Capitolo 30 - Con Te -

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*tempo dopo*

Levi POV

Da quando T/n è...
Non mi sono più ripreso, non sono riuscito ad andare avanti e non credo ci riuscirò mai. Siamo riusciti a prendere il walla Maria e quando siamo tornati, anche se eravamo solo un piccolo gruppo, soprattutto rispetto al numero in cui eravamo partiti, ci hanno accolto calorosamente, festeggiando. Erwin si è salvato, è l'unico sopravvissuto di quella missione suicida, già... l'unico... non si sa nemmeno come si sia salvato dato che non ricorda nulla dopo aver visto il terzo lancio del bestia.
Come ogni giorno prendo il mio cavallo e vado nel prato dove l'ho portata al suo compleanno. Prendo il mazzo di fiori che ho portato e mi faccio strada tra i fiori, ormai sbocciati ma inizia a piovere a dirotto. Anche se a dir la verità non mi importa, continuo a camminare raggiungendo poi una lapide.

(immaginate la scena come nell'immagine)

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(immaginate la scena come nell'immagine)

T/n T/c

Il soldato più valoroso dell'umanità e grande risorsa per il corpo di ricerca

shinzou wo sasageyo

Tsk, il suo nome e 17 stupidissime parole su una roccia non bastano minimamente a ricordare tutto ciò che era, questo non è nemmeno paragonabile a lei. 17 parole che non hanno significato. Non si saprà mai quanto era bella, forte, quanto era intelligente. 17 parole non possono raccontare tutto ciò che di buono e giusto ha fatto, ciò che ha passato, tutta la sofferenza e il dolore che portava con sé ma che ha trasformato nella sua forza, tutto quello che l'ha resa... lei, 17 parole non possono dire quanta gente ha aiutato e salvato, non possono esprimere il suo enorme coraggio e forza d'animo... 17 parole possono racchiudere il suo sorriso, la calda luce nei suoi occhi che si accendeva quando era felice, i suoi abbracci, la sua risata? O le sue lacrime, le grida silenziose che teneva dentro e quelle che lasciavano le sue dolci labbra nei momenti più dolorosi?
LEI NON È SOLO 17 PAROLE!

Mi inginocchio e inizio a piangere, mi siedo e appoggio la schiena alla fredda roccia della lapide, immaginando che sia lei, che mi cinge fra le sue braccia, che poggia la sua testa sulla mia e mi sussurra parole dolci.

Levi: "perché... perché... perché mi hai lasciato! LO AVEVAMO PROMESSO! NON SAREMMO MAI PIÙ STATI SOLI!
CON TE ERO ME STESSO, CON TE NON MI DOVEVO NASCONDERE, CON TE POTEVO PIANGERE, RIDERE E NON ESSERE GIUDICATO!
Con te ero felice... con te... con te... solo con te... con te ho imparato ad amare. Con te e con nessun altro!"

Continuo a piangere ma smetto di urlare.

Levi:" domani andremo a vedere il mare... e tu non ci sarai... Tsk sono stanco di parlare con un pezzo di roccia, io ti voglio qui... la mia ragazza, la mia mocciosa, la mia famiglia... la mia t/n... il mio... tutto..."

Con Te (Levi X Reader)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora