Ah, il mattino sembrava più d'orato, ora; sancì, ridacchiando, Ace, e dischiudendo gli occhi mentre distese le braccia, lentamente, dietro di sé, sbadigliando e allargando anche le gambe dato la libertà del momento su quel materasso. Ma poi fu quello che lo stranì, e si voltò verso Hawks nel sentire la luce provenire da quella direzione, sorridendo poi alla vista di Marco che dava da mangiare al suo pappagallo. Così sospirò, sfregandosi, con il capo, contro il cuscino, tranquillo di essere al sicuro nella compagnia del suo amore.
-Buongiorno Ace.-
-Oh, buongiorno Marco.- gongolò, smuovendo a destra e sinistra da sotto la coperta, le ginocchia alzate, stiracchiandosi prima di scostare il lenzuolo, pronto per issarsi per un nuovo giorno di lavoro. -Colazione?- domandò pimpante, con i pugni chiusi, portati all'altezza del petto prima che un rombo e un fracasso fecero capolinea, attirando lo sguardo dei due presenti, compreso del pennuto che sbatté le ali con fare impaurito, quasi come se volesse scappare se la porta della sua gabbia fosse stata aperta, e l'urlo intonante di quello che si rivelò essere, ovviamente, Luffy, non rese più facile a Hawks di calmarsi.
-Buongiorno! Andiamo!-
-Oh, fratellino! Eccome, si mangia!- rise vivace, intravedendo poi anche Sabo, con una spalla sullo stipite della porta, e che sorrise, o almeno si sforzò nel sentirsi guardato; fermo a braccia conserte mentre venne raggiunto dai fratelli, tranne da Marco che prese il proprio amichetto animale per calmarlo, guardandolo accovacciarsi sul suo dito. -E tu devi dirmi cosa ti frulla in testa, mhm? Abbiamo tutto il giorno insieme, ti ricordo.- quasi si vantò, certo che quello servisse per farsi rivelare i suoi enigmi, sapendo che non era taciturno come lui in quelle cose, in quei problemi, che non erano seri quanto i suoi, o meglio, quelli in passato, ghignò, tranquillo della sicurezza e della felicità che aveva assunto per lui la vita.
-Eh, vedremo.- se ne burlò, Sabo, in corridoio; con Luffy che li precedette verso la cucina, tra mille risate e gorgoglii. -Ho un po' sonno, in realtà. Non sarei dovuto andare a dormire così tardi, ieri, dopo aver anche studiato quei fascicoli... E che devo rivedere anche oggi. Ah, spero di farcela.- si lagnò, con una smorfia, avanzando e osservando le scale così lontane, quasi intoccabili in quel momento, ai suoi occhi.
-Puoi riposare al bar. Dovrebbe esserci un divano, da qualche parte, ma che non viene cacciato mai... Potrei rimediare. Che ne dici, Marco?- si voltò, speranzoso che fosse alle sue spalle o almeno a portata di orecchio, ma la porta lasciata aperta e vuota, da quell'angolatura, che lasciava intravedere a malapena il letto sfatto, non lo aiutò a risollevarsi il morale: il suo ragazzo non sembrava volerlo raggiungere.
-Vogliamo aspettare?-
-Mhm? Nah, ci raggiunge dopo.- sancì con un'alzata di spalle, prima di ricordarsi di un particolare: -E poi, lui ha lezione.-
-Questo non vuol dire che non verrò con te, Ace.- esordì, anche se ammetteva che aveva allungato il passo, come dimostrava il fiatone passeggero; con un sorriso cordiale appena vide come, il moro rapì i battiti del suo cuore con una semplice ventata del suo volto raggiante.
-Già! La colazione prima di tutto: è importante!- affermò con orgoglio, fermo, il lentigginoso e che si affrettò a stringere la sua mano mentre Sabo aveva preferito continuare, e ormai si trovava già sulle scale, con la fame che iniziava a colpire anche lui. -Allora? Poi ci vediamo al bar, vero?-
-Ma certo.- esclamò con un luccichio forte nelle pupille, Marco, sorridendo maggiormente nel compiere il gesto di chinarsi gentilmente e afferrare, con le proprie, le sue labbra, soffici e dolci, al contrario delle sue, carnose e vigorose.
-Non vedo l'ora.- parlò poi, appena si distaccarono; Ace, e che gongolò, volendo trascorrere davvero la giornata con il suo biondo personale intanto che ripresero a camminare, raggiunsero velocemente Sabo che stava proprio per varcare la soglia della sala.
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Renegades.
FanfictionVivere compiendo tanti sacrifici per le persone a cui vuoi bene, senza risparmiarti nemmeno un minuto: queste sono responsabilità che Ace conosce fin troppo bene. Vive cercando di far stare bene il suo caro fratellino, per lui conta solo quello, e...