capitolo 3

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14 Ottobre.

Malfoy si stava concentrado più che poteva nella preparazione della sua pozione. Era appena stato dimesso dall'infermieria e quando si era risvegliato, le sue ferite erano state medicate, ma lo stesso non valeva per il suo cuore.
Stava mescolando con cura la sua pozione, quando iniziò a ribollire furiosamente.
Dove aveva sbagliato adesso?

Non fece nemmeno in tempo a decidere che cosa fare che il pentolone era letteralmente esploso, schizzandolo di liquido denso.
Parecchie risate rieccheggiarono per tutta l'aula.

"Guarda, Malfoy ha fatto esplodere il suo calderone!" Lo prendeva in giro un Grifondoro, sussurrando all'orecchio del compagno.

"Quell'idiota ci farà perdere un sacco di punti" borbottava irritato un serpeverde.

"È diventato peggio di quel Pacciock!" Borbottò un'altro compagno.

"Draco Malfoy sta diventando davvero ridicolo" sussurrava una grifondoro, all'orecchio dell'amica.

Malfoy arrossì dall'imbarazzo e cercò di nascondersi dietro al suo banco. Voltò lo sguardo verso James e Marc, che lo stavano guardando in modo cagnesco.

"Ebbene, il signor Malfoy ha fatto esplodere un'altro calderone... Sono cose che capitano, ma dovrò togliere 5 punti a Serpeverde"

Seguirono numerosi versi di approvazione da parte dei Grifondoro e altri versi di disapprovazione da parte dei Serpeverde. Sentiva lo sguardo di tutta la classe addosso e si sentì piccolo e impotente sotto ai loro occhi.

Mentre cercava di sfuggire da tutti quegli sguardi ne incrociò uno in particolare. Due occhi verdi smeraldo lo stavano studiando con attenzione e Draco sentì immediatamente tutto il suo corpo pietrificato. Non riusciva a distogliere lo sguardo e avvertiva una strana sensazione, come se fosse diventato prigioniero di quelle due pozze verdi.

Potter, al contrario degli altri studenti, sembrava quasi... preoccupato... Lo stava studiando molto attentamente, senza giudicarlo o deriderlo.

Malfoy distolse lo sguardo e vide, alla destra del moro, il suo amico dai capelli rossi che sghignazzava felice, fissando Malfoy in modo divertito.

Era troppo.

Si alzò violentemente dalla sua sedia e prese la borsa, tirandola giù dal banco. Un rumore di decine di vetri rotti lo fece sussultare, accorgendosi di aver gettato metà delle boccette di pozione sul pavimento. Non si voltò e corse verso l'uscita, spalancò la porta e la richiuse con un tonfo, fiondandosi all'esterno.

Corse con le lacrime agli occhi fino alla porta della sua sala comune ed osservò il quadro davanti a sé: non poteva entrare se non diceva la parola d'ordine.

"G-glse vde" borbottò con voce rotta dal pianto.

"Giovanotto, non posso farti entrare se non sento la parola d'ordine..."

Draco sospirò.

"G-Gallese... v-verde..." Sussurrò e la porta si aprì, lasciandolo entrare.

Corse verso le scale e salì nella sua stanza. Buttò la borsa nel letto e si gettò sopra al materasso dove, una volta chiuse le tende e aver applicato un incantesimo silenziante, finalmente lasciò libero sfogo alle sue lacrime.
Affondò la testa nel cuscino e soffocò le sue urla strazianti, continuando a gridare senza tregua.

Pensava davvero che tornando ad Hogwarts tutto sarebbe andato per il meglio, ma si sbagliava di grosso. Si compresse il cuscino nella faccia e urlò più forte che poté, versando tutte le sue lacrime. Era sempre solo, non aveva nessuno, tutti lo odiavano! Strinse il cuscino con forza, sentendo il suo cuore sanguinare, come se l'avessero appena traffitto con una spada.

Ti Proteggerò Ad Ogni Costo _Drarry_Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora