Capitolo36

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MOMO POV'S.

Quella stessa sera dopo aver passato del tempo con i nostri amici, io e Shoto decidemmo di tornare a casa insieme, più nello specifico tornammo a casa sua. Suo padre, a detta da lui, non era in casa poiché partì per un viaggio di lavoro, quindi potemmo, dopo del tempo, stare insieme e non pensare a niente e nessuno.

Eravamo in macchina, ancora una volta, in silenzio, ma la sua mano sulla mia coscia non mancava mai. "Shoto" dissi rompendo quel silenzio e girandomi verso di lui. "Non credevo che volessi vivere con me". Misi una mano sulla sua e gliel'accarezzai.

"Vivere con te, aspettando il momento adatto per sposarci, è tutto ciò che desidero ora. Ho avuto momenti davvero brutti nella mia vita, in solitudine ma da quando ci sei tu, non mi sento più solo. Tu sei sicura di voler vivere con me? Perché a questo punto la tua domanda mi potrebbe far capire che tu sia in dubbio" vidi sul viso di Shoto accentuarsi della tristezza. Io scossi la testa e sciolsi la coda alta che portavo sempre, mettendo i capelli tutti su un lato.

"Sono sicura" gli strinsi la mano e poco dopo arrivammo a casa sua. Parcheggiò la macchina e scendemmo dirigendoci all'entrata. Aprì la porta, accese le luci e ci togliemmo le scarpe. Poggiai la borsa a terra ma non mi resi conto che fosse in mezzo ai piedi, letteralmente, e quasi non caddi, ma Shoto si mise prontamente davanti a me e mi prese al volo, io misi le braccia intorno al suo collo e lui le mani sui miei fianchi, i nostri sguardi si incrociarono...

Da qua inizia una smut, scriverò anche quando è finita, così che possiate continuare con la storia nel caso non vogliate leggerla.

I suoi occhi bicolore mi ipnotizzavano sempre, mi hanno attratta dalle superiori, ma un tempo erano così spenti, si poteva percepire la poca voglia di vivere mentre ora i suoi occhi brillavano. Lui rimase lì a fissarmi ma poco dopo le nostre labbra si incontrarono e con esse le nostre lingue. Mise una mano dietro il mio collo e iniziò ad accarezzarlo mentre con l'altra fece il giochetto della mano sotto la gonna, gli mordicchiai il labbro inferiore e lui sorrise. "Ti porto di sopra" mi prese in braccio cosicché potessi mettere le braccia intorno alla vita. Mentre saliva le scale con me in braccio iniziò a slacciarmi il vestito, abbassando completamente la zip e abbassando le spalline, facendomi rimanere in reggiseno. Il suo sguardo era pieno di lussuria e insieme al suo, il mio. Una volta in camera mi fece scendere e il vestito cadde da solo, facendomi rimanere in intimo. "Nero e con il pizzo, allora avevo indovinato prima" si avvicinò a me e misi una mano sul mio sedere stringendolo forte, io sobbalzai e gli pizzicai istintivamente una spalla. "Ahia..." sussurrai appena e alzai lo sguardo su di lui. Mi avvicinai per lasciargli tanti baci umidi sul collo e nel frattempo gli slacciai la cintura e i pantaloni e di colpo glieli abbassai, tornai a baciarlo, questa volta sulle labbra e con i piedi tolse definitivamente i pantaloni, lo presi dalle spalle e lo faci coricare sul letto, lui prima che appoggiasse il busto si tolse la maglietta. Entrambi rimanemmo in intimo, io mi posizionai sopra di lui con le gambe aperte e mi abbassai con il busto. Una mano sorreggevo il mio corpo, mentre con l'altra gli portavo i capelli all'indietro.

Portò le mani dietro la mia schiena e con un colpo solo slacciò il reggiseno, me lo sfilò completamente ed io mi misi seduta su di lui. Con ancora le mutande iniziai a fare dei movimenti su di lui facendogli aumentare l'erezione sotto di me mentre lui portò entrambe le mani sul mio seno palpandolo in modo dolce ma al contempo desideroso, desideroso di avermi completamente. Mi prese dai fianchi e mi fece stendere, si mise appena sopra di me e mi sussurrò all'orecchio "Ci penso io questa volta a te..." Mi lasciò un piccolo bacio sul collo, poi sul mento, di nuovo sul collo, in mezzo al seno, alla pancia, sotto l'ombelico fino ad arrivare all'orlo del pizzo delle mie mutande. Mi fece aprire completamente le gambe e si posizionò con il viso in mezzo, prese con le dita le mutandine e me le sfilò facendomi rimanere completamente nuda. Mise le mani dietro le mie cosce accarezzandole e con la bocca decise di baciare la mia intimità utilizzando più volte la lingua. Non appena iniziò istintivamente inarcai la schiena e strinsi le lenzuola emettendo un piccolo gemito. Guardai poi nella sua direzione e il suo sguardo era diretto verso di me, i suoi occhi bramosi non facevano altro che guardarmi, il suo viso in mezzo alle mie gambe non mi fece capire più nulla e misi una mano tra i suoi capelli, perfettamente in mezzo ai due diversi colori e glieli tirai appena facendogli percepire tutto il piacere, anche se il tremore delle mie gambe e del mio bacino parlavano per me. "S-shoto...SHOTO" gettai un urlo e buttai completamente la testa all'indietro, lui si allontanò dalla mia intimità e si avvicinò a me baciandomi le guance più volte. I nostri sguardi si incrociarono di nuovo, si fece spazio tra le mie gambe con le sue, misi le mani tra i suoi capelli ed entrò dentro di me. Si torturò il labbro più volte, spostando il suo sguardo dai miei occhi alle mie labbra al mio seno più e più volte. Spingemmo insieme fino a quando insieme raggiungemmo il culmine del piacere gettando entrambi la testa all'indietro ed emettendo gemiti che riempivano il silenzio in quella stanza. Lui si spostò da sopra di me e si buttò sul letto mettendo entrambe le mani sul viso cercando di regolarizzare il respiro. Io sorrisi, misi le mani sul mio ventre e non smettevo di sorridere. Con lui, tutto era così bello. Con la luce che proveniva dal comodino ancora accesa entrambi ci addormentammo abbracciati e ancora con il nostro odore addosso.

quadrifoglio || todomomoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora