You're Enought

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Harry, si svegliò in un solito lettino di ospedale. Era completamente pallido, ammaccato, debole, fragile e secco.
Appena aprì le palpebre capí subito dove si trovava, ci era stato tante volte ormai.
Louis era di fianco a lui e c'era anche Jhoanna, come infermiera.

Harry: "p-perché sono q-qui?" disse debolmente, quasi facendo fatica.

Louis: "non ricordi, Harry?" chiese il liscio, prendendogli una mano.

Harry scosse leggermente la testa.

Jhoanna: "come ti senti, tesoro?" chiese la donna di fianco a lui.

Harry: "n-non lo s-so." rispose il riccio, confuso e spaventato allo stesso tempo.

Jhoanna: "Harry, sei tanto pallido, dobbiamo mangiare qualcosa, okay? sennò non possiamo farti tornare a casa." disse la donna, accarezzando la fronte del riccio.

Harry: "o-okay." disse debolmente.

Louis: "Harry, sei debole, mangiamo qualcosa ti prego, sennò dovranno metterti di nuovo col sondino e potrebbero ricoverarti, ti prego, piccolo." disse il liscio.

Harry: "n-no, n-non lo v-voglio il s-sondino!" balbettò, sbarrando gli occhi.

Louis: "non te lo metteranno, però devi mangiare Harry."

Jhoanna: "Harry, tesoro, sei anoressico, okay?" disse la donna dolcemente, cercando di non far spaventare il riccio.

Harry: "q-quanto peso?" chiese.

Jhoanna: "poco Harry, troppo poco."

Louis: "stai scomparendo."

Jhoanna: "vado a prenderti qualcosa da mangiare, Louis stai con lui." disse la donna, prima di uscire dalla camera.

Harry: "n-non ti piaccio più perché s-sono troppo m-magro, vero? a-ammettilo." disse il riccio, ridendo tristemente.

Louis: "cosa dici Harry?" chiese confuso.

Harry: "l-lo so già-p-prima dicevate che e-ero grasso, a-adesso sono a-anoressico- n-non vado mai bene io, mai! s-solo voi siete p-perfetti, belli e avete u-una famiglia c-che vi ama, solo voi! p-perché? p-perché non i-io!" urló il riccio, mentre le sue lacrime rigavano il suo viso.

Louis non rispose, solo si avvicinò al più piccolo, dandogli un bacio sulle sue labbra chiare e screpolate dai morsi che lui stesso si dava.

Louis: "ti amo, ti amo, ti amo, ti amo, ti amo, ti amo tantissimo, sei abbastanza per me." gli sussurrò sulle sue stesse labbra.

Harry sorrise debolmente.

Harry: "n-non sono a-abbastanza, n-non sono n-niente."

Louis: "sei tutto quello di cui ho bisogno." disse, quando la porta si aprì.
Jhoanna aveva in mano una ciotola con dentro della frutta di vari tipi, che passò delicatamente ad Harry.

Harry, mangiò lentamente pezzo per pezzo la frutta, fino a mandarla tutta nello stomaco.

Jhoanna: "fra poco Louis ti porterà a casa, okay?" disse lievemente la donna, facendo annuire il riccio.

...

Louis ed Harry, erano finalmente tornati a casa. Il liscio, poggió delicatamente Harry sul letto, coprendolo con varie coperte.

Louis: "hai freddo?" chiese il liscio.

Harry scosse la testa.

Louis: "okay, allora uhm, vado a preparare la cena, tu riposa, okay?" disse il liscio, accarezzando uno zigomo del più piccolo.

Harry annuí leggermente, per poi chiudere gli occhi.
Louis, scese al piano di sotto, cercando di preparare qualcosa.
Non sapeva per niente cucinare ma comunque doveva pur far mangiare il suo ragazzo.
Così, decise di preparare della pasta.
Preparò due piatti, quella di Harry era più piccolo, conteneva massimo 50 grammi di pasta, ma doveva mangiare poco per poco.
Stava per salire le scale, con i due piatti in mano, quando sentì dei singhiozzi.
Capí subito che era il riccio che stava piangendo, così corse subito in camera.

Harry, era rannicchiato su se stesso, le gambe e le mani gli tremavano, ma non tanto forte e piangeva rumorosamente.

Louis: "Harry! piccolo, che succede!" disse, precipitandosi addosso al più piccolo.

Prese il viso del più piccolo tra le mani.
Stava piangendo tanto forte.

Louis: "Harry, che cazzo è successo!" disse fortemente.

Harry: "i-io-i-io c-credevo che t-tu te ne f-fossi a-a-andato!" disse fra i singhiozzi e continuando a tremare.

Louis lo strinse a se, immergendo le mani nei suoi ricci morbidi.

Louis: "no piccolo, l'hai immaginato." sussurrò, continuando a stringere e ad accarezzare il riccio.

Louis: "shh, sono qui, amore, sono qui, sempre." disse, posandogli un bacio sui capelli.

Dopo circa dieci minuti, il riccio si calmò, smettendo di tremare e di piangere.
Louis, gli asciugò il resto delle lacrime rimanenti sul suo viso, per poi posargli un bacio sulle labbra.

Louis: "mangiamo qualcosa, mmh? io ho fame." disse il liscio, accarezzando il viso del più piccolo.

Harry annuí leggermente.
Così, Louis gli passò il suo piatto di pasta che era piccolissimo ma che il riccio, vedeva enorme ai suoi occhi.
Incominciò a mangiare, pennetta per pennetta.
Lentamente, tanto che il liscio finì per prima il suo piatto.
Osservò il riccio mangiare ed era bellissimo ogni volta vederlo.
Dopo circa mezz'ora, finí tutto il piatto e andò tutto bene, finché il liscio gli passò un bicchiere d'acqua e una volta mandata giù, un senso di vomito e nausea lo avvolse.
Sentiva che non riusciva a tenere dentro quel cibo, così si alzò velocemente, con una mano davanti la bocca e andò nel bagno vicino, chinandosi davanti il water e rimettendo tutto quello che aveva mangiato.
Sentí una mano afferargli delicatamente i capelli, ed era Louis dietro di lui.
Vedendo lo sguardo di Louis completamente vuoto e triste, gli fece venire infiniti sensi di colpa, così scoppiò nuovamente a piangere.

Louis: "Harry, perché piangi adesso!" disse, stringendo il più piccolo a se.

Harry: "s-scusa." disse debolmente.

Louis: "va tutto bene piccolo, ci hai provato, non riuscivi a tenerlo dentro, poco per volta, okay?" gli disse leggermente, posandogli dei piccoli baci sui capelli.

Il riccio annuí leggermente, asciugandosi le lacrime con la manica della felpa,

Louis: "te ne farò uscire piccolo, te lo prometto." gli sussurrò, per poi avvicinarsi alle sue labbra.

Harry: "p-puzzo, Lou." gli disse, fermando le labbra del più grande.

Louis: "shh." gli sussurrò, per poi baciare le sue labbra.

Le sue labbra solitamente erano carnose e rosse, ma non stavolta.

Louis: "le tue labbra, come faccio senza." sussurrò, passando un dito sul labbro inferiore del riccio, che era ancora ferito dopo che Harry aveva passato tutto il tempo a morderselo.
Il liscio, gli lasciò un piccolo bacio.
Baciava ogni ferita e cicatrice di Harry, sperando che potesse guarire, ma ogni volta se me formavano di nuove.

Louis: "sei così bello." gli disse leggermente.

Harry: "f-faccio s-schifo, m-meriti di meglio."

Louis: "no, io non ti merito, ma tu ti meriti il mondo, Harry."

Your Skin and Bones || Larry.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora