My Everything

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Ad ora di pranzo, Harry aveva mangiato solamente uno yogurt magro, mentre Louis non aveva mangiato nulla, era rimasto ad osservare il più piccolo.

Harry: "perché non mangi? non hai fame?" chiese il riccio, mangiando il suo yogurt alla fragola.

Louis: "no, non ne ho." disse il liscio, col mento appoggiato sopra una mano.

Harry: "mangia qualcosa." disse il riccio.

Louis sospirò.

Louis: "non ho fame oggi Harry, anch'io posso non avere fame." disse il liscio.

Harry: "si, ma tu sei già magro, e se non mangi diventerai troppo magro, io posso non mangiare, tanto non mi succede nulla, ho tanto di quel grasso addosso." disse il riccio tranquillamente.

Louis sapeva che Harry non diceva quelle sciocchezze apposta, ma come poteva pensare delle cose del genere?

Louis: "Harry, non so se hai capito che sei più di venti chili sottopeso, sono praticamente il triplo di te io." cercò di spiegargli il liscio.

Harry: "ma io sono più grasso di te." disse il riccio.

Louis: "Harry, non sei più grasso di me! è la tua testa che ti fa vedere così, cazzo! stai scomparendo! anche se diventassi solo ossa, la tua testa continuerà a dirti che sei grasso!"

Harry: "cosa? nah, non è possibile."

Louis: "si Harry! è un sintomo dell'anoressia e tu sei anoressico." disse il liscio.

Harry: "io-non sono anoressico."

Louis: "lo sei amore, ma guarirai." disse il liscio, afferandogli una mano.
...
Harry si stava preparando. Fra pochi minuti Louis l'avrebbe accompagnato ed era tanto in ansia e impaurito, all'idea di dover andare in un posto pieno di persone e di dover socializzare.
Si spogliò, guardandosi allo specchio.
Vide le sue ossa sporgere dappertutto e le sue gambe erano piene di lividi. Tralaltro i peli crescevano più in fretta in quel periodo e perdeva tanti capelli.
Così, dopo essersi dato l'ennesima occhiata disgustata, prese uno skinny jeans bianco e un maglione, anche esso bianco, il tutto con le sue converse bianche.
Si diede una sistemata ai capelli e si gettò un po' del suo profumo.
Una volta, preparato, scese le scale, dove Louis era lì ad aspettarlo.

Louis: "pronto?" chiese.

Harry annuí, sospirando leggermente.
I due si diressero alla macchina, e dopo circa venti minuti, arrivarono.
Era un posto enorme, contornato da un'enorme giardino.
Lí sembravano tutti felici o almeno ci provavano ad esserlo.
Harry scese dall'auto, accompagnato da Louis, che lo teneva per mano.
Arrivarono all'entrata, dove un'infermiera li accolse, portandoli dentro l'edificio.
Harry stava con lo sguardo calato, qualche volta si guardava in torno per osservare bene il posto. Tutta quella gente gli faceva paura, ma non poteva fare nulla.

X: "allora, Harry giusto? Harry Styles?" chiese la donna, appuntando qualcosa su un foglio.

Harry annuí leggermente.

X: "lei è?" chiese la donna, rivolgendosi a Louis.

Louis: "sono il fidanzato, Louis." rispose il liscio, arrossendo leggermente.

X: "bene Louis, ho parlato con tua mamma, è stata lei a parlarmi un po' di Harry." disse la donna.

Louis: "si, in ospedale ci hanno detto che Harry doveva venire qui." rispose il liscio, continuando a tenere la mano di Harry.

X: "esatto, uhm, mi servirebbe sapere quali sono i disturbi del ragazzo, ovviamente se ve li hanno detti in ospedale."

Louis: "ehm, il dottore mi ha parlato del disturbo bordeline, poi anoressia nervosa, depressione psicotica e anche attacchi di panico." disse il liscio, mentre la donna appuntava il tutto.

X: "molto bene, Harry, qui sarai al sicuro, dovrà essere un bel posto per te e dovrai stare bene."

Harry annuí, senza rispondere.
Louis si giró verso il riccio, prendendo il suo viso tra le mani.

Louis: "stai tranquillo, okay? verrò a prenderti verso le sette, mmh?" disse il liscio.

Harry: "okay." rispose, piano.

Louis gli posò un bacio sulle labbra, poi l'infermiera, portò il riccio da un'altra parte, mentre Louis andò via.
L'infermiera, fece visitare un po' tutto il luogo al riccio ed infine lo portò all'aperto, in un giardino, facendolo sedere attorno a un tavolo.
In questo tavolo, c'erano seduti vari ragazzi e ragazze. Alcuni di essi, avevano dei tagli ben visibili sulle braccia e questa cosa fece sentire meglio Harry, capendo che lí non l'avrebbero giudicato per quello.

X: "ragazzi, abbiamo un nuovo arrivato, lui è Harry e voglio che vi comportiate al meglio con lui." disse la donna, facendo sedere Harry vicino a dei ragazzi.

Tutti salutarono Harry, ma il riccio non ne voleva ancora sapere di parlare.

X: "Harry, perché non ci parli un po' di te?" chiese la donna.

Harry: "uhm, o-okay..c-cosa volete c-che vi r-racconti?" chiese il riccio, alzando le spalle.

X: "di te, parlaci di te."

Harry: "beh, i-io sono Harry e h-ho diciassette a-anni, uhm, h-ho lasciato l-la scuola p-perché tutti m-mi b-bullizzavano lí, m-ma li c-capisco..i m-miei genitori mi hanno a-abbandonato, q-quindi ho sempre v-vissuto solo, a-anche mia s-sorella mi ha a-abbandonato..uhm-pochi g-giorni fa ho p-provato a s-suicidarmi e se s-sono ancora q-qui è solo g-grazie al mio r-ragazzo, lui è l'unico che c'è p-per me." disse il riccio, cercando di non far uscire le lacrime che si erano già formate.

Y: "quindi sei frocio?" disse un ragazzo, abbastanza alto e visibilmente magro.

Harry abbassò lo sguardo. Sapeva sarebbe andata a finire così. Quando provava a parlare di se stesso, c'era sempre qualcuno che lo giudicava.

X: "bene William, direi che puoi andare da un'altra parte visto che non sei tanto di buon umore oggi." lo difese la donna.

Così il ragazzo si alzò, andando da un altra parte.

X: "scusalo Harry, lascialo perdere."

Harry: "t-tanto sono a-abituato." disse il riccio, cercando di mandare via il groppo che gli si era formato in gola.

beh, sei un frocio, è vero.

X: "ehm, vuoi parlarci un po' del tuo ragazzo?" chiese la donna.

Harry: "l-lui? l-lui è tutto per m-me, è l'u-unica cosa che m-mi ferma q-quando voglio a-ammazzarmi, perché s-so che lui c'è, e so c-che mi ama e i-io amo l-lui, e p-poi lui m-mi fa stare b-bene, m-meglio dei f-farmaci che mi hanno d-dato in ospedale, s-solo l-lui mi fa stare b-bene."

X: "wow, è una bellissima cosa Harry! Louis è davvero speciale." disse la donna.

Harry annuí, sorridendo leggermente.

Your Skin and Bones || Larry.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora