Abuse

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Harry era completamente scombussolato quel giorno che aveva mangiato tutte quelle schifezze. Si era sentito anche male ma non l'aveva fatto notare a Louis.
Pensava fosse una delusione per lui e non voleva deluderlo ancora di più.

Harry si trovava sul divano, a guardare una serie TV. Louis era a lavoro quel pomeriggio, era stato a casa solo di mattina.
Il suono del campanello, fece sobbalzare il riccio. Pensò fossero i ragazzi, anche perché Louis era a lavoro e anche se fosse tornato prima, lui apriva sempre con le sue chiavi.
Così, con sguardo confuso, andò alla porta, aprendola.
Le gambe iniziarono a tremare e il suo cuore a battere potentemente, quando vide chi aveva davanti.
Suo padre Desmond.

Harry: "t-tu-cosa-c-ci fai q-qui?" balbettó.

Des: "levati! brutto frocetto! sono venuto a prendere delle cose che ho dimenticato!" disse, scansando Harry, che barcollò, quasi cadendo per terra.

Così, Des, andò al piano di sopra, facendo tantissimo rumore. Harry pensò stava prendendo delle cose nella camera da letto, che una volta, era quella dei suoi genitori. Non osò seguirlo, restò nel salone.
Le gambe continuavano a tremare e le mani gli sudavano, per non parlare del suo povero cuore.
Dopo un po', il rumore di tutto quel casino, cessò. Harry sentì Des scendere le scale, con una busta in mano.
Si avvicinò al riccio, che nel frattempo tremava di paura. Lo squadrò da testa a piedi.

Des: "quanto sei brutto! sei ancora più brutto di prima e scommetto anche più frocio! non è così?!" urló all'ultima frase.

Harry continuava a guardare ai suoi piedi, sperando che quel mostro andasse via.

Des: "avanti dillo! "sono un frocio"!" urló.

Harry si rassegnò, non voleva farlo arrabbiare di più.

Harry: "s-si, s-sono un f-frocio." disse.

Des: "lo sapevo! brutto bastardo! vieni qui!" urlò, prendendo Harry da un braccio e trascinandolo per terra.

Des: "sei inutile! ora ti faccio vedere a cosa servi! brutto frocio, chissà da quanti te lo fai mettere il quel culo, eh!" urló, facendo mettere il riccio a pancia in giù, dopo avergli dato uno schiaffo in pieno viso.

Harry: "n-no ti p-prego." singhiozzò, ma le mani di Des erano già incollate al suo corpo.
Provò a dimenarsi, ma era inutile, era troppo debole.
A quel punto, Des, gli abbassò i pantaloni e successivamente anche i boxer.

Des: "questo ti meriti, frocetto di merda!"

Parole che facevano male come lame. Come le stesse lame che Harry usava per farsi del male.

Iniziò a schiaffeggiarlo sulle natiche.
Bruciava di dolore, a quel punto scoppiò a piangere.
Quando la sua pelle diventò completamente rossa, Des, entrò dentro di lui, senza prepararlo, nè lubrificante, nè saliva, nè nulla. Entró con forza dentro di lui e a quel punto Harry gettó un urlo di dolore.

Des: "sta zitto! tanto ti piace, non è così! eh frocio!" urló, insieme a dei gemiti e continuando a dare degli schiaffi al riccio.

Harry, desiderava solo che Louis fosse lì, ma ovviamente lui non era mai stato fortunato, mai.

Harry: "t-ti prego b-basta! a-ahi-ahia!"

A quel puntò, Des lo tirò all'indietro per i capelli, e il dolore aumentò.
Non poteva fare altro che piangere, urlare e sopportare.

Dopo qualche minuto, Des si riversò fuori da riccio e lasciò la presa dai suoi capelli.
Harry si rivestì, pensando che tutto quello fosse finito, ma no.
Un pugno arrivó sul suo occhio sinistro e un'altro sullo zigomo.
Infine un forte calcio sullo stomaco, che lo fece piegare in due.

Des: "muori brutto bastardo!" disse, per poi andare via.

Harry restó sul pavimento. Non aveva nemmeno la forza per alzarsi. Cominciò a piangere, sperando che Louis arrivasse.
Dopo pochi minuti, si rannicchiò in un angolo, con le ginocchia al petto e continuando a singhiozzare.
...
Louis: "amore!" lo chiamò Louis, entrando in casa.

Nessuna risposta. Solo singhiozzi, provenivano dal salone.
Louis lo cercò, trovandolo nella stessa posizione di un'ora fa.

Louis: "Harry! dio santo-piccolo, che hai fatto!" urló quasi, prendendo il riccio fra le sue braccia.

Harry non rispose. Continuò a singhiozzare e a piangere, si strinse a Louis, prendendo la felpa del più grande i due pugni, come se avesse paura che scappasse.

Louis: "ehi ehi, piccolo, calmati, sono qui." sussurrò, accarezzandogli i capelli.

Harry continuò a singhiozzare.

Louis: "cosa è successo,Harry? ti prego, dimmelo." disse, accarezzando il riccio.

Harry provó a parlare.

Harry: "l-l-lui." singhiozzó.

Louis: "lui? lui chi?" disse confuso.

Harry: "p-papà." disse, per poi scoppiare nuovamente a piangere.

Louis: "papà?! Harry cosa è successo!" disse, continuando ad accarezzare il riccio.

Louis notò l'occhio violaceo del riccio e lo zigomo arrossato.

Louis: "piccolo-cosa ha fatto? ti ha picchiato?" disse, asciugando con due pollici le lacrime del riccio.

Harry annuí leggermente.
Louis lo strinse.

Harry: "n-non s-solo." balbettó.

Louis: "cosa amore? cosa ti ha fatto? lo uccido,te lo giuro."

Beh, Louis non se lo sarebbe mai aspettato.
Harry pianse, insieme ai singhiozzi.

Harry: "i-io n-non v-volevo." singhiozzò.

Louis: "no, piccolo..non dirmi che-"

Harry annuí, per poi continuare a piangere.
Louis lo abbracció, tanto forte, forte che quasi gli faceva male.

Louis: "nono amore mio, sono qui." sussurrò, cercando di fermare il pianto isterico di Harry.

Harry: "a-avevo p-paura, L-Louis." singhiozzò.

Louis: "nono amore, sono qui con te, non ti lascio più solo, okay?" sussurrò, accarezzando e stringendo il riccio.

Harry cercò di calmarsi, anche se ancora sentiva gli schiaffi, le urla e le mani di Des dappertutto e il dolore al fondoschiena.

Louis: "va tutto bene, shh..lo denuncieremo insieme, te lo giuro, non ti toccherà più, amore mio, sta tranquillo." sussurrò.

Your Skin and Bones || Larry.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora