cereali. 

Poi riordino i cd, i libri. Sono in crisi più totale. Vorrei sentire Piero ma i suoi genitori, secondo la tradizione, ci hanno ritirato i cellulari, li riavremo domani…o meglio tra poche ore dopo il sì. 

Appena finisco di riordinare mi accorgo che è appena sorto il sole. Ho passato l’intera notte in bianco. Sono proprio pessima. Mi vesto velocemente e corro al bar, ho voglia di cappuccino e cornetto rigorosamente semplice. Faccio due chiacchiere col barista, giusto per sprecare tempo.

<< allora Anto, come ti senti?. È il gran giorno >>

<< sì, alle 11 >>

<< anticipami, farai ritardo? >> 

<< chissà >> dichiaro ridendo. 

<< beh è questione di ore e sarai la signora Barone, come ti senti? >>

<< agitata, emozionata, spaventata…un dizionario di emozioni >> confesso. 

<< e Piero? >>

<< non lo so, lo conosci è all’antica. Ha passato la notte in hotel con la famiglia >>

<< e vuoi farmi credere che non avete massaggiato di contrabbando?! >>

<< le nostre mamme ci hanno sequestrato i telefoni >>

Ride. 

<< ti saluto, devo andarmi a lavare. Ho bisogno di un bagno caldo rilassante. Grazie, ci vediamo >>

<< certo, di niente, congratulazioni >>

<< grazie >> ondeggiando la mano mi congedo e torno a casa. Sgrano gli occhi, ci trovo Ignazio. 

<< che fai qui a quest’ora? >>

<< noi dobbiamo parlare. Tu lo sai bene! >>

In effetti, non abbiamo mai affrontato l’argomento, dopo quel giorno. Sono passati mesi. Credevo non ce ne fosse bisogno ma forse m’illudevo e basta. 

<< ok >>

<< questo giorno è particolarmente difficile per me, Anto io…. >>

<< ho capito Igna >>

<< ho cercato in lungo e in largo le parole giuste per parlarti ma è stato inutile. Così mi sono appellato alla musica >> 

Non aggiunge altro, prende posto al pianoforte di Piero, posizionato qui nel salotto e comincia a suonare “La donna del mio amico “ dei Pooh. Mi fa emozionare; la sua voce, il piano, quelle parole. Si rialza. 

<< ho accettato ma Anto io…, non riesco a dimenticarti. Ti sento dentro. Scusa, scusa se lo faccio oggi ma era giusto che lo facessi proprio oggi. Siamo rimasti in bilico, anche se tu sei tornata insieme a lui volevo che ci fosse una conclusione per noi >>

<< Igna io…, devo ammetterlo. Io provo qualcosa di molto forte per te ma… >>

<< ma ami lui di più, lo so. L’ho sempre saputo. È quello che mi sono ripetuto quando mi sono reso conto di guardarti con occhi diversi >>

<< scusa ma lui per me è tutto. Non posso rinunciare a lui. Non riesco a rinunciare a lui ma so rinunciare a te, posso rinunciare a tutto ma non a lui >>

<< tutto chiaro, vorrà dire che per noi sarà nella prossima vita >>

<< assolutamente Boschetto, ti porto sempre qui >> confesso poggiando la mano sul mio cuore. 

<< lì?, e Piero?, lui dov’è? >>

<< nella mia anima… non posso aspettare un’altra vita per stare con lui , il tempo per noi è adesso >>

<< mi basta questo per capire che lui conta più di me. Per stare con me riesci ad aspettare la prossima vita mentre lui lo vuoi a tutti i costi adesso. Per lui ti sei convertita al matrimonio, quando non ne hai mai voluto sapere. Hai fatto un viaggio infinito Londra-Naro per inginocchiarti ai suoi piedi e fargli tu la proposta. Siete voi la coppia, io sono di troppo… >>

<< Igna? >>

<< sì? >>

<< lo sai, prima di Piero ho avuto altre storie. Però devo ammettere che il più importante dopo lui sei tu, neanche Andrea che è stato il mio primo amore. >>

Sorride. 

<< forse dovremmo salutarci >> mi fa notare. 

<< non vieni in chiesa? >>

<< certo ma intendevo salutarci in queste vesti. Tra poco sposerai uno dei miei fratelli, dobbiamo riprendere ad essere amici. Solamente amici >>

<< sì, è vero. Hai ragione >>

Si avvicina prepotentemente. Lascia scivolare le sue mani sui miei fianchi e la sua bocca sulla mia. Un bacio dolce e profondo prende vita, si chiude così un capitolo breve ma importante della mia vita.   Riempio la vasca con acqua tiepida ed il mio adorato bagnoschiuma al cioccolato bianco, ne verso un bel po’ per ottenere le bolle. 

M’immergo in quell’acqua tiepida e profumata che rilassa i miei sensi. Appoggio la testa nell’apposito cuscinetto. Wow, di questo passo potrei addormentarmi e considerando che sono reduce da una notte insonne un sonnellino non ci starebbe male. Resto a mollo il tempo necessario a farmi venire un bel sonno poi mi sciacquo rapidamente via la schiuma e mi asciugo. Indosso l’intimo e dopo aver regolato la sveglia mi addormento profondamente. 

90 minuti. Non posso dormire di più, perché arriveranno la parrucchiera e la truccatrice. 

Non farmi aspettare:Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora