I Love U

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*Ore 11:34.*
Harry aveva appena aperto gli occhi. Louis era lì, che lo guardava.
Si ricordò quello che era successo la sera prima.

Harry non capiva perché tutte le cose brutte dovessero succedere sempre a lui.
Si sentiva sfortunato, sbagliato, brutto, un'errore.
Harry non sapeva perché la sua vita fosse così, beh, così orribile.
Non mangiava. Aveva smesso di mangiare, e se mangiava, vomitava o si sentiva in colpa. Si preoccupava delle calorie, si preoccupava se doveva uscire con qualcuno e dovesse mangiare. Oh, mangiare. Bella cosa eh. Già.
Non mangiava perché la gente lo aveva convinto che fosse grasso. Ma lui non lo era.
Era convinto che fosse brutto, ma non lo era.
Si tagliava. Oh beh, perché si tagliava? che senso ha farlo? lo faceva, sì. Era come una dipendenza ormai. Non aveva nessuno con cui parlare, a cui raccontare il suo dolore, con cui sfogarsi, così gettava tutta la sua rabbia, il suo dolore e il suo terribile odio per se stesso, con le lamette.
I suoi genitori. Perché non gli volevano bene? Eppure lui non gli aveva mai fatto nulla. Lo facevano sempre sentire sbagliato. Sbagliato, perché poi? perchè era gay. Non era colpa sua se gli piacevano i ragazzi. E poi che importanza aveva questo? era innamorato di un ragazzo, e allora?
Tutti lo prendevano in giro a scuola. Perché? Beh, non si sapeva perché. "Forse perché sono orribile." pensava Harry.
Ma Harry non aveva nulla che non andava, era perfetto così.
Adesso, aveva degli amici. Che bello dirlo, degli amici. E uno splendido fidanzato. Il ragazzo che amava più della sua stessa vita. Ma i segni rimangono, come le cicatrici sulla sua pelle.

Louis: "buongiorno, babe." disse leggermente Louis baciando il riccio sulla fronte.

Harry si stiracchiò leggermente, per poi sbadigliare. Louis osservò la scena. Era così bello Harry. Così dannatamente bello.

Harry: "g-giorno, Lou." disse il riccio assonnato, stringendosi al liscio.

Louis: "sei così bello, come fai ad esserlo?" chiese il liscio accarezzando i capelli del più piccolo.

Harry arrossì.

Harry: "semplice, non lo sono." disse il riccio ridendo. Beh, ridendo per non mostrare la tristezza.

Louis: "lo sei cazzo! tanto." disse il liscio.

Harry sorrise ma scosse la testa in segno di negazione.

Louis: "ammettilo." disse il liscio mettendo un dita su una fossetta del riccio.

Harry: "n-no, non lo sono, per niente." disse il riccio continuando a sorridere.

Louis: "stupido, sei bellissimo." disse il liscio.
Harry guardava Louis come non guardava nessun'altro. I suoi occhi brillavano quando incrociava quelli blu di Louis.

Louis prese il viso di Harry tra le mani, per poi baciarlo. Le loro labbra combaciavano perfettamente, come un puzzle.

Louis: "andiamo giù, i ragazzi stanno per venire, mi hanno mandato un messaggio." disse Louis.

Harry: "oh, okay." disse il riccio.

I due ragazzi scesero in cucina.

Louis si preparò un semplice tea, mentre Harry bevve solo una tazza di latte.

Louis: "non hai dei cereali o dei biscotti tipo per metterli col latte?" disse il liscio guardando Harry bere il latte.

Harry: "h-hanno troppe calorie." disse il riccio abbassando lo sguardo sulle sue gambe.

"Queste non vanno bene." pensò.
Vedeva le sue gambe troppo grandi.

Your Skin and Bones || Larry.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora