One Hug

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Harry era appena tornato a casa.
Erano le 8:00 di sera.
Harry riuscì a vedere la figura di sua madre, straiata nel divano del salone, probabilmente ad occhi chiusi.
Harry sapeva sua madre si fosse ubriacata, di nuovo.

Harry: "m-mamma?.." chiese Harry spaventato chinandosi sul divano.

Anne: "oh, Harold." disse la donna mugulandosi.

Harry: "m-mamma, s-stai b-bene?" chiese agitandola leggermente.

Anne: "Harry, cosa vuoi! lasciami dormire!" strilló la donna.

Harry cadde all'indietro per lo spavento ed andó a sbattere contro qualcosa, o meglio contro qualcuno.

Des: "non devi fare arrabbiare la mamma, piccolo Harold." suo padre.

Così prese il riccio dalla felpa, sbattendolo contro il muro.

Des: "devo metterti in riga ragazzo, sennó un frocio come te non andrà da nessuna parte!" sbraitó il padre, per poi centrare un pugno sullo stomaco di Harry.

Harry non potè fare altro che restare fermo, visto che il padre lo reggeva dalla felpa.
Giró solo il volto verso sinistra e scoppió a piangere.

Un altro pugno arrivó sulla guancia di Harry, che successivamente il padre lasció cadere per terra.

Des: "non solo brutto, pure frocio! pensavi che non lo sapessi eh, bastardo?!" urló prendendo a calci il povero Harry che non poteva fare altro che urlare e piangere di dolore.

Dopo poco quel mostro si fermó e andó via.
Harry trovó il suo telefono e sempre per terra chiamó l'ambulanza che in poco tempo arrivó a casa del riccio.

*2 orette dopo.*

Louis: "ma che ci facciamo qui?" chiese Louis camminando velocemente dietro gli altri.

Luke: "per Harry!" disse il ragazzo biondo.

Luke aveva sempre osservato Harry a scuola.
Aveva provato ad avvicinarcisi qualche volta e a parlargli.
Una volta ha dormito a casa con lui.
Diciamo che i due erano amici, almeno così diceva Luke.

Louis: "ma che cazz..a me non importa!" disse Louis fermandosi.

Luke: "senti Louis, lo sa mezza scuola cje ti piace Harry, anche se ti sei scopato un delle ragazze più fighe della scuola, ammettilo." disse l'amico.

Louis: "a me non piace Harry." disse Louis facendo un sorrisino ironico.

Luke: "pffh come no."

Louis: "smettila Luke, non mi metto nei casini con i ragazzi per un bambino che profuma di vaniglia."

Luke: "sei cotto di lui." disse Luke sorridendo.

I due arrivarono in una stanza, quella in cui c'era proprio Harry.
Il riccio era straiato in un lettinino, a pancia in sù, a fissare il vuoto.

Luke: "c-ciao Harry." disse Luke.

Harry: "v-voi, c-cosa c-ci fate q-qui?!" disse il riccio.

Luke: "p-piccolo cos'è successo?" disse Luke.

Harry: "n-non sono a-affari vostri! a-andate via!" disse Harry nascondendosi sotto le coperte.

Luke: "piccolo.."

Louis restò ad osservare la scena.

Louis: " Harry, mi dispiace per quello che è successo per prima, i ragazzi non dicevano davvero." disse Louis.

Harry: "n-non mi i-importa, l-lasciatemi s-solo." disse il riccio.

Luke: "sta tranquillo piccolo, me lo racconterai dopo, solo, fatti abbracciare." disse Luke sedendosi vicino ad Harry.

Luke era molto protettivo per Harry.

Luke strinse Harry a se.

Louis: "io sono venuto qui per te, Harry." disse Louis.

Harry: "p-perché non v-vai da q-quei t-tuoi a-amici invece?" disse Harry.

Louis: "senti allora puoi anche andartene a fare in culo! sei solo un bambino rompicoglioni come dicono tutti! statti pure solo, tanto gli altri non ti vogliono e ne tantomeno io! ciao." disse ad alta voce Louis, per poi andarsene e sbattersi la porta alle spalle.

Luke restò a bocca aperta da quelle parole di Louis.
Il cuore di Harry si ruppe, per l'ennesima volta.
Il riccio scoppiò a piangere.

Harry: "e-ecco! o-ora mi odia!" disse Harry.

Luke: "shh Harry, non ti odia, è solo arrabbiato, lascialo perdere." disse Luke stringendo Harry e accarezzandogli i capelli.

Harry: "f-faccio s-schifo Luke." disse Harry.

Luke: "tu non fai schifo! tu sei perfetto, Harry." disse Luke.

Harry: "L-Louis non mi vorrà m-mai." disse Harry continuando a piangere.

Luke: "ti prego, bimbo, non piangere." disse Luke.

Harry cercò di asciugarsi le lacrime.

Luke: "mi sorridi, come hai fatto l'altra volta?" disse Luke tenendo stretto Harry a se.

Harry sorrise. Si era un sorriso falso, ma bello. Le sue fossette comparirono ai lati, le sue bellissime fossette.
Luke mise un dito in una fossetta del riccio.

Luke: "ecco, ogni volta che sorriderai, io metterò un dito in una fossetta." disse Luke.

Harry: "t-ti piacciono le m-mie fossette?" chiese il riccio.

Luke: "a chi non piacciono?" chiese Luke.

"A tutti." pensó Harry.
...
Harry si accorse che non gli avevano tolto i vestiti per sua fortuna.
Non voleva che gli infermieri vedessero i tagli e lo mandassero da qualche altra parte.

Un infermiera entró nella camera di Harry.

X: "tesoro, fra mezz'ora puoi tornare a casa, mmh?"

Harry: "o-okay."

X: "dobbiamo chiamare i tuoi genitori, come si chiamano?" disse con una specie di taccuino e una penna.

Harry: "oh no! n-non c'è b-bisogno." disse Harry.

X: "perché?"

Harry: "n-non v-voglio farli p-preoccupare, v-vado col m-mio a-amico." disse il riccio.

X: "uh, va bene, tra mezz'oretta ti chiamiamo." disse per poi andare via.
...
*1 ora dopo.*

Harry era già a casa.
Luke aveva chiesto al riccio se voleva che rimanesse ma il riccio disse che voleva stare solo.
Si chiuse in camera sua.
Continuò a pensare a Louis e a tutto quello che aveva detto.
La sua migliore amica era sempre lì, presente.
Harry la prese tra due dita, abbassó i suoi pantaloni. Decise di farlo sulle gambe stavolta, nelle braccia ce ne erano già tanti.

Un taglio
Due tagli
Tre tagli
Quattro tagli
Cinque tagli
Sei tagli
Sette tagli
Otto tagli
Nove tagli
Dieci tagli
Undici tagli
Dodici tagli
Tredici tagli
Quattordici tagli
Quindici tagli
Sedici tagli
Diciassette tagli
Diciotto tagli
Diciannove tagli
Venti tagli
Ventuno tagli
Ventidue tagli
Ventitre tagli
Ventiquattro tagli
Venticinque tagli
Ventisei tagli
Ventisette tagli
Ventotto tagli.

Si fermò.
Le sue gambe sanguinavano, tanto.
Ventotto tagli. Più delle altre volte, sì.

Harry: "s-scusa Louis, s-se faccio s-schifo." sussurrò tra se e se.

Your Skin and Bones || Larry.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora