Black Pages

561 29 0
                                    

Harry, aveva passato dalle 2 di notte fino alle 4, a piangere e il liscio, non aveva fatto altro che stringerlo tutto il tempo.
Non si sentiva mai abbastanza per il liscio.
Pensava che ci fosse sempre qualcuno migliore di lui e che avrebbe preso il suo posto. Temeva tutti i giorni di perdere Louis, magari perché potrebbe innamorarsi di qualcun'altro o perché si stancherebbe di lui, ma dall'altro lato, era Louis ad aver paura di perdere Harry.
Il suo viso ogni mattina era sempre più pallido, le ossa facevano impressione quando sembravano uscire dalla sua pelle, i suoi occhi sempre spenti, le cicatrici cospargevano le sua braccia e le sue gambe.

*Ore 12:30.*

Il liscio si svegliò, trovando la figura di Harry che gli dava le spalle, coperto dal lenzuolo bianco e da una coperta calda.
Probabilmente stava ancora dormendo, così, lo coprí meglio e scese al piano di sotto.
Uscí dal bagno, trovandosi davanti la camera di Harry.
Si, perché Harry dormiva con Louis nel letto dei suoi genitori, visto che era di due piazze, mentre le sue cose erano ancora nella sua cameretta.
Il liscio, decise di curiosare nella camera del suo ragazzo.
I muri erano di un azzurrino quasi scolorito. La sua scrivania era piena di cose, tra cui un diario nero.
Il liscio, si incuriosì nel sapere cosa il riccio potesse disegnare o scrivere in quel diario. Il suo cuore si spezzò alla prima pagina, dove c'era un disegno di se stesso. Era un ragazzo magro, troppo magro, dai capelli ricci e gli occhi verdi e con i soliti vestiti che Harry metteva e accanto, c'erano scritti tantissimi insulti, probabilmente quelli che aveva ricevuto Harry. Nella seconda pagina, c'era solamente una scritta tutta colorata con scritto "MANGIA!!". Nella terza pagina, c'era un disegno di Harry e Louis, e il liscio, sorrise vedendo come il riccio sapesse disegnare bene e come raffigurasse loro due, con scritto accanto "two hearts in one home."
Nella quarta pagina, c'era una lunga pagina in cui Harry scriveva quanto odiasse il suo corpo e quanto lui volesse andare via per sempre da quel mondo orribile. Louis quasi pianse a quelle parole, scritte in penna nera e ripassate da un pennarello rosa.
Nella quinta pagina, c'era il disegno di un corpo magro, magrissimo e con delle cicatrici, probabilmente era un autoritratto.
Nella sesta pagina, c'era la sua "lista dei desideri". Erano diciannove, tra cui c'era: "avere amici, avere attenzioni, dimenticare il passato, avere una famiglia che mi ama, perdere peso fino alle ossa, rendere felice Louis, salvare la vita di Ed, non andare più a scuola, essere felice, essere accettato, scomparire, sposare Louis, morire."

Louis rabbrividí leggendo quelle parole.
Riposò il diario nella scrivania del riccio, per poi vedere che si erano già fatte l'1:00 del pomeriggio.
Sentí dei mugolii provenire dalla camera da letto. Sicuramente era Harry che cercava di richiamare l'attenzione del liscio.
Louis, si diresse in camera, vedendo che Harry si era già svegliato.
Aveva il corpo coperto fino al collo e il viso rivolto verso il muro.

Louis: "buongiorno." lo salutò il liscio, sdraiandosi accanto al riccio.

Harry: "ciao." rispose il riccio.

Louis: "è tardi piccolo, andiamo a mangiare?" disse il liscio, accarezzando i capelli del più piccolo.

Harry scosse la testa.

Louis: "non hai nemmeno fatto colazione Harry e dovresti farla..andiamo a mangiare, dai." disse il liscio.

Harry scosse nuovamente la testa.
Louis sospirò.

Louis: "Harry, devi mangiare, chiaro?" disse il liscio, accarezzando il viso del più piccolo, ma il riccio gli scostò la mano bruscamente.

Louis: "cosa ti ho fatto io adesso?"

Harry incrociò le braccia al petto, rimanendo a guardare il liscio.

Louis: "perfetto, allora chiamo la clinica e gli dico che non vuoi mangiare, così ti faranno mangiare loro." disse il liscio.

Harry: "non lo farai." disse lievemente il riccio.

Louis: "oh lo farò eccome! devi mangiare Harry, stai scomparendo!" disse il liscio, mentre Harry si coprí tutto il corpo, come se non volesse avere contatti nemmeno con lui.

Louis sospirò.

Louis: "piccolo, non fare così."

Harry non rispose.

Louis: "intanto alziamoci e andiamo a farci una bella doccia, okay?" chiese il liscio, scoprendo delicatamente il più piccolo.

Così, Harry si alzó leggermente, mentre Louis, gli prese dei vestiti puliti, tra cui un intimo pulito e una lunga felpa verde, con sotto le sue converse bianche.
I due, si diressero al bagno.
Louis capì subito che Harry non aveva voglia di fare nulla, ma doveva comunque aiutarlo e non farlo stare troppo a letto.
Così, gli tolse delicatamente il pigiama e l'intimo e lo fece entrare in vasca.
Aprí il getto dell'acqua calda.
Notò quanto Harry fosse scheletrico.
Prese una spugna e incominciò ad insaponargli tutto il corpo e successivamente gli lavó anche i capelli.
Una volta finito, gli mise un'accappatoio.
Lo asciugò per bene, per poi vestirlo e mettergli del profumo addosso.

Louis: "sei pronto." sorrise leggermente il liscio, lasciando un bacio sulle labbra al più piccolo.

Louis: "andiamo a fare un giro al parco?" chiese il liscio, poggiando le sue mani sul piccolo viso del riccio.

Harry annuí leggermente.
Così, i due uscirono di casa.
Louis, incrociò le sue dita con quelle del riccio, che continuava a camminare con lo sguardo basso.
Una volta arrivati, si sdraiarono sull'erba.
Il liscio, incominciò a lasciargli delle carezze sul viso e dei leggeri baci. Harry restò ad osservarlo. Ne era completamente innamorato. Si ci poteva perdere dentro gli occhi blu di Louis.

Louis: "non vuoi proprio parlarmi oggi?" chiese il liscio, tracciando il viso del riccio con un dito.

Harry sospirò.

Louis: "come vuoi." rispose il liscio, massaggiandogli i capelli.

Harry: "c-cosa vuoi che t-ti dico?" chiese il riccio.

Louis: "perché balbetti Harry? con me non balbetti mai." chiese il liscio, facendo uno sguardo confuso.

Harry alzó le spalle.

Louis: "comunque quello che vuoi, ti ascolterei per ore." disse il liscio.

Harry sorrise debolmente.
Il liscio, accarezzó delicatamente l'aereoplanino della collana che Harry teneva al collo.
Harry non la toglieva mai.

Louis: "sei fragile come un'aereoplanino di carta." disse il liscio, osservando Harry giocare con i lacci della sua felpa.

Harry: "p-peccato che i-io non posso v-volare." disse il riccio, continuando a fissare le sue mani.

Louis: "cosa faresti se potessi volare?"

Harry: "s-smetterei per s-sempre di mangiare." rispose il riccio.

Louis lo guardò confuso.

Louis: "Harry, hai preso le tue pasticche?" chiese il liscio.

Harry: "sicuro." rispose il riccio, chiudendo gli occhi.

Louis: "Harry! dio-Harry quante ne hai prese!" disse fortemente.

Harry: "t-tante p-pillole." disse il riccio debolmente, per poi restare fermo immobile.

Louis lo scuotè, ma Harry non pareva volersi muovere.

Louis: "merda." sussurrò, per poi prendere il riccio, senza fare alcuno sforzo, visto che pesava pochissimo e se lo caricò sulle spalle.
Doveva portarlo in ospedale.

Louis: "quanto sei pallido, piccolo." sussurrò, guardando il viso del riccio.

Your Skin and Bones || Larry.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora