Un Grande Carro dal sapore di ananas.

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Avvolse un braccio attorno alle spalle di Luffy, sorridendo sincero e annuendo, mostrandosi allegro della notizia, anche se dentro era ancora leggermente turbato. Normale, dato le ultime discussioni avute, e poi... Non sapeva se sarebbe stato in grado di proteggerlo ancora, se fossero sorti problemi... Se sarebbe stato... Era ancora in grado di difenderli entrambi?

-Non vedo l'ora! Finalmente lo rivedrai! E non se ne andrà più! Torneremo a essere una famiglia!-

Luffy ci teneva molto, notò; e aveva ragione: era un evento memorabile, da ricordare; e non da rimuginarsi sopra, temendolo e incupendosi. Davvero! La sua famiglia si stava per riunire una volta per tutte, finalmente! Quindi, datti una svegliata, Ace, si disse; trattenendosi però dallo schiaffeggiarsi le guance con i palmi, volendo evitare uno sguardo perplesso del più piccolo.

-Organizziamoci ad accoglierlo, okay?- mormorò, a quel punto, anche se il tono uscì meno convinto e più mogio di quanto volesse, ma Luffy non sembrò badarci troppo e forse nemmeno lo notò.

-Ho già preparato i festoni! Chopper e Usop mi aiuteranno a metterli per la casa.- ridacchiò euforico, annuendo più e più volte mentre scendevano le scale.

-No, aspetta. Magari Barbabianca...- cercò di fermarlo, di contraddirlo perché erano pur sempre in dimora altrui, ma venne preceduto.

-Gli ho detto che può partecipare! Papà è felice della cosa: vuole conoscere Sabo.-

-C... Come lo hai chiamato?- balbettò scettico, scansandosi per guardarlo meglio negli occhi, prima di raggiungere la sala; scendendo di un gradino per fissarlo meglio con alle proprie spalle, a pochi passi di distanza, il portone d'uscita. -Chi? Edward? Lui? Lo chiami p-p-p-papà?- sbottò, rendendosi conto che odiasse così tanto quella parola da non riuscire, a malapena, a pronunciarla senza balbettare; arrossendo per quella sua mancanza. Luffy invece, non aveva il suo stesso problema: di certo non aveva odiato quella figura quanto lui, nemmeno quello biologico... O forse odiava solo Akainu come persona, anche perché, glie lo aveva detto lui: Akainu non era loro padre.

-Papà!- ridacchiò ancora, contento e fiero.

-Ma... lui... tu... Cosa?- si limitò a farfugliare, sconcertato e a bocca aperta, completamente incredulo. Quanto poteva essere critica questa faccenda? Non voleva offendere il padre di Marco, ma non voleva nemmeno che Luffy si legasse a lui...

-Lui è buono, e poi mi piace: è simpatico.- concordò tra sé e sé, sempre allegro. -Dai! Prepariamo le cose per Sabo!-

-... Okay.- mugugnò, non potendo non pensare che avrebbe dovuto dirlo a Marco: di certo avrebbe aiutato. Non sapeva però, se avrebbe gradito che il suo fratellino chiamasse il gigante in quel modo... Forse avrebbe solo sorriso... Magari lo avrebbe baciato, ghignò, seguendo il minore nella sala enorme con sicurezza e continuando a fantasticare tra sé e sé sul suo biondo ragazzo, quando invece il motivo principale per il quale ci aveva ragionato, era per confidarsi con lui su quel piccolo "problema" di padri.

-Bene, per prima cosa: Striscioni!- esordì, Nami, chinandosi aggraziata con il busto in avanti e puntando un dito contro Usop e Chopper, seduti sulle ginocchia di fronte a lei, e che ascoltavano attentamente, annuendo decisi come dei bravi alunni.

-E poi i fuochi d'artificio.- commentò il naso lungo, venendo preso da un'occhiataccia dalla ragazza per essere stata interrotta, con Robin seduta sulla sedia a ridacchiare per la scena, con un libro sulle gambe mentre Barbabianca, seduto sul suo trono, assisteva come un divertito spettatore insieme ad alcuni dei suoi figli lì presenti.

-Ehi!- salutò Ace, verso i due, con la mano alzata come cenno mentre Luffy già era corso e si era messo in mezzo ai due, senza però sedersi come loro; chinato lievemente con le ginocchia per guardarli e invogliargli a seguirlo chissà dove.

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