Sotto le stelle.

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Oh, no. No, davvero: No. Non poteva essere. Cavolo...! Perché? Perché quel supplizio eterno? Che martellava le orecchie e le tempie, torturandolo lentamente ma con forza estrema! Lui voleva dormire... E invece no! La voce di Luffy infastidiva le sue orecchie con forza... anche troppa. Non poteva stare tranquillo, almeno una mattina? E lasciarlo riposare per bene?

-Sì, sì... Lasciami dormire altri cinque minuti.-

-Ma Ace! Avanti! Si cena!-

-Certo, certo...-

-Forza! Avanti, avanti! Si cena!-

Ma a lui cosa importava? Va bene, voleva dire che era sera e non mattina come immaginava, ma se voleva continuare a stare sotto le coperte, tra le braccia di Marco e sopra il suo petto, significava che non aveva bisogno di altro...; sorrise, gongolando anche troppo prima di corrucciarsi, ma respirando ancora l'odore caldo e ben pungente del biondo. Aspetta... Cena? Abbracciato a Marco? Davanti a Luffy!

-Giusto, la cena!- scattò seduto, urlando rigido ma con troppa forza e con Luffy che sorrise, smettendo di lamentarsi e di saltare sul pavimento che aveva quasi tremato a ogni suo balzo, e togliendo quindi il broncio che aveva messo poco fa.

-Esatto! Andiamo.- annuì ancora, Ace, ma al vuoto visto che suo fratello era scomparso dietro la porta come un fulmine prima che parlasse nuovamente, e se la rise prima di concedersi uno sbadiglio, con le mani lungo il busto, con una adagiata sopra qualcosa di duro e caldo a cui decise di rivolgere gli occhi. -Ohm... M-mi dispiace. Luffy ti ha svegliato?-

-No, ero già sveglio.- lo tranquillizzò, scuotendo il capo, ancora divertito per tutto quello, come dimostrava il suo sorriso.

-Meglio così.- sussurrò, stropicciandosi un occhio prima di sgranchire le braccia al cielo, ancora celato dalla coperta. -Andiamo! ...Aspetta... Quindi se eri sveglio... Mi fissavi?- si bloccò come sconcertato e scosso, come davanti a una rapina, senza ancora scendere dal letto o lasciare la mano dal petto dell'altro, e quel tessuto caldo ancora a tenerlo al sicuro, intanto che si accorse che Luffy aveva lasciato la porta aperta.

-È un problema? Sai, sei bello.- gli fece notare, tranquillo, più del moro che avvampò di colpo, sussultando e boccheggiando senza una logica subito dopo.

-E-ecco, io non... Cioè, sai... Sì...-

-Ehi! Forza, a mangiare!- esclamò veloce, Haruta, passando per il corridoio e oltrepassandolo senza molta attenzione.

Ace si irrigidì per la seconda volta da quando si era destato, facendo divertire Marco mentre arrossì di più, soffocando le sillabe verso il nulla: si era fatto vedere in quel letto da due persone! E magari anche da Thatch! Se lo immaginava: non poteva perdere una scena così e quindi anche la foto aveva fatto, mentre dormivano... Lo avrebbe ucciso se avesse osato farlo davvero.

-Non ridere. È imbarazzante.- borbottò, cupo e portando il mento contro il proprio petto, mugolando negativo come gli occhi, sempre più tristi.

-Perché?- volle chiedere, gentile e mettendosi seduto; con l'altro che preferì scendere a terra.

-Perché sì.- annuì. -Magari parlano male... No?- farfugliò invisibile prima di avviarsi in cucina, e prima di essere bloccato al polso dalla mano del biondo che gli impedì di proseguire.

-No.- sorrise, negando anche con il capo ma con fare dolce per quel suo modo di atteggiarsi.

-Mhm. Però è imbarazzante: è comunque una cosa privata, nostra...- borbottò, deviando gli occhi dal ragazzo che si mise in piedi, mettendosi dietro alla sua schiena, pronto a cingergli il fianco con le braccia.

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