Recovery

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*Il giorno dopo.*

Il riccio, si svegliò in un letto bianco, in un letto di un ospedale. La stanza era vuota, c'era sono lui e Louis.
Louis seduto accanto al letto, cercando di non addormentarsi. Aveva delle occhiaie enormi, ma comunque sarebbe rimasto sveglio per il suo Harry.
Harry era nel letto. Aveva un sondino attaccato che lo nutriva e ancora era confuso dalla situazione, ma si ricordò quello che era successo il giorno prima.

Aprì gli occhi, osservandosi intorno.
Capì immediatamente dove si trovava.
Vide Louis di fianco a lui e si tranquillizzò leggermente.
Cercò di mettere a fuoco le immagini.
Sentì un fastidio al naso e alla gola.
Gli occhi erano pesanti, anche se aveva dormito tutta la notte.

Louis: "amore." sussurrò il liscio, avvicinandosi ad Harry.

Harry lo guardò leggermente confuso.

Harry: "s-sono v-vivo?"

Louis: "si amore mio, devi essere vivo." disse il liscio, per poi avvicinarsi alle labbra del riccio, posandogli un bacio sulle labbra.

Harry: "c-cos'ho q-qui..m-mi da f-fastidio." chiese, toccandosi il naso.

Louis: "ehm-è un sondino, serve per nutrirti senza farti mangiare." spiegò il liscio, accarezzando il viso del più piccolo.

Harry: "m-mi farà i-ingrassare?" chiese il riccio, con voce abbastanza triste.

Louis: "no amore, serve solo per non farti morire." mentì il liscio, ovviamente non poteva dirgli che sarebbe ingrassato.

Harry annuí leggermente, poi prese la mano del liscio. Louis gliela strinse forte.
Un dottore entrò nella stanza.

X: "allora Harry! come ti senti?" chiese, facendo un sorriso.

Harry: "n-non mi s-sento." rispose il riccio.

X: "bene, già che parla è qualcosa." rispose il dottore, scrivendo qualcosa sul suo taccuino.

Louis: "dottore, posso parlarle da solo?" chiese il liscio, alzandosi in piedi.

X: "certo..tu saresti il fidanzato, giusto?" disse, sistemandosi gli occhiali posti sul naso.

Louis: "si, esatto." rispose il liscio.

X: "andiamo fuori." disse il dottore, accompagnando il liscio fuori dalla stanza.
...
Louis: "allora? cos'ha il mio ragazzo?" chiese Louis, cercando di non far uscire nessuna lacrima.

X: "allora..in questo momento, la mente di Harry è totalmente instabile, sia per il fatto che non mangia e quindi questo privarsi del cibo l'ha portato ad una sorta di esaurimento, sia per il fatto che è un ragazzo molto fragile e abbiamo visto dei tagli sulle sue braccia, gambe e sul petto, non so se tu ne eri al corrente." spiegò il medico, mentre il liscio annuí all'ultima frase.

Louis: "si, sapevo di tutto questo..ho provato anche ad aiutarlo, ma lui non voleva saperne di mangiare..dottore è 40 chili! ho provato anche a farlo smettere di farsi del male-io-non so perché lo fa." disse il liscio, mentre i suoi occhi incominciavano ad inumidirsi.

X: "oh, non è colpa tua..i genitori del ragazzo dove sono?"

Louis: "loro, lo hanno abbandonato, lui abita con me...ha anche subito un abuso due giorni fa da suo padre." spiegò Louis.

X: "e non avete denunciato?" chiese il dottore.

Il liscio scosse la testa.

X: "beh, non importa, per adesso dobbiamo pensare a lui..Harry ha un disturbo, chiamato "Bordeline"." disse il dottore.

Louis: "e di cosa si tratta?" chiese il liscio.

X: "lui si sente costantemente solo, come se tutti lo odiassero..ha la costante paura di essere abbandonato-

Louis: "si, lui mi diceva spesso cose del tipo "tu mi lascerai" o "ti stancherai di me" o "non abbandonarmi" e altre cose del genere." lo interruppe il liscio.

X: "esatto, vedi..gli abbiamo anche diagnosticato la depressione, principalmente la depressione psicotica."

Louis: "è che cos'è la depressione psicotica?" chiese il liscio.

X: "vedi, chi ha questo tipo di depressione, crede a cose che non esistono, si autoconvince tutto in male, in delusioni e appunto ha la constante paura di essere abbandonato e un ragazzo debole come Harry, può arrivare ecco, al suicidio." spiegò il medico, facendo rabbrividire il liscio all'ultima frase.

Louis: "ma può guarire vero?" chiese il liscio.

X: "certo, deve guarire, anche se sarà un po' difficile se non ci sono i genitori." spiegò il dottore.

Louis: "ci sono io...dottore mi creda, io lo amo così tanto-non voglio che-" balbettò, per poi interrompersi, scoppiando a piangere.

Il dottore abbracciò il liscio, tranquillizzando che tutto si sarebbe risolto e riportandolo in camera di Harry.
...
Harry: "L-Lou, q-quanto dovrò stare q-qui?" disse il riccio, mentre Louis era di fianco a lui.

Louis: "poco amore, poco e poi andremo via, ti porterò in posto bellissimo." disse il liscio, per poi posare un bacio a stampo sulle labbra di Harry.

Harry: "d-dove Lou?" chiese Harry.

Louis: "andiamo in America, a Los Angeles." disse il liscio.

Harry: "d-davvero?"

Louis: "si amore, starai bene." disse il liscio, sdraiandosi accanto al riccio.

Louis avvolse il corpo minuto del riccio.
Era uno scheletro, Louis poteva sentire le sue ossa.

Louis: "piccolo, sei così magro." disse, per poi lasciare dei baci sul viso del riccio.

Harry: "n-non sono m-magro." disse il riccio.

Louis lo guardò male.

Louis: "Harry, tu sei magro!" disse, guardando il riccio negli occhi.

Harry annuí leggermente.

Louis: "guarda! tocco qui e ci sono solo ossa! tocco qui e ci sono ossa! sei completamente ossa!" disse il liscio, toccando le costole, le spalle e il viso del riccio.

Harry: "già-non è fantastico?" disse, sorridendo leggermente.

Louis: "Harry." sospirò.

Harry non rispose. Solo si cercò di alzarsi legger di busto e posò un leggero bacio sulle labbra di Louis.

Louis: "e perché questo bacio all'improvviso?" chiese Louis, con sguardo mezzo confuso e mezzo felice.

Harry: "v-voglio baciarti s-sempre." disse il riccio, alzando le spalle.

Your Skin and Bones || Larry.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora